Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 10 dicembre 2007

L'ibrida Volvo ReCharge Concept

Dobbiamo fare una critica alla Volvo e con essa a tutte le grandi e piccole case automoblistiche. Invece di sfornare a ripetizione concept car fine a se stesse perchè non mettono in produzione delle auto elettriche realizzando vere e proprie catene di montaggio? L'era del motore a scoppio è finita. Cominciamo seriamente a guardare il futuro negli occhi invece di baloccarci con le Euro5/6/7/8 ecc. Riportiamo alcune caratteristiche della (ahimè) concept car.


Volvo Cars presenta la Volvo ReCharge Concept, una cosiddetta ibrida “plug-in”, con motori elettrici individuali e batterie che si possono ricaricare collegandole ad una normale presa elettrica, a tutto vantaggio dell’ambiente.
La ricarica consente all’auto di viaggiare per circa 100 chilometri utilizzando la sola alimentazione a batteria, prima che sia necessario avviare il suo motore Flexifuel quattro cilindri per ricaricarla. La Concept Volvo ReCharge fa il suo debutto al Motor Show di Francoforte, sotto forma di una Volvo C30 appositamente progettata. Grazie all’eccellente autonomia elettrica, da un punto di vista dei consumi di carburante la Volvo ReCharge Concept è una vera manna dal cielo per le tasche di chi la possiede. Quando si guida utilizzando solo l’energia elettrica, si prevede che i costi operativi siano circa l’80 percento in meno rispetto ad un’auto a benzina dello stesso tipo. Quando si superano i 100 km con le batterie, il consumo di carburante può variare da 0 a 5,5 litri ogni 100 km a seconda della distanza percorsa utilizzando il motore. “Questa auto ibrida plug-in, se usata a dovere, dovrebbe garantire una riduzione del 66 percento delle emissioni di anidride carbonica rispetto alle migliori ibride attualmente presenti sul mercato. La percentuale può essere addirittura inferiore se gran parte dell’energia elettrica nei mercati di destinazione provenisse da fonti ecologiche come il biogas, l’energia idroelettrica o quella nucleare,” dichiara Magnus Jonsson.

Un motore elettrico per ogni ruota
La Concept Volvo ReCharge combina alcune delle ultime innovazioni tecnologiche in una cosiddetta “ibrida in serie”, in cui non vi è alcun collegamento meccanico tra il motore e le ruote.
• La batteria integrata nel bagagliaio utilizza la tecnologia delle batterie ai polimeri di litio. Le batterie hanno una durata prevista superiore a quella dell’auto stessa.
• Quattro motori elettrici, uno per ogni ruota, forniscono una trazione indipendente.
• Il motore quattro cilindri Flexifuel da 1,6 litri fa funzionare un generatore di tipo avanzato che alimenta i motori delle ruote quando la batteria è esaurita.

Qui
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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Spero che il modello rimanga per sempre al livello di prototipo.
La concezione ibrida è superata dalla tecnologia delle batterie polimeri litio o litio/ferro che permettono di usufruire di rapporti potenza / peso di tutta eccellenza per un'auto elettrica.
Non sarebbe possibile raggiungere prestazioni simili con nessun altro veicolo, fuel - cell insclusi. Ormai, i fatti lo dimostrano, la tecnologia è matura ma la stragrande platea del mercato no. Non esiste nessuna pubblicità di veicoli elettrici comparabile con quella propinata per gli usuali mezzi a combustione interna. Mentre in questo forum abbiamo costruito una forma di "informazione dal basso" con la quale si chiede al produttore di reagire con la costruzione di auto "only electric" dall'alto le case automobilistiche sono rimaste alla pubblicità del modello "T" con il motore a pistone che ormai ha superato i 300 anni inseguendo l'irrangiungibile idealità del ciclo di Sadi Carnot. Non esistono campagne di informazioni. Nessuno sa del picco del petrolio. Si incentiva la rottamazione di auto Euro 0 per l'acquisto di altre auto senza chiedersi dove andremo a prendere la benzina nei prossimi dieci anni. Il tutto con una regressione dell'economia nazionale causato dall'aumento dei prezzi ed incertezza sul futuro.
Come faranno i meno abbienti a comprarsi un'Euro 4 ? Non sarebbe meglio convertire le auto in elettriche ?

Anonimo ha detto...

Rispondo a Michele.
Ciao Michele.
Ho letto l'articolo da te segnalato.
L'articolo, in due parole dice questo : << Bisogna fare attenzione al proliferare della autotrazione elettrica. Bisognerà ristrutturare tutte le linee elettriche per far fronte alla domanda massiccia di potenza da erogare in pochi minuti per la carica rapida delle batterie al litio. >>.
L'articolo può essere diviso in due parti : nel primo viene sollevato il problema. Nel secondo viene proposta la soluzione nel potenziare tutte le linee elettriche. E' la soluzione che è sbagliata !!! Nessuno si sognerebbe di ristrutturare una linea perchè "sfora" la potenza di punta per poche ore al giorno. E' sufficiente attrezzarsi con degli accumulatori che prelevano energia elettrica a potenza costante dalla rete per tutto il giorno per poi restituirla per poco tempo al momento del rifornimento. E' una prassi utilizzata nell'industria e nelle stazioni di rifornimento del metano. In entrambi i casi viene prelevata energia o metano in quantità costante dalla rete per poi accumularla (accumulatori o bombole di metano) per breve tempo nei momenti di picco.
In questo modo si ottimizzerebbe l'uso delle infrastrutture di trasporto e di distribuzione dell'energia che si verrebbe così a funzionare a rendimenti ottimali.
Se vedete il sito del Gestore Rete Elettrica vedrete che la domanda di potenza non è costante ma assume una curva a M. Di notte la duminiuzione è marcata. Se ci pensate bene nelle nostre case di notte esiste solo l'assorbimento del frigorifero.
Si accettano critiche e suggerimenti.

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=MqywKcJ0J2M&feature=related

Ecco come si fanno batterie al litio!!

Peers ha detto...

Credo che il nocciolo del problema di come i grandi produttori auto vogliono continuare a schivizzarci psicologicamnte ed economicamente si possa riassumere in queste poche righe:
"L’AUTONOMIA DI MARCIA PERCEPITA COME ESSENZIALE PER IL SUCCESSO DI NUOVE SOLUZIONI
In Italia, come nel resto d’Europa, la diffusione di motorizzazioni Diesel spesso caratterizzate da autonomie molto elevate ha progressivamente abituato gli automobilisti a poter contare su necessità di rifornimento di carburante sempre più “rarefatte”. L’autonomia di marcia realizzabile con un pieno, benchè teoricamente poco importante nell’utilizzo quotidiano dell’auto nella grandissima maggioranza dei casi, specialmente in città, viene percepita come una condizione irrinunciabile per l’accettazione di tecnologie e soluzioni di trazione o di alimentazione alternative.

Il risultato ottenuto dalla Chevrolet Sequel permette perciò di richiamare con grande concretezza l’attenzione dei futuri clienti sulle tecnologie dell’idrogeno e delle celle a combustibile. Il “nuovo” non impone rinunce o cambiamenti di abitudine in negativo, ma aggiunge contenuti positivi a comportamenti comunemente considerati desiderabili. Muoversi in libertà grazie all’automobile, non soltanto senza inquinare ma anche potendo contare sulla tranquillità di un “pieno” capace di soddisfare le richieste in termini di autonomia."
da:http://www.duemotori.com/news/auto_ecologiche/14337_Chevrolet_Sequel_la_prima_auto_a_idrogeno_capace_di_percorrere_480_chilometri_con_un_pieno_in_condizioni_di_guida_reali.php
La favola delle grandi autonomie di percorrenza a cui le industrie vogliono farci sentire inadeguati, prima quando il parco auto era a benzina hanno premuto per forzare il mercato verso i diesel, ora che anche il mercato diesel è saturo e il costo del carburante al litro è quasi superiore alla benzina, ci vogliono intortare con l'idrogeno..
Se ci fosse una vera possibilità di scelta nel mondo di solo elettrico, ogniuno farebbe le propie scelte in base alle propie eseigenze, se io non esco mai di città un'autonomia di 250km mi è più che sufficiente.
La domanda e l'offerta la fà il mercato, ma il mercato lo si crea anche con l'informazione, se da domani ci fosse un'azianda automobilistica che producesse un veicolo elettrico totale a prezzo di poco superiore ad un diesel credo che avrebbe enorme successo.
Io rimango in attesa..

Anonimo ha detto...

L'idrogeno sarà la fortuna dei petrolieri !! Eccola la verità.

Anonimo ha detto...

A me questo ibrido serie piace, parecchio.
Io sarei disposto ad avere un veicolo da 150-200 km di autonomia elettrica, se avesse a bordo un generatore ausiliario da appena una decina di kW, in grado di riportarmi a casa se finisco la carica o di farmi fare dei viaggi lunghi quando ne ho tempo e voglia. Non pretendo i mille km della mia auto a gasolio, mi basterebbero ulteriori 300, tanto ci sono i distributori aperti 24 ore e un rifornimento di benzina dura pochi minuti. In un anno farei circa 8000 km in elettrico e 4000 a benzina, a velocità più moderata di adesso.
Max si chiede giustamente perchè Volvo o altri non la mettano in produzione invece di baloccarsi ai saloni.
I costruttori fanno questi prototipi spettacolari per vari motivi: li fanno per avere due righe sui giornali, li fanno per "vedere l'effetto che fa" sul pubblico, forse non tutti sanno che spesso ai saloni vi sono in giro persone pagate per prendere nota dei commenti della gente e capire se la direzione è quella giusta, infine i prototipi a volte servono per una dialettica interna all'azienda stessa, per dire ai vertici indecisi "avete visto che questa cosa piace?", sembra strano ma l'ho visto fare.
Le case sono invece terribilmente restie a far partire una produzione, temono di non recuperare i costi ed i dirigenti non vogliono rischiare la carriera su un possibile fiasco. Al di la di errori di progetto, un veicolo elettrico o ibrido può essere un fiasco semplicemente perché troppo in anticipo sui tempi: può non essere ancora abbastanza maturo da affrontare il mercato ed arrivare a costi eccessivi, e le capacità finanziarie non sono infinite, oppure può venire sorpassato brutalmente da un concorrente che è partito un anno dopo ma ha trovato una batteria migliore.
Io vorrei quanto voi un maggiore coraggio, ma leggo che l'industria non crede proprio nel post-picco del petrolio oppure si muove meschinamente nel breve termine: vi sono in progetto automobili, aeroplani, navi, moto del tutto tradizionali.
Perfino nel mondo militare, dove i veicoli durano decenni e vi dovrebbero essere maggiori ragioni strategiche per diversificare le risorse energetiche, non si vede ancora nulla di innovativo. Fanno da apripista solo i sommergibili a fuel-cell (anche l'italia ne sta comprando un paio, di costruzione tedesca) e le navi dove ormai spesso i motori elettrici si aggiungono ai diesel ed alle turbine a gas, in varie configurazioni.
In Rete si leggono tante critiche (c'è pure il bisogno di sfogarsi...) e pochissime proposte ragionevoli sul piano tecnico ed economico. L'unica che mi convince è la conversione delle vecchie auto in veicoli elettrici.
Forza Pietro, continua a farci sognare!

Anonimo ha detto...

Il futuro non è l'idrogeno in quanto non può essere prodotto autonomamente in grande quantità e a basso costo perciò saremmo sempre legati alla grande distribuzione, un pò come avviene per il metano. E qui scatta un discorso sul rendimento totale a partire dalla produzione dello stesso idrogeno, il quale è molto basso e sicuramente non verrebbe prodotto in maniera così pulita come dicono. Il vero futuro è il motore elttrico, il motore con il più alto rendimento in assoluto. La tecnologia attuale si sta orientando verso la soluzione ibrida in quanto le tecnologie in campo energetico per la produzione di accomulatori (batterie) non è abbastanza efficiente, richiedono costi troppo elevati per macchine orientate alla fascia medio-bassa del consumo,...non tutti si possono permettere il Volvo o il BMW o l'Audi e affini!! Infine l'altro problema è che dinamicamente il motore elettrico è migliore di quello a combustione in quanto si possono raggiungere velocità incredibili purtroppo a spese delle dimensioni.