Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


venerdì 26 marzo 2010

Tram-busto, sotterraneo e anche con la trottola.

Un aggiornamento sulle 'cose' che sconvolgono il mondo dei trasporti pubblici.
A Firenze il sindaco ha dichiarato di voler valutare la possibilità di interrare l'ultimo tratto della linea 2 di tram progettata ed ancora nemmeno iniziata. La T2 (questa nuova linea) è l'unica che ritengo giustamente adatta per Firenze ad essere servita dal servizio tranviario al contrario della esistente T1, un obbrobrio progettistico ed economico.

L'altra news viene da Torino.

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"Via i fili del tram dalle strade del centro" questo è il titolo di un articolo su la Stampa di ieri. Continua:

"Via la brutta ragnatela di cavi elettrici sospesa sul cielo di Torino. Il tram del futuro non si attaccherà più a niente. Funzionerà con alimentazioni alternative: dalla ricarica grazie a un gruppo elettrogeno, una volta tornato, la sera, in centrale, alla nuova tecnica dell’energia prodotta dalle frenate"
...
"il sistema a volano che consente al tram di generare energia completamente rinnovabile, recuperando quella prodotta durante le fasi di frenatura del convoglio, e di viaggiare tra due stazioni senza bisogno di essere alimentato da linee elettriche sospese...Una dinamo con rotore in fibra di carbonio a rotazione permanente che gira a mo’ di trottola, è situata sul tetto del convoglio: l’energia cinetica immagazzinata durante le fasi di frenata del tram viene rinviata al generatore elettrico del sistema di propulsione per essere utilizzata nelle successive fasi di accelerazione del mezzo"
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Detto in parole semplici utilizzerebbero una Flywheel per accumulare l'energia e restituirla al sistema.

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11 commenti:

Giambo ha detto...

Tutti i grandi produttori di tram, ovvero Alstom, Bombardier, Siemens e anche AnsaldoBreda stanno proponndo soluzioni per far viaggiare i tram senza fili, sia con soluzioni di immagazzinamento di energia a bordo, sia con sistemi di alimentazione da terra, come l'APS di Alstom, in uso a Bordeaux e in via di applicazione a Dubai, su tutta la linea.
Sono soluzioni che comportano spese aggiuntive spesso consistenti, con il solo scopo di ridurre l'impatto visivo delle linee aeree, nello stesso tempo però contribuiscono alla ricerca di nuove tecnologie che poi possono essere applicate in altri campi. Sicuramente grazie a queste trarrà giovamento anche quello di cui vi occupate pricipalmente in questo sito, ovvero le auto elettriche. Ancora una volta il tram si rivela un portatore di innovazioni, anche se qualcuno lo taccia di essere un mezzo superato.
Per quanto riguarda Firenze, beh, l'idea di andare sottoterra è semplicemente idiota, quello si che è un vero spreco di soldi pubblici, non la linea 1 che invece sta funzionando bene e attrae nuovi utenti del trasporto pubblico.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Sono certo che è l'opposto. E' il know how che proviene dai veicoli elettrici che aiuta o potrebbe aiutare il tram o il filobus ad avanzare tecnologicamente per quanto riguarda l'accumulo di energia al fine di svincolarsi dalla catenaria. Questo te lo dico per una esperienza diretta per la realizzazione di un pacco batteria per una linea tranviaria di una azienda italiana per una importante città.
Per l'interramento della tratta tranviaria a Firenze credo che rappresenti bene la confusione (o il fumo negli occhi) che permea alcune scelte (tranviarie).
Inoltre al T1 non attrae un numero superiore di passeggeri perchè prima come adesso non è possibile andare nel centro di Firenze con l'auto privata per mancanza di parcheggi (per fortuna). Non si è neppure razionalizzata la mobilità pubblica essendo la T1 eccentrica rispetto alle necessità. Quindi non si sono tolti di mezzo i bus endotermici ma si stanno utilizzando gli stessi per congiungere radialmente obiettivi che prima erano raggiungibili più facilmente. Adesso col tram si devono cambiare 2 mezzi, prima lo si faceva con uno solo. In questo modo i costi di gestione sono aumentati e i tempi pure. Razionalizzazione irrazionale.

Giambo ha detto...

Guarda, per farti un esempio, la Siemens sta proponendo sui suoi tram un sistema di accumulo di energia che si compone di due stadi, uno a supercondensatori e uno a batterie, in grado di immagazzinare l'energa in frenata e consentire marcia autonoma per lunghi tratti.
L'immagazzinamento istantaneo con i supercondensatori è un campo estremamente interessante e il suo impiego reale parte con i tram.
Non mi risulta che ci siano impieghi di questo tipo già in corso sulle auto, o mi sbaglio?

Massimo J. De Carlo ha detto...

Non dico che sbagli ma ti aggiorno. I supercaps non hanno senso nelle auto per la scarsa densità energetica poco adatta alle alle auto elettriche. Invece esistono applicazioni dei supercaps negli autobus elettrici. Autobus elettrici, non filobus, quindi completamente svincolati dalle catenarie e ancor più e meglio degli obsoleti, anacronistici, rigidi, irrazionali, costosi binari. La ricarica avviene in pochi secondi permettendo percorrenze da pochi chilometri fino ed oltre 10 km. La ricarica può avvenire sia ai capolinea che durante le fermate quando scendono i passeggeri. E' chiaro, quindi, che la capacità varia a seconda della distanza scelta tra un punto di ricarica e l'altro. Bus e supercaps.

Giambo ha detto...

Beh, almeno hai detto chiaramente perchè non vuoi i tram, per via degli "obsoleti, anacronistici, rigidi, irrazionali, costosi binari" Non è il tram in se stesso che non ti piace, è l'infrastruttura che ti infastidisce perchè toglie il posto agli altri mezzi, che vuoi trasformare in elettrici ma sempre privati, con i pubblici in coda. Probabilmente pensi che, una volta risolto il problema inquinamento, una volta rese pulite le auto, mezzi pubblici e mezzi privati abbiano pari valore. Io la penso diversamente, per me una sede tranviaria riservata è una ricchezza, per me sono i pneumatici ad essere obsoleti, assieme all'asfalto nero che opprime le nostre città. Il trasporto pubblico è un diritto, in quanto ha scopi sociali, l'auto privata no, qualsiasi propulsore utilizzi.
Per la cronaca, potresti dirmi dove sono in funzione gli autobus che usano i supercondensatori?

Giambo ha detto...

Notizia di ieri:

http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=b0.03.24.20.11

Record di passeggeri per la tramvia di Firenze

Una media di 30mila passeggeri al giorno: è il dato record di affluenza su T1, all'indomani della rivoluzione del 21 marzo. "Una ulteriore risposta all'apprezzamento mostrato dai passeggeri per la prima linea del tram arriverà con l'intensificazione della frequenza prevista per dopo Pasqua", dice il presidente di Ataf e Gest, Filippo Bonaccorsi.

Mauro ha detto...

@ Giambo:
Hai idea di quanto costino i binari?
...E di quanto siano pericolosi per chi deve attraversare la ferrovia in bicicletta?
Infine un ostacolo (incidente o altro) sui binari blocca il tram, un filobuo od altro può raggirare l'ostacolo.

Mauro ha detto...

Supercondensatori:
Sono usati anche su qualche prototipo di automobile
http://www.laprovinciadisondrio.it/stories/Auto%20e%20Moto/104711_lauto_elettrica_di_pininfarina/

Sono utili per migliorare l'accelerazione ed il recupero in frenata.
(Il litio non accetta picchi troppo grossi)
Ma hanno grossi limiti.
L'idea di ricaricare "istantaneamente" i supercondesatori di un veicolo è una follia.
Pensiamo ai picchi di corrente che la rete dovrebbe fornire...

Giambo ha detto...

Io vado in bici e trovo molto più pericolose le auto e gli automobilisti. Tra l'altro mi spieghi come mai in Germania ci sono tram ovunque e tantissima gente che va in bici, mentre da noi rotaie non ce ne sono e ciclisti neanche?
E' solo una misera scusa.
Anche in ferrovia se si guasta un treno si ferma la linea, che facciamo, aboliamo la ferrovia?
I binari costano, come tutto a questo mondo. Se non si vogliono non si comprano, esattamente come le auto.

Silvano Robur ha detto...

Ad Ancona i filobus hanno un pacco di accumulatori. Viaggiano anche senza i fili.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Giambo,
do per buona la cifra di 30 mila passeggeri al giorno. Ancora una volta non è una cifra che va a vantaggio della T1 tranviaria fiorentina. Dimostra che è ipertrofica ed economicamente insostenibile. A fronte di un possibile volume di trasporto passeggeri intorno alle 50/60 mila unità ne trasporta si e no il 50/60% cioè 30 mila unità. (vedi mia tabella del post del 15 marzo). Ipetrofica e ipercostosa, quindi iperinutile.
I tram sono enormemente più costosi dei filobus, quindi possono essere utilizzati, ragionevolmente, dove e quando il volume passeggeri è grande. Utilizzarli dappertutto è uno spreco ed abbassa la qualità del servizio TPL anche se 'esteticamente' è gradevole.