Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 25 novembre 2008

Invece si! le auto elettriche sono la soluzione

L'articolo uscito su 'il Tempo' del 17 Novembre rappresenta molto bene quella che è la cultura dell'informazione e della disinformazione. Il titolo " Auto elettriche, non sono la soluzione", il sottotitolo " Entro il 2030 saremo senza energia". Secondo la mia opinione il titolo più giusto dovrebbe essere il sottotitolo e da li partire con varie considerazioni generali e successivamente passare ad alcune attente valutazioni particolari senta dimenticare una premessa che ancora più importate. 'Entro il 2030 saremo senza energia', si titola, ed questa è la questione più importante da sottolineare insieme alla premessa: non possiamo più contare né sul petrolio né sul gas né sul nucleare per produrre energia elettrica in quantità sufficiente per mantenere in piedi un'economia e uno stile di vita che conosciamo oggi in occidente. Quindi o mettiamo tutto il nostro impegno per produrre una quantità di energia sufficiente a mantenere un decoroso stile di vita ricorrendo alle fonti rinnovabili o regrediremo progressivamente e inesorabilmente. O cooperiamo a livello globale o qualche stato sentirà il bisogno di ricorrere a metodi brutali per mantenere il proprio stile di vita a scapito degli altri. Dal generale al particolare. Le auto, come del resto tutti i veicoli, nel futuro non potranno che essere elettriche quindi troviamo il modo migliore per rendere accessibile e disponibile l'energia per muoverle. La ricarica notturna è assolutamente la più ragionevole considerando che in questo modo appiattiamo in basso la potenza generatrice di elettricità . In base all'energia prodotta avremo tanti veicoli quanti se ne potranno ricaricare, non uno di più né uno di meno. Non mi pare che ci siano alternative. Ritornando al generale lo stesso discorso vale anche per tutto quello che riguarda il consumo di energia nella vita quotidiana. Dovremo prendere in considerazione l'obbligo imprescindibile di usare meglio la 'poca' energia prodotta ed a costi più elevati che avremo a disposizione.

(l'immagine: TamaraLempicka-VerdeBugatti1925)
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Auto elettriche, non sono la soluzione
Entro il 2030 saremo senza energia
A corto di energia elettrica entro il 2030. È l'allarme lanciato dal pool di consiglieri accademici del Presidente degli Stati Uniti (Pcast). Le auto ibride ed elettriche, che attualmente rappresentano un settore in espansione e il futuro del trasporto, potrebbero creare negli anni un forte problema di approvvigionamento energetico.
Considerando il loro ritmo di crescita infatti, presto assorbiranno molta della corrente disponibile, rischiando di sovraccaricare una rete non pronta a rispondere a una simile richiesta.
I sostenitori delle auto elettriche rispondono che tale rischio è sovrastimato perché le vetture si ricaricano prevalentemente durante le ore notturne, distribuendo così la richiesta energetica e scongiurando picchi e sovraccarichi. Aumento dei consumi, quindi, ma sostenibile. Non ne è così convinto però il Pcast, che suggerisce un miglioramento dell'intera rete distributiva di energia elettrica. Chissà che per far fronte al problema non si decida di ricorrere anche ad altre centrali.
Solo il 20% dell'elettricità assorbita dalle vetture ecologiche proviene da fonti rinnovabili, mentre il resto è prodotto prevalentemente da nucleare e cosiddetto «carbone pulito». Non è affatto detto che le prossime strutture destinate a soddisfare il fabbisogno energetico richiesto dalle ecovetture sia solare o eolico. Anzi, una società del New Mexico sta cominciando a commercializzare piccoli reattori nucleari di pochi metri di diametro da interrare, capaci di produrre il necessario per 20 mila famiglie al costo di 25 milioni di dollari.

17/11/2008

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Avete letto bene l'articolo ? Bene ! Si parla degli Stati Uniti d'America. Sappiate che gli Stati Uniti d'America è il paese più energivoro del mondo, dove l'efficenza energetica non esiste, dove le infrastrutture di trasmissione dell'energia elettrica sono obsolete. Quindi il problema di rimanenre senza energia non è riferito al mondo ma agli Stati Uniti d'America.
Il fatto che gli Stati Uniti d'America sprechino energia è noto a tutti : l'auto più usata è il SUV, le pareti dei grattaceli sono foderate di vetro, bellissimo a vedersi ma deleterie per quanto riguarda il dispendio energetico.
Avete mai provato a mettervi davanti una finestra quando fuori ci sono 10 gradi sotto zero ? Provate ! Per poter compensare la perdita di energia del nostro corpo siamo costretti ad aumentare la temperatura dell'ambiente. Ciò comporta un incremento delle dispersioni verso l'esterno. Sono degli spreconi, ecco tutto ! Le auto elettriche sono una soluzione, non la soluzione ! Le batterie si possono caricare la notte ed ottimizzare i rendimento di trasmissione dell'energia elettrica. La trasmissione dell'energia elettrica ha il massimo rendimento a circa 3/4 del carico. Se riuscissimo a mantenere su questo valore il carico di potenza trasmesso potremmo avere rilevanti economie sull'efficenza energetica.

Anonimo ha detto...

è una battaglia persa in partenza, se l uomo avrà un futuro non sarà con questo tipo di politicanti,questo tipo di media,questi modelli culturali,questo tipo di visione delle cose del lavoro, siamo un branco di pecore e questo non è discutibile,finchè qualcuno non ci darà un gran ceffone,non ci sveglieremo mai!
Non trattiamo mai i problemi rifiuti,energia,lavoro,sanità con la serietà che ci porterà fuori dal buco nero!
Chi può spera di arraffare gli ultimi soldi per scappare chi sa dove,sperando di uscirne incolume!
Falcone ha detto: E' un fatto umano e come tutti i fatti umani ha avuto un inizio e avrà una fine.