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mercoledì 18 aprile 2007

La marmitta catalitica riduce il fumo, ma diffonde residui metallici nell’aria

Ovvero: Marmitte catalitiche riducono gli NOx ma producono residui metallici.
Vi passo un'altra chiccha dopo quella del biodiesel dell'altro giorno.
Adesso tocca alle marmitte kat. La tecnica è quella del tipo. Facciamo sparire l'evidenza (il fumo) così la gente crede che non ci siano inquinanti.
Roma, 16 aprile – Le marmitte catalitiche riducono le immissioni nell'aria degli ossidi di azoto, ma sono responsabili dell'immissione nell'atmosfera di residui di metalli, come platino, rodio, palladio e iridio. È quanto è emerso da una ricerca italiana coordinata da Claudio Botrè, dell'università di Roma La Sapienza, e da Alessandro Alimonti, dell'Istituto Superiore di Sanità.
Lo studio, pubblicato sulla rivista International Journal of Environment and Health, è stato condotto analizzando campioni di aria raccolti in siti di traffico intenso a Roma. Dalla ricerca è emerso che, una volta introdotti nell'organismo con la respirazione, i metalli liberati dalle marmitte catalitiche influenzerebbero i processi metabolici, provocando la riduzione di alcuni antiossidanti naturali come l'acido ascorbico.
I ricercatori hanno analizzato i campioni di polveri sottili, Pm10 e Pm2,5 raccolti negli inverni del 2004 e del 2005 e hanno determinato le concentrazioni dei metalli utilizzando la tecnica della spettrometria totale. Dopo aver determinato le concentrazioni dei metalli nei campioni di particolato, i ricercatori hanno testato in laboratorio la potenziale pericolosità di queste sostanze inquinanti. Le sperimentazioni sono state eseguite con la tecnica chiamata voltammetria ciclica, grazie alla quale è stato visto che "le sostanze possono accelerare o inibire l'attività di alcuni enzimi presenti nell'organismo", come ha spiegato Botrè. Ad esempio, si è osservato che i metalli innescano reazioni chimiche che riducono i livelli di alcuni antiossidanti naturali, come l'acido ascorbico, e di un enzima noto come nicotinamide adenindinucleotide (Nadh). In pratica, rileva la ricerca, l'effetto catalitico dei metalli nelle marmitte si ripropone nell'attività dell'organismo.
Anche se le concentrazioni di queste sostanze nei campioni esaminati sono comunque limitate, gli studiosi sottolineano la necessità di continuare le ricerche poiché "i risultati sono ovviamente preliminari - ha concluso Alimonti - bisogna allargare il numero di siti monitorati e proseguire gli esperimenti in vitro".
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11 commenti:

bru ha detto...

e vero che i catalizzatori innettono metalli nobili nella nostra atmosfera, ma se nn venissero usati avremmo emissioni di gas velenosi superiori anche dell' 85/90%

Massimo J. De Carlo ha detto...

Bru,
chi ti ha raccontato che le marmitte catalitiche bloccano le 'emissioni gassose'?

Anonimo ha detto...

i catalizzatori non bloccano le emissioni gassose, ma riducono alcuni inquinanti aumentando l'ossidazione del carbonio e riducendo quella dell' azoto

Massimo J. De Carlo ha detto...

Il che significa che NON eleliminano gli inquinanti ma li trasformano in altri tipi di molecole, le quali per ricombinazione secondaria in atmosfera producono ulteriori molecole (diverse) inquinanti. Nulla si crea nulla si distrugge ... I composti organici, ciclici e le polveri, in definitiva, restano.

Anonimo ha detto...

non riesco ad immaginare un modo per evitare di produrre alcun tipo di inquinamento, la soluzione migliore e semplicemente quella di rilasciare la quantita minima di sostanze inquinanti.

Grégoire ha detto...

Penso che la tecnica delle miscele magre (per i carichi parziali) sia una soluzione certa per gli HC e il CO e accettare fra lambda 1,05 e 1,15 un aumento degli NOx. Senza marmite catalitiche ( a 3 vie ) più semplicità, minor costi totali e minori consumi. Meno CO2. Queste le idee di Italiani, Francesi ed Inglesi prima che la Commissione Europea non impose norme antiinquinamenti che all'epoca ( prima del 1985 ) non si ottenevano che con le marmite 3 vie di allora. Bisognerebbe che delle anti lobbies si nascessero per diffendere gli automobilisti e informassero meglio i politici e i giornalisti.

Anonimo ha detto...

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Grégoire ha detto...

Lo ripeto. Le marmitte catalitiche e altri sistemi post motore andrebbero tutti soppressi. Bisogna assolutamente facilitare la manutenzioni degli autoveicoli semplificandoli. E' migliorando la combustione che si diminuiscano gli inquinanti in qualità e quantità. Anni fa' ottenni 0,18% di CO su una vecchia Fiat Tempra i.e. del 1992 decatalizzata perché il catalizzatore si era fuso e questo con una buona benzina 98 ottani la quale si vaporizza meglio (qui gli ottani non c'entrano) gli eventuali inquinanti. Con i progressi attuali si possono decatalizzare senza problemi. Cito i progressi odierni dei costruttori di motori 1° Il MultiAir ultimo passo prima dei motori camless 2° il motore MCE V 3°il motore Gomecsys 4° la quasiturbina ed alcuni più anziani 1° le camere di combustione Fire Ball di Michael May 2° le camere di combustione ad alto rapporto di compressione Ricardo 3° i concetti del diagramma della distribuzione modificati da Miller-Atkinsons ovvero rapporti di espansione maggiori dei rapporti di compressioni. La bontà dei motori a 2 candele per cilindri e anche quegli studi con 3 e 4 candele per cilindro (Toyota).

Grégoire ha detto...

Un altro punto : i comuni che vietano la circolazione dei veicoli euro 0 e euro 1 hanno legiferato in senso anticostituzionale perché fanno leggi con effetti retroattivi. L'Unione Europea non ha mai detto ne sottinteso di vietare la circolazione dei veicoli anziani. Nel mio paese, si circola con qualsiasi veicoli purché essi rispettino le norme del momento della loro omologazione e se un automobilista vuole circolare con un veicolo costruito degli anni 1945 in poi lo puo fare. Dico 1945 o forse seconda metà degli anni 1930 per avere almeno i freni su tutte le ruote e a commando idraulico. Il vietare la circolazione di veicoli vecchi sino agli euro 1 è frutto solo del mondo finanziaro. Si pensi quanto lavoro perso per l'assistenza dei veicoli. Ultimo punto per oggi : penso che il legislatore debba accettare la rimottorizzazione di veicoli esistenti o comunque le migliorie dei processi di combustione. Ad esempio quando trenta anni fa vi furono kit per addattare le accensioni elettroniche.

Grégoire ha detto...

In Francia nel mondo marino dei pescherecci e in quello ferroviario delle motrici diesel fanno l'aggiornamento delle classi Euro semplicimente sostituendo i motori. Per l'Italia si potrebbe iniziare a decatalizzare i veicoli a gas metano purché siano monovalenti. Bisognerebbe abbandonare il gpl perché le quantità sono modeste ed è meglio riservarlo per i paesi e le case isolate. Rinunciare alle valvole EGR sarebbe opportuno. Per contenere gli Nox è possibile riscoprire le iniezioni d'acqua (demineralizzata) ma bisogna accettare che questi veicoli emettano dei fumi bianchi allo scarico che altro non è che vapore acqueo.

Grégoire ha detto...

Correggo la frase che avevo scritto il primo marzo 2010 : Sostituire i sistemi post motore da post scarico o meglio avere lo scarico completamente libero dopo il motore.