Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 9 luglio 2008

Settembre Fiat

Può darsi che cominci l'era 'nera' dell' economia nazionale specchio degradato di una immagine globale di crisi. Sviluppo anelato, sviluppo impossibile, sviluppo frenato dal limite delle risorse energetiche e delle materie prime. La Fiat da settembre ha annunciato cassa integrazione. E' un segnale diverso da quello degli anni passati, la crisi è più profonda strutturale, globale, robusta, forse inarrestabile e non percepita nè dai politici (figuriamoci) ne tanto meno dalla gente comune (noi). In bocca al lupo a tutti. Dopo le vacanze estive dovremo diventare adulti.
Una piccola speranza di mantenere in piedi una piccola fetta del mercato dll'automobile potrebbe essere quella di cercare un piccolo spazio produttivoautomotive nel settore dei veicoli elettrici ... altrimenti ... la vedo nera.


ricorso alla Cassa integrazione ordinaria
alcune decine di migliaia di lavoratori
misura inevitabile
crescita del prezzo dei carburanti
colpirà il salario già molto basso dei lavoratori
innovazione nel campo motoristico .. produzione di auto ibride ed elettriche


FIAT: Fiom, subito confronto sul piano industriale gruppo
"Il ricorso alla Cassa integrazione ordinaria, previsto da Fiat, per gli stabilimenti italiani dell'Auto (tutti ad eccezione di Cassino, della linea "Mito" di Mirafiori e di quello della Sevel) e per le produzioni movimento terra di Cnh (San Mauro Torinese e Imola), con 4/6 settimane di fermate da agosto a fine dicembre, coinvolgera' alcune decine di migliaia di lavoratori fra i dipendenti diretti, quelli delle altre imprese Fiat di componentistica (Fiat Powertrain, Magneti Marelli, Itca, Ergom) e quelli dell'indotto." Lo ha dichiarato Enzo Masini, coordinatore nazionale auto della Fiom-Cgil. "Si tratta di una misura per molti versi inevitabile a fronte del calo dei mercati, in particolare di quello italiano, e a fronte della continua crescita del prezzo dei carburanti; una crescita che colpirà il salario già molto basso dei lavoratori del nostro Paese." "La Fiom ritiene urgente l'avvio di un confronto con la Direzione Fiat sul piano industriale del Gruppo, nei suoi diversi settori, per i prossimi anni. Un piano che accompagni il programma di uscita dei nuovi modelli annunciati con un'accentuata innovazione nel campo motoristico, volta a realizzare una consistente riduzione dei consumi, aprendo la strada alla produzione di auto ibride ed elettriche."

Qui
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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Il prezzo delle I-MIEV dovrebbe essere di 20'000 Euro.
L'ho letto qui sotto.

http://www.autoblog.it/post/10577/car-prova-la-mitsubishi-i-ev#continua

Massimo J. De Carlo ha detto...

Meglio essere prudenti quando si parla di prezzi. Un paio di anni fa si annunciava un prezzo prossimo ai 10 mila dollari, dollari non euro.
Per esempio in USA la Prius ibrida costa 21.500 Dollari (pari a circa 13.700 euro) e qua da noi la bellezza di 26.000 euro quindi ... boh! Si vedrà.

Anonimo ha detto...

...e come al solito i profitti (dell'anno scorso) SI TENGONO, i debiti si fanno pagare a PANTALONE!!!
sempre perchè di innovazione di sviluppo verso l'elettrico alla cara Multijet FIat non si sente parlare...E IO PAGO!!!!!

>>:-((((((( SGRUNT!

Anonimo ha detto...

Comunque a parte questi discorsi, ripeto che per cambiare tutto questo sistema di vita basato sul petrolio, ed parlo sopratutto di come produrre energia per fare funzionare le nostre abitazioni ed le nostre auto o veicoli vari, dunque per cambiare tutto questo, si parla di una ipotetica cifra di 500 miliardi di euro divisi per una decina di milioni di famiglie italiane, eh si è una somma molto notevole da trovare, ma con l'intelligenza di qualche politico o esperto in economia si potrebbe trovare con tanti accorgimenti particolari, dunque bisogna che alcuni nostri politici o esperti in economia si diano subito ed al più presto possibile una mossa decisiva o sarà poi troppo tardi ed impossibile, visto che prima o poi la situazione precipiterà all'improvviso con danni maggiori di qualsiasi cifra o somma inimmaginabile.

Anonimo ha detto...

Rispondo a Luca Il Giusto.
Lo Stato non potrà dare alcun aiuto finanziario ai privati in quanto questo tipo di pratica "a fondo perduto" è vietata dalla Cominità Europea. L'unica maniera per intervenire è :
a) A livello europeo mediante emanazione di direttive che finanzi in maniera legittima il traghettamento verso una economia libera dal petrolio.
b) A livello nazionale con una politica fiscale di detrazione d'imposta ed esenzioni I.V.A.
Faccio presente che l'Italia con l'ultimo governo Prodi ha promosso una serie di norme contenute nella finanziaria che contempla la detrazione d'imposta del 55 % per interventi di riqualificazione energetica. Per quanto riguarda l'I.V.A. esssa è ridotta al 10 % (anzichè al 20 %) in quanto trattasi di interventi previsti dall'art.3, del D.P.R. 380/2001 (noto come Testo Unico dell'Edilizia) sul patrimonio edilizio esistente a prevalente destinazione abitativa.

Anonimo ha detto...

Rispondo a Silvano. anche se il governo non può dare dei soldi a privati cittadini come vieta la comunità europea, ma se non sbaglio si potrebbero aumentare gli incentivi fino al 70% se necessario anche fino al 90% 99% sul costo di un'impianto di energia rinnovabile ed o sul costo di un auto o veicolo elettrico. dunque caro Silvano se necessario ogni governo può raggirare o ritrattare le leggi della comunità europea.