Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 28 giugno 2007

Contro i cambiamenti climatici serve valorizzare il territorio

L'affermazione secondo cui "oggi avvengono cambiamenti climatici in 5 anni che in passato ne avrebbero richiesti probabilmente almeno 50" potrebbe forse far storcere il naso a qualcuno ma è comunque controbilanciata dall'altra: "andare verso un'economia dei bisogni, dove l'indice predominante non sia il Pil, bensi' il Gpi, cioè il cosiddetto 'indicatore del progresso effettivo', che considera la qualità della vita e non la mera crescita del volume delle merci".
CNR: contro i cambiamenti climatici serve valorizzare il territorio
''Se il clima e' cambiato e' certamente a causa della globalizzazione economica. Dobbiamo pertanto fare una riflessione sul modello attuale di economia, basato sul petrolio e sui consumi, e chiederci per quanto tempo potremo ancora permetterci di sostenerlo''. Lo afferma Giampiero Maracchi, direttore dell'Istituto di Biometeorologia del Cnr di Firenze e responsabile del progetto ''Nuove forme di occupazione e orientamento nei territori rurali''. Il progetto e' stato illustrato oggi a Roma durante il convegno ''Clima e sostenibilita''', ed ha impegnato l'Ibimet-Cnr (con la collaborazione del Ministero del Lavoro e del Fondo Sociale Europeo dell'Ue) in tre anni di attivita' volte a sensibilizzare le popolazioni di aree dell'Alta Valsugana (Trento), del Casentino e della Valtiberina Toscana (Arezzo) e del Fortore - Alto Tammaro (Benevento), all'importanza della tutela delle risorse legate alle tradizioni dei territori rurali. ''L'idea di fondo - spiega Maracchi - e' quella di andare verso un'economia dei bisogni, dove l'indice predominante non sia il Pil, bensi' il Gpi, cioe' il cosiddetto 'indicatore del progresso effettivo', che considera la qualita' della vita e non la mera crescita del volume delle merci. Puo' sembrare un obiettivo visionario, ma se pensiamo che oggi in 5 anni avvengono cambiamenti che in passato ne avrebbero richiesti probabilmente almeno 50, allora forse non e' cosi' impossibile''. ''Lo scopo dell'iniziativa - conclude Maracchi - e' quello di sensibilizzare i giovani alla riscoperta del territorio e delle sue tradizioni, creando nel contempo le condizioni di sostenibilita' per lo sviluppo e la crescita dell'occupazione''-
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