Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 15 febbraio 2011

A Firenze forse parte la tranvia T2 ed ecopass in centro solo per auto elettriche

Come leggiamo nella pagina dedicata alle notizie cittadine dei giornali di ieri, il sindaco di Firenze ha preso alcune decisioni che riguardano le linee tranviarie e i provvedimenti per abbattere l'inquinamento da traffico in città. 

Sulla questione tranvia la linea T3 è ancora un rebus, la T4 è una ipotesi dialettica, mentre per la linea T2  i lavori dovrebbero partire tra 15 giorni ... se... l'attesa degli ultimi permessi della sovrintendenza che ha dubbi sull'impatto sul palazzo Mazzoni di viale Belfiore non si protraesse oltre questo termine 'teorico'. 
La linea T2 secondo le carte per ora approvate va da Peretola a piazza dell'Unità d'Italia senza passare più dal Duomo pedonalizzato ma il sindaco vuole verificare se sia possibile l'attraversamento dal centro passando sottoterra, in modo da collegare Firenze-sud con Firenze-nord. Ultima decisione presa, condivisibile per noi di ME, di non realizzare il sottopasso per le auto di viale Belfiore "che avrebbe un impatto troppo gravoso sul traffico" (parole del sindaco). Altra questione e decisione presa riguarda i pali delle future linee che saranno a minor impatto visivo. I pali di alimentazione di Sirio saranno più snelli, bassi e meno invasivi rispetto a quelli che oggi corrono lungo la linea T1. 
Tutto deciso, sembra, ma attenzione alla trappola per topi costituito dall'ultimo aut aut: la durata dei lavori. Renzi ha ribadito che "l'accordo che stiamo mettendo a punto con le ditte dice che questi si faranno in 1000 giorni o non partiranno: informalmente, le aziende ci hanno già detto sì, ora attendiamo la loro conferma formale". Aspettiamo la/le risposte e l'annuncio di penali per il mancato rispetto dei tempi, se ci saranno o meno sarà il segnale della volontà di fare le cose seriamente (a vantaggio delle casse comunali).

Novità anche sul versante dell'inquinamento che incombe su Firenze. Per arginare l'emergenza costituita dai continui sforamenti delle polveri sottili (le famigerate PM10, PM 2,5) e delle inutili ed estemporanee (non) scelte delle ultime settimane l'amministrazione sta pensando di introdurre l'ecopass anche a Firenze, diverso da quello di Milano o Londra, dove chi ha i soldi paga e può entrare, consentendo invece l'accesso in città solo a chi ha un'auto elettrica.  Attivazione nel 2016. Poi? Aggiustamento delle piste ciclabili, sviluppo delle auto elettriche, che il mercato sta lanciando e che nel 2012 vedrà una svolta. "Attuando questo disegno - è convinti il sindaco - Firenze avrà le carte in regola per diventare capitale mondiale della sostenibilità".
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6 commenti:

Silvano Robur ha detto...

Non mi sembra giusto spendere tutti quei soldi per un tram.

Sarebbe stato meglio un filobus, magari quelli ad alta capacità, a doppia cassa.

Poi adesso ci sono anche quelli a batteria.

Capaci di pecorrere qualche chilometro svincolati dalla linea elettrica.

In questa maniera si sarebbe evitato l'impatto visivo della linea aerea di contatto.

Ma ve lo immaginate il tram in piazza del Duomo ?

Il problema delle vibrazioni trasmesse dai binari e di costosa risoluzione.

Non che sia impossibile : è che costa e parecchio.

Meglio il filobus.

giambo ha detto...

Guarda che, anche quando si prevedeva di farlo passare dal Duomo, la linea aerea non ci sarebbe stata, ci sono soluzioni di alimentazione dal suolo, come APS di Alstom o il Tramwave di Ansaldo.
Oppure, se il tratto è breve, le batterie con l'ausilio dei supercaps, come a Nizza.
Il sistema più diffuso di alimentazione da terra è l'APS, sperimentato con successo a Bordeaux, si tratta di una terza rotaia centrale che viene alimentata a tratti solo quando il tram ci è sopra. A Dubai stanno costruendo una tranvia interamente alimentata in questo modo.
Molto interessante è il sistema Primove di Bombardier, che consente di alimentare il mezzo senza nessun contatto, attraverso induzione.
Il problema delle vibrazioni è una bufala inventata da chi non vuole il tram, se vai in qualsiasi posto dove hanno messo un tram nei centri storici il problema semmai è l'opposto, è tanto silenzioso che non ti accorgi quando arriva, devi stare attento a non essere investito!
Strano che gli antitram non abbiano usato questa motivazione!

Massimo J. De Carlo ha detto...

Giambo, partendo dalla fine. Il tram non è silenzioso per grazia divina, come non è esente da vibrazioni per grazia ricevuta. E' silenzioso per il fatto che è un veicolo elettrico. le vibrazioni ci sono per la semplice ragione che ha un peso determinato dal metallo che lo costituisce e dal numero di passeggeri che trasporta. Per ovviare all'inconveniente si adottano delle soluzioni tecniche ad hoc. Queste soluzioni tecniche hanno un costo. Quindi il tram è esente da vibrazioni come qualsiasi altro mezzo dello stesso peso e come per qualsiasi altro mezzo dello stesso peso ha un costo ulteriore la realizzazione delle infrastrutture .
http://mondoelettrico.blogspot.com/2010/03/tram-su-gomma-tram-su-ferro-filobus.html

Altra questione è quella estetica. In effetti il tram nel vecchio progetto originale avrebbe dovuto avere la catenaria di alimentazione. Poi il comune decise di evitare la sua installazione per ragioni estetiche. Per questa ragione persone di mia conoscenza presentarono all'azienda costruttrice del tram un progetto con una soluzione che permettesse di percorrere 400 metri svincolato dall'alimentazione aerea utilizzando un tipo particolare di batterie al litio ricaricabili durante il tragitto alimentato. Soluzione semplice, economica ed efficace, evitando di aggravare di ulteriori infrastrutture il suolo. Poi l'amministrazione decise di non far passare più il tram davanti al Duomo e al Battistero.

Silvano Robur ha detto...

Rispondo a Giambo.

Non sono contrario al tram
"a prescindere".

Ma il tram ha dei costi alti e dei limiti.

Le salite, ad esempio.

Ad Ancona una volta il tram andava in salita in via Marsala.

E faceva un baccano infernale.

Arrivato in coma alla salita doveva essere rimboccate le sabbiere.

Perchè la sabbia usata per evitare di far scivolare il tram ne veniva consumata tanta.

Poi venne sostituito con il filobus.

Cha fa anche la salita di Tavernelle.

Il tram nemmeno se la sogna una salita al 12 %.

Dovremmo mettere una gremagliera : come sul tram di Villa Opicina.

Discorso a parte meriterebbe limpianto di fondazione del binario.

Si sono verificati dei fenomeni di consolidamento del terreno dovuto al passaggio ciclico dei mezzi su rotaia.

Per evitare questo bisogna fare delle vere e proprie fondazioni con giunti tecnici.

Infatti le fondazioni dei binari avrebbero un comportamento più rigido rispetto alla sede stradale.

Quindi si ha un consolidamento (non è altro che una abbassamento) diverso tra binario e sede stradale.

Finito qui ?

No !

Nei centri storici è praticamente impossibile scavare fondazioni per binari.

Perchè i palazzi storici hanno quasi tutti le fondazioni a "berulle" fatti con archi spingenti.

Il terreno sottostante le strade sono una strttura di contrasto alle fondazioni su arco delle case storiche.

Immaginate un pò cosa succede quando vado a togliere il terreno per fare queste fondazioni per i binari ?

Che le fondazioni ad arco degli immobili vicino, non trovando più il terreno di contrasto, cedono.

Mi è successo per fare uno scavo di una condotta del metano.

Io direi di riservare le potenzialità del tram alle ferrovie vicinali.

Immaginate cosa può succedere per una fondazioni di un binario.

giambo ha detto...

Mah, guarda, se vai Strasburgo i tram moderni passano in mezzo al centro storico senza nessun problema, e la stessa cosa avviene in moltissime altre città.
Del resto anche a Firenze passavano i tram davanti al Duomo, e non avevano certo gli accorgimenti che abbiamo oggi.
Le rotaie iglobate nell'antivibrante ormai vengono usate non solo nei centri storici, ma anche nelle zone dove è richiesta maggiore silenziosità e sono una norma nelle nuove tranvie.

Silvano Robur ha detto...

Riconosco a Giambo di aver ragione.

Ma con la zonizzazione acustica e la normativa sul controllo delle vibrazioni, perchè complicarci la vita ?