Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 1 agosto 2007

Kashagan, l'ultimo dei giganti tra i giacimenti di petrolio si ferma

Pubblicato da Debora Billi nel Blog Petrolio

Kashagan, l'elefante dormiente.
Via lista Aspo, apprendo una notizia estremamente interessante che merita di essere discussa e studiata.

Riporta la Reuters che Kashagan, l'enorme giacimento petrolifero scoperto qualche anno fa in Kazhakistan e sviluppato dall'ENI, subirà un ulteriore stop.

Kashagan è l'ultimo dei grandi elefanti, i giacimenti giganti come il saudita Ghawar, il kuwaitiano Burgan e il messicano Cantarell. Scoperto nel 2000, è l'ultima grande promessa del sottosuolo terrestre: si presume contenga tra i 9 e i 16 miliardi di barili. Ma il cammino di Kashagan è da sempre tormentatissimo: si presumeva entrasse in produzione nel 2005, poi è slittato al 2008, ed oggi si rimanda nuovamente al 2010.

"Kashagan non produce niente, e forse non produrrà mai niente o poco più" mi aveva detto Ali Samsam Bakhtiari. Profetico come sempre. Non solo Kashagan si trova in un ambiente infame, su un lago salato spesso ghiacciato e con temperature che oscillano tra i -35 e i +40 gradi centigradi, ma ora il governo kazhako ha deciso di sbattere i pugni sul tavolo e pretendere un upgrade della propria quota di petrolio dal 10% ad un consistentissimo 40%. Il governo sembra appunto non aver gradito l'ennesimo ritardo nell'avvio della produzione, accompagnato da un calo nella previsione di produzione giornaliera. Per non parlare dell'enorme lievitare dei costi: anche questo mi aveva preannunciato Bakhtiari...

Oltre alla sensazione un po' pessimistica che ci pervade nell'apprendere che l'unico elefante promettente dei nostri anni non mantiene proprio nulla, è interessante osservare come sempre più governi si lancino nel braccio di ferro con le compagnie petrolifere. Governi che fino a qualche anno fa cedevano diritti di sfruttamento per un boccone di pane, oggi cercano di spremere il più possibile da una ricchezza sempre più rara e sempre più indispensabile. Per loro, e per tutti.

Un altro effetto del picco, insomma.
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