Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


domenica 14 gennaio 2007

Vento italiano

Il settore eolico nazionale ha confermato anche per il 2006 che tale è la fonte pulita che cresce con il più alto tasso: più 25% di potenza installata, più 50% di produzione elettrica arrivando a coprire il fabbisogno elettrico di oltre 4 milioni di italiani. I dati ufficiali del 2006, riferiti dall'Anev, Associazione italiana energia del vento, dimostrano che la crescita di questa tecnologia è costante e, se adeguatamente sostenuta, può portare a ottimi risultati. Nel corso del 2006 in Italia si sono avute nuove installazioni per 417,01 MW raggiungendo il valore complessivo di 2.123,36 MW, a fronte di una potenza complessiva, a fine 2005, di 1.717,97 MW. Particolarmente rilevante risulta il dato della produzione elettrica che vede una produzione complessiva da fonte eolica pari a 3,4 TWh, a fronte del dato 2005, che aveva visto una produzione di 2,35 TWh. Ha consentito un risparmio di 3,5 milioni di tonnellate di CO2, 15 mila tonnellate di SO2, aver evitato un grande numero di altri inquinanti e polveri sottili e aver risparmiato 10 milioni di barili di petrolio che il nostro Paese ha evitato di importare dall'estero con conseguente rilevante beneficio di sicurezza negli approvvigionamenti e della bilancia commerciale nazionale. Sempre stando all'analisi dell'Anev, è il Centro-Sud la terra dove girano più pale. Da recuperare il gap soprattutto nei confronti di Germania e Spagna, i Paesi europei che da anni ormai hanno investito sulla produzione di energia pulita, tramite le torri eoliche infatti i tedeschi producono con il vento 18 mila megawatt l'anno, gli Spagnoli 9 mila. Non lasciamoci convincere dall'idea che queste torri deturpino l'ambiente. Millenni di lavoro umano hanno già modificato il paesaggio.

Da Panorama, l'articolo
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