Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 30 aprile 2012

Il disprosio 'giapponese' del Kazakistan

Ben noto è il contingentamento sulle terre rare  che la Cina ha imposto alle proprie esportazioni. Chi risente di più di tale restrizione e non è affatto d'accordo nel subirla supinamente è il Giappone che dipende per ben l'80% dalla Cina. Tra i vari elementi delle terre rare, 17, è da includere il  disprosio materiale essenziale nella produzione di motori per veicoli elettrici e ibridi, nonché altri prodotti elettronici high-tech. Ma il Giappone ha ideato una contro mossa per ridurre la sua dipendenza da Cina. Prevede di produrre  il disprosio  congiuntamente con il Kazakistan grazie ad un accordo formale vigente che con tutta probabilità verrà sancito il mese prossimo, riferiscono le fonti, quando il Ministro dell'Industria Yukio Edano visiterà il paese dell'Asia centrale. Agli inizi di maggio verrà firmato l'accordo con il presidente Nursultan Nazarbayev. Le aziende giapponesi coinvolte nel progetto sono Sumitomo Corp. e Japan Oil, Gas and Metals National Corp. per realizzare un impianto a Stepnogorsk, nel nord del Kazakhstan, creato per la  produzione di disprosio a partire dall'anno prossimo in grado di rifornire il Giappone con poco più di 50 tonnellate di disprosio, che rappresenta il 10 per cento del fabbisogno annuale del Giappone. La produzione aumenterà in modo incrementale. Il disprosio del   Kazakhstan è contenuto nel suolo residuale del processo di raffinazione dell'uranio, il combustibile che alimenta i reattori nucleari, di sui quel paese centro asiatico ha le seconde riserve mondiali conosciute di uranio, oltre ad avere anche abbondanti quantità di elementi del gruppo delle terre rare e altre risorse minerarie. 

Naturalmente l'immagine di Avatar in alto a destra non ha niente a che vedere con il disprosio e il contenuto del post ... spero.

Aggiornamento delle 16.30.

In Ministro dell'Industria Yukio Edano ha firmato un accordo con l'India per la fornitura di elementi delle terre rare tale da coprire il 15% annuale del fabbisogno giapponese per 15 anni. L'India dovrebbe cominciare a esportare terre rare già nel mese di agosto.


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domenica 29 aprile 2012

Un altro segnale funesto per l'Italia. Le immatricolazioni di veicoli commerciali in UE -11,8% a marzo, 9,6% nel 1 ° trimestre 27 aprile 2012

E' chiaro che, in un Paese dove il trasporto su gomma rappresenta la via privilegiata del trasporto merci, quando non si investe sul rinnovo per parco automezzi significa che l'economia rallenta. Se gli indici diventano negativi come lo sono in Italia con doppia cifra la situazione è allarmante, se i numeri negativi   sono quelli descritti sotto, francamente, la vedo brutta, ma brutta, brutta brutta.L'Italia è ferma, glacialmente ferma.

Nel mese di marzo, le nuove immatricolazioni dei veicoli commerciali è diminuito del 11,8%, per un totale di 184.235 unità nell'UE, secondo l'Associazione  dei costruttori  europei di automobili (ACEA). Con l'eccezione della Germania (+0,3%), tutti gli altri mercati rilevanti si è ridotto:
-7,0% Regno Unito   
-11,2% in Francia,
-22,1% in Spagna e
-45,4% in Italia

Nel corso del primo trimestre del 2012, ha presentato un calo del 9,6%, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Calo prevalso nei vari paesi, le nuove immatricolazioni sono diminuite del
- 1,0% in Germania,
- 5,8% in Francia,
- 8,9% nel Regno Unito,
- 22,6% in Spagna e
- 36,1% in Italia.
In totale, l'UE ha registrato 451,244 nuovi veicoli commerciali.

Nuovi veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 t. Nel mese di marzo, con 151,007 furgoni di nuova immatricolazione, il segmento dei furgoni di fronte il più forte calo dall'ottobre 2009 (-13,8%). Il mercato tedesco un po' contratta (-1,0%), mentre tutti gli altri mercati principali sperimentato flessioni a due cifre, che variano da
-11,1% nel Regno Unito al
-12,0% in Francia,
-20,0% in Spagna e
-47,7% in Italia.

Da gennaio a marzo, i risultati sono stati diversi tra i vari mercati della domanda in Germania è rimasta stabile (+0,1%), mentre
la Francia ha visto il suo mercato verso il basso del - 6,6%,
il Regno Unito del - 14,7%, 
la Spagna del - 21,7% e in 
Italia del - 37,7%.

Un totale di 368,763 furgoni sono stati registrati nuovi, o 11,2% in meno rispetto allo stesso periodo del 2011.

Nuovi veicoli commerciali pesanti (oltre 16t esclusi autobus e pullman). Nel mese di marzo, l'Unione europea contava 21,913 nuovi autocarri pesanti, che è del 4,1% in meno rispetto al marzo dello scorso anno.
Il Regno Unito (+3,0%) e
Germania (+6,3%) ha registrato una crescita, a differenza della
Francia (-2,4%),
Italia (-14,7%) e
Spagna (-34,5%).
Tre mesi dopo l'inizio dell'anno, il mercato dei veicoli UE contrazione del 3,1% con 56,135 nuovi veicoli immatricolati. Il mercato tedesco è rimasto il più grande, anche se in calo del 2,9%, seguito dal francese che è rimasta stabile al 0,5%. Il Regno Unito al terzo posto in cifre assolute, ma era l'unico grande mercato a crescere notevolmente (+15,8%).
Italia (-18,0%) e
Spagna (-21,7%) ha visto ridursi notevolmente i loro mercati.

Nuovi veicoli commerciali oltre 3,5 tonnellate (esclusi bus e pullman). Marzo erano risultati negativi anche per le registrazioni di camion che erano del 3,4% e pari a 29,856 unità. Germania e Regno Unito è cresciuto del 2,1% e 20,1% rispettivamente, mentre la
Francia (-3,4%),
Italia (-25,0%) e
Spagna (-35,2%), tutti i contratti.

Nel primo trimestre, i 74,702 nuovi camion registrati nell'Unione europea ha rappresentato una diminuzione del 2,4% rispetto ai primi tre mesi del 2011. Nonostante l'espansione dei mercati seconda e la terza, Francia (+2,1%) e Regno Unito (28,7%), la crisi colpisce la
Germania (-4,4%),
Italia (-22,7%) e
Spagna (-23,6%) ha portato ad un calo complessivo delle immatricolazioni di nuove nella regione.

Nuovi autobus e pullman di peso superiore a 3,5 t. Nel mese di marzo, autobus e pullman sono stati l'unico segmento a registrare una crescita (+17,9%), sostenuto dalla forte domanda nel Regno Unito (86,7%) e Germania (+22,6%). 
Italia -12,6%.

Da gennaio a marzo, il Regno Unito (70,1%) e Germania (+18,8%) sono rimasti i mercati più importanti, seguita dalla Francia (-11,5%). In totale, 7.779 nuovi veicoli sono stati registrati nell'Unione europea, o 6,2% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Italia -24,7%.



Insieme a queste cifre mettiamo insieme quelle relative ai consumi di carburanti nello steso mese, quelle dei costi, quelle del petrolio, quelle dell'energia elettrica, per capire che siamo al si salvi chi può. E non abbiamo toccato ancora il fondo.


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sabato 28 aprile 2012

Cima Hybrid Vip, l'ibrida parallela della Nissan

Il 25 Aprile u.s. la Nissan Motor Co., Ltd. ha annunciato il lancio della nuova Nissan Cima, che sarà in vendita dal 21 maggio presso i concessionari Nissan  in Giappone.
La Cima è una vettura d'alta classe a trazione ibrida parallela con il sistema "Intelligent Dual Control Clutch" che garantirebbe, secondo la casa produttrice un buon risparmio di carburante, del 20% rispetto al modello del 2005, grande riduzione di emissioni di gas di scarico (si parla del 75%) e interessanti prestazioni soprattutto in fase di accelerazione.


La vettura ha un passo di 3 metri, un cambio a 7 marce, un motore ibrido VQ35HR con potenza massima di 225kW / 6800 giri e coppia massima di 350Nm  / 5000rpm) un avanzato motore elettrico 'HM34' con potenza massima di 50kW  e  coppia  massima di 270Nm, batterie  agli ioni di litio ad elevata potenza ed una ricarica rapida.
Obiettivi di vendita: 1.000 unità / anno .
 Vi dico anche il costo, se volete fare un pensierino per l'acquisto.  L fascia di prezzo va da:  7.350.000 a 8.400.000 yen, ovvero tra i 69.000 euro e i 78.800 euro,  circa..



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venerdì 27 aprile 2012

Punti di ricarica a Prato e Calenzano

Se pur lentamente stanno aumentando di numero le colonnine di ricarica in Toscana.
Sappiamo tutti che Firenze ne ha più di 130 con oltre 500 prese elettriche diffuse nell'ambito comunale alle quali si aggiungono di anno in anno altre colonnine nell'hinterland e nelle province confinanti. Due punti di ricarica sono stati attivati all'interno del parcheggio del Serraglio per la ricarica di due vetture elettriche a disposizione della redazione pratese del Quotidiano.

Adesso anche il Comune di Calenzano mette in funzione la sua prima colonnina di ricarica per veicoli elettrici in piazza Gramsci, sotto il Comune di Calenzano, mentre la seconda sarà installata all'Università.

Nei mesi precedenti sono installate altre colonnine a Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino.

Senza le colonnine di ricarica è possibile che si sviluppi il mercato delle auto elettriche? Si, può crescere lo sviluppo delle auto elettriche a prescindere dall'esistenza delle colonnine di ricariche, ma è ben difficile che si possa fare a meno dei sistemi di ricarica intelligenti.

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giovedì 26 aprile 2012

Il fotovoltaico e il cartello delle fossili

Ricominciamo daccapo.
Prendiamo la cimosa e canlliamo tutto quello che è stato scritto a caratteri cubitali da qualcuno : il fotovoltaico fa crescere il costo dell'energia alle famiglie.
Cancellare, cancellare, cancellare.
Scrivere: Il fotovoltaico fa diminuire i costi dell'energia elettrica, mette in condizione le aziende elettriche che producono con i carburanti tradizionale a spegnere le centrali , battute dalla concorrenza, costringendole ad aumentare il prezzo dell'energia durante il picco serale per ritornare negli investimenti 'improvvidamente' affrontati su una tecnologia che sempre più sarà relegata ad una esistenza di supporto energetico. Qualcuno aveva capito in anticipo la questione positiva offerta dal FV (Peak shaving: almeno un picco lo stiamo sconfiggendo !!) e qualcun altro ha capito la manovra del cosiddetto 'cartello delle fossili'.
Se leggiamo l'articolo su QualEnergia comprendiamo cosa si stanno inventando per rimanere a galla: Picco prezzo kWh 'anti-rinnovabili', l'Autorità indaga .

Su queste pagine, primi tra la stampa, avevamo denunciato la strana dinamica che si sta verificando nel mercato elettrico italiano. Ora finalmente la troviamo riconosciuta e ben descritta anche in un documento ufficiale dell'Autorità per l'energia, che annuncia che indagherà su quel che sta accadendo. Stiamo parlando dell'anomalo aumento del prezzo dell'energia nelle fasce serali che si sta verificando alla Borsa elettrica sul mercato del giorno prima negli ultimi 6 mesi. Un fenomeno che si spiega con l'autodifesa dei produttori da fonti convenzionali dalla concorrenza delle rinnovabili e soprattutto del fotovoltaico.

Riassumendo, per chi si fosse perso le puntate precedenti (Quelenergia.it, Un cartello delle fossili per difendersi dal fotovoltaico e Fossili contro rinnovabili e la bioraria conviene meno): prima dell'esplosione del fotovoltaico dell'ultimo anno alla Borsa elettrica c'erano due picchi di prezzo, uno di giorno, verso le 11 di mattina, e uno di sera, verso le 18-20. Ora il picco delle 11 di mattina è praticamente scomparso, ma in compenso il picco di prezzo serale è schizzato alle stelle.

Termino il post con le parole di Pietro Cambi, autore dell'articolo sopra ricordato sul "peak shaving":
Il fotovoltaico NON costa, NON è caro, questa è la verità e comunque lo sarà sempre meno nel futuro al contrario delle non rinnovabili. semplicemente ingloba e rende visibili i costi occulti, che sono esternalizzati ( ma comunque pagati) dalle centrali tradizionali.

Gente, non riempiamo  la lavagna con errori destinati ad essere cancellati dall'evidenza, dalla pratica.  Cancellare, cancellare, cancellare, riscrivere! 

In un recente post di ME troverete l'aggiornamento della produzione nazionale: Le rinnovabili nella produzione di energia elettrica a Marzo 2012.

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mercoledì 25 aprile 2012

I prezzi e i costi dei carburanti stradali dal 2000 ad oggi

Allora, riprendiamo a vegliare sui prezzi dei carburanti consumati sulle nostre italiche strade per dissipare energia non rinnovabile e sconvolgere l'equilibrio del nostro pianeta.

Nei grafici sotto riportati troviamo i dati ufficiali, da noi elaborati per renderli evidenti in una semplice occhiata, estratti dal sito web del Ministero dello Sviluppo Economico. Sono i Prezzi Medi Nazionali Mensili a partire dal Gennaio del 2000 per arrivare ai nostri tribolati giorni. I valori indicati sono espressi in Euro per 1000 litri.

Vedremo la benzina, il gasolio e il gpl, mancherà il metano in quanto il Ministero non fornisce dati ufficiali. Nei primi tre grafici abbiamo l'evoluzione dei costi al consumo per ogni singolo carburante separando il costo industriale dalle accise e l'IVA . Nell'ultimo grafico prendiamo in esame solo il costo industriale racchiuso in un unico diagramma per confrontare meglio le dissonanze tra l'uno e l'altro.





Per completare l' 'offerta visiva' sul consumo del petrolio e dei carburanti stradali possiamo andare a dare uno sguardo al recente post intitolato I consumi petroliferi italiani nel mese di Marzo 2012: - 10,7 %  .

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martedì 24 aprile 2012

Volare in India

Tutto secondo logica, tutto secondo tutto quanto ci si aspetterebbe dalle crisi del post picco del petrolio. Le compagnie di volo risentono sempre più della crescita dei costi dei carburanti e  in particolar modo ne risentono le compagnie aeree indiane, soprattutto quelle low cost  spina vertebrale dei trasporti in un paese in via di sviluppo accelerato. Nonostante il crescente numero di passeggeri, le compagnie aeree indiane stanno lottando per rimanere a galla in mezzo a turbolenze procurate dalla concorrenza spietata e molto dal sostegno pubblico alla compagnia di bandiera nazionale. Sei compagnie aeree sono in crisi con perdite nette alla chiusura di Marzo, fatta eccezione per IndiGo Airlines, il più grande vettore low-cost, per un ammontare totale di 6,7 miliardi di euro. La Kingfisher Airlines è stata costretta a ridurre di un terzo il numero dei voli non essendo più in grado di pagare il costo del carburante ed ha sospeso tutti i voli internazionali. Per colpa dei costi del carburante la compagnia è stata costretta a dimezzare il numero dei 7 mila dipendenti, mentre 300 tra piloti e membri di equipaggio non hanno ricevuto il salario negli ultimi sei mesi. Utilizzerà solo 20 dei 64 arei. 
La compagnia aerea statale Air India è in un deficit cronico, lasciando spesso i passeggeri a terra con frequenti cancellazioni di voli e arrivi in ​​ritardo a causa di scioperi dei dipendenti, pur essendo puntellata dal governo indiano con i soldi dei contribuenti che ne falsano la concorrenza con costi del biglietto che riescono a male pena a coprire i costi del carburante. Palliativi. E' probabile che il governo indiano sarà costretto a prendere in considerazione  una operazione di deregulation per consentire alle compagnie aeree straniere di possedere fino al 49 per cento le aziende rivali interni per  tirare fuori dai guai operatori nazionali in crisi .  

Gli scricchiolii del centro dell'impero raggiungono anche insospettabili province in ... 'crescita'.


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lunedì 23 aprile 2012

Zero Emission Community per i veicoli elettrici in città

Ci sono segnali per una rinascita di  Zero Emission Community che per lungo tempo era rimasta vigile ma silente. Cosa è Zero Emission Community? 
Zero Emission Community (ZEC) è un'associazione indipendente e senza fine di lucro tra liberi cittadini per la salvaguardia e lo sviluppo di una mobilità civile che non inquini e che possa far muovere le persone nelle città, eliminando il rumore e le emissioni dannose alla salute. 
ZEC ha un 'decalogo' che rileggiamo insieme per vedere se è ancora attuale o ha bisogno di qualche aggiornamento.

CHARTA DEI VEICOLI ELETTRICI

1. INQUINAMENTO
perché comunque con emissione zero si possono risolvere l problemi dell'inquinamento atmosferico nei centri urbani
2. EFFICIENZA
perché comunque il motore dei v. e. è più efficiente
3.RAZIONALIZZAZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI (elettricità)
perché i v.e. vengono ricaricati di notte, quando una gran quantità di energia elettrica non viene utilizzata e qualche volta sprecata e/o dissipata. Non si aumenta di un chilowatt la potenza delle centrali elettriche
4. DIPENDENZA ESTERA DEL PETROLIO
più veicoli elettrici vengono utilizzati meno veicoli con motore endotermico circolano, realizzando un doppio vantaggio minor inquinamento, minor consumo di derivati del petrolio
5. INNOVAZIONE TECNOLOGICA
L'Italia nel campo dei veicoli elettrici è all'avanguardia mondiale e deve restarvi strategicamente. Riconversione dei motori termici in elettrici
6. SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE – CREAZIONE POSTI DI LAVORO
perché l'innovazione tecnologica legata alla produzione di v.e. mantiene e può creare posti di lavoro. Per innescare economia di scala e per far abbassare i costi dei v.e.
7. RUMORE
pressoché azzerato
8. CAMBIAMENTI CLIMATICI E PROTOCOLLO DI KYOTO
Raggiungimento dell'obiettivo con la diminuzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) causa dell'effetto serra
9. QUESTIONE SANITARIA
le emissioni dei veicoli col motore a scoppio sono: cancerogene, provocano malattie cardiocircolatorie, provocano allergie, diminuiscono le aspettative di vita e la qualità della vita
10. COSTI SOCIALI
Per ogni litro di carburante si ha una ricaduta in costi sociali da 1,5 euro a 8,4 (calcolo approssimativo della UE).
Per costi sociali si intendono: morti precoci, ospedalizzazioni, cure farmacologiche per malattie, danni ai monumenti e loro manutenzione continua
Perché aderire a Zero Emission Community – ZEC
Perché ha come scopo l'interloquire con i Comuni, le Province, le Regioni e lo Stato per stimolare e realizzare le 'buone pratiche' del muoversi oggi. Zero Emission Community per formare un osservatorio sulle buone prassi che riguardano la mobilità che non inquina. Aderire alla Zero Emission Community significa essere d'accordo sui punti sopra in elenco e contribuire semplicemente col siglare apportando la propria firma al presente decalogo lasciando un recapito per le comunicazioni, preferibilmente fax o e-mail, si può aderire a ZEC anche per seguire gli incontri, i seminari e i convegni sui temi della mobilità ecocompatibile, oppure si aderisce semplicemente per portare suggerimenti e soluzioni, l'adesione a ZEC è gratuita e non comporta nessuna spesa economica e nessun tipo di responsabilità economica o giuridica, ma si può aderire, se lo si ritiene opportuno, anche versando un contributo.
Obiettivi, anche voi potete aggiungere il vostro segnalandocelo: incentivare l'utilizzo dei veicoli elettrici; acquisizione di veicoli elettrici da parte degli enti pubblici e privati e amministrazioni; creazione di provvedimenti, delibere, ordinanze, leggi e normative pro-veicoli elettrici; disincentivare l'utilizzo di veicoli inquinanti rumorosi e fumosi (senza discriminare tra più o meno inquinanti); allontanamento progressivo dal centro cittadino di veicoli inquinanti e utilizzo esclusivo di v.e. in ZTL; incentivare la nascita di imprese per creare posti di lavoro su mobilità elettrica per: trasporto merci, trasporti pubblici, R & S, produzione, noleggio, car sharing elettrico; incentivi per lo start up di imprese che utilizzino e/o producano veicoli elettrici o componenti per v.e., ecc.; parcheggi gratuiti; diffusione di colonnine di ricarica sul territorio; agevolazioni per la realizzazione delle infrastrutture di ricarica nei principali centri urbani, sia all'interno di edifici pubblici che privati; obbligo di riconvertire il 100% delle flotte 'endotermiche' della Pubblica Amministrazione con veicoli elettrici o ibridi; pubblici; innovazione tecnologica; creazione di posti di lavoro; informazione con la messa a disposizione, da parte dei Comuni, di loro canali col promuovere dimostrazioni di veicoli e infrastrutture pubbliche di ricarica.
ADERISCO a Zero Emission Community - ZEC senza impegno economico e senza nessun tipo di responsabilità e sono d'accordo e condivido ciò che è trascritto di sopra .

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domenica 22 aprile 2012

L'ansia (curabile) dell'auto elettrica

Superare il blocco psicologico che attanaglia qualcuno quando pensa all'auto elettrica.
Tre video per tre motivi ansiogeni.

Teme la sua silenziosità.




Provoca preoccupazione l'assenza della marmitta.




Ma soprattutto ... la scossa!!!!



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sabato 21 aprile 2012

Una batteria da 800 chilometri

cliccare per ingrandire
Qualche settimana fa avevamo parlato delle batterie con un grande, promettente futuro, le metallo-aria con le varianti riconoscibili dal metallo preso come base di progetto. Abbiamo visto le zinco-aria, e successivamente delle litio-aria. Queste ultime sembrano avere le caratteristiche ideali per essere utilizzate nel settore delle auto elettriche, caratteristiche  tanto interessanti da essere messe allo stesso livello di densità di energia dei carburanti liquidi utilizzati per il motore termico. Così deve avere pensato anche la IBM quando si è alleata (ne dà conferma in un comunicato stampa di ieri 20 Aprile) con i giganti della chimica internazionale, la Asahi Kasei e la Central Glass, per sviluppare insieme una batteria a Litio-Aria.  



L'idea è quella di sviluppare una batteria per le auto in grado di fornire energia sufficiente per percorrere a 800 km prima di avere bisogno di una ricarica. La tecnologia consiste nell'avere l'anodo di litio che si combina con l'ossigeno dell'atmosfera grazie al catodo 'aria'. Quando questo accade, viene rilasciata energia elettrica. La batteria ricaricata rilascerà l'ossigeno di nuovo in atmosfera, liberando l'anodo per ricominciare il ciclo. Il vantaggio principale della nuova batteria è quello di avere fino a dieci volte l'energia delle batterie al litio esistenti oggi. La giapponese Asahi Kasei avrà il compito di produrre le membrane di separazione avendo già esperienza nel settore in quanto già le produce per le batterie litio-ioni di oggi. La Central Glass, pure essa giapponese, si interesserà a realizzare gli elettroliti per batterie litio-ioni e sta contribuendo "una nuova classe di elettroliti e di additivi ad alte prestazioni" per le batterie al litio-aria. L'operazione dovrà portare alla commercializzazione di prodotti sempre più raffinati nel periodo dal 2020  al 2030.

Un video esplicativo di cosa è e come funziona la batteria.



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venerdì 20 aprile 2012

The end. La repentina morte del nucleare giapponese?

Dopo 40 anni il Giappone non avrà un watt prodotto dai reattori nucleari. Questo accadrà il 5 Maggio prossimo. Si dovrà fare a meno del 30% dell'energia prodotta dall'atomo e questa prospettiva non mette di buon umore il governo e l'industria. Ma non c'è niente da fare, il sindaco di Oi non ha dato l'assenso per la riattivazione della centrale nucleare situata nel proprio territorio spalleggiato dalla popolazione timorosa della ripresa di un'attività tanto pericolosa, non si fidano delle aziende elettriche proprietarie delle centrali ed esigono che il governo si impegni a controllare e trovare alternative. 54 centrali spente, alcune in attesa di riprendere la produzione altre in attesa di poter essere smantellate progressivamente. Fukushima.
Fukushima è l'emblema della pericolosa convivenza con una centrale nucleare. 
La Tepco proprietaria della centrale n. 1 in questi giorni si trova alle prese con un enigma da cui non riesce a tirar fuori le gambe. Il robot cerca la falla nel vessel di contenimento da cui spariscono 200 tonnellate di acqua iniettate per mantenere la temperatura del combustibile sotto la soglia di sicurezza. Niente. L'acqua fugge via. L'acqua contaminata da materiali radioattivi scorre via per scomparire chissà dove.

Ma i guai non finiscono qui, infatti  perdite sono state rilevate anche nel reattore n. 3.

Quanto sia subdolo il nucleare lo vediamo facendo un salto oltre oceano. Per via terra raggiungiamo uno stato quasi in prossimità delle coste nell'altro oceano, l'Atlantico, a Filadelfia, Pennsylvania. Leggiamo un breve articolo del 19 Aprile, ieri, su The Republic  giornale online di Columbus città dell'Indiana,confinante con la  Pennsylvania:  Electrical malfunction forces shutdown of 1 reactor at suburban Philadelphia nuclear plant . Una grana anche da quelle parti per un reattore nucleare, il n.1, che è stato momentaneamente spento. Lo sarà fino al momento in cui sarà riparato, capita la causa.del malfunzionamento.  Già, succede anche questo, non si conosce la ragione per cui non funzionano i sistemi di raffreddamento e senza sistemi di raffreddamento si provoca un disastro simile a Three Miles Island, Fukushima, Cernobyl. I funzionari dicono che l'unità non sarà messa di nuovo in servizio fino a quando non si capirà cosa sia andato storto, dopo avere effettuato le riparazioni e testato il sistema. Invece la seconda unità, il reattore n.2 della centrale funziona a piena potenza.
L'impianto è a circa 20 km a nord ovest di Filadelfia, l'unità n.1 è stato attivato nel Febraio del 1986 mente l'unità 2:nel January del 199. Saranno spente rispettivamente nel 2024 e 2029.

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giovedì 19 aprile 2012

Tra la Toyota Auto Body e la moto Sora

Toyota Auto Body Co. ha annunciato il lancio di un veicolo monoposto elettrico che ha una velocità massima di circa 60 chilometri all'ora: Esso  sarà disponibile in due versioni, uno per uso 'domestico' e l'altro per i servizi di consegna posta o piccoli pacchetti.  Il produttore spera che molti della crescente popolazione di anziani in Giappone, Stati Uniti e l'Europa si decidano ad acquistare il nuovo veicolo, ma ritiene che potrà essere utilizzato anche nelle fabbriche per gli spostamenti dei lavoratori. Il prezzo? La vettura sarà commercializzata a partire dal mese di luglio (forse) a circa 600.000 yen (5.650 euro circa). Una ricarica completa ad una presa di corrente domestica avrà un costo di circa 80 yen (0,75 euro), in 5 ore, per un costo chilometrico stimato di 1,5 yen (0.014 euro)


Della moto elettrica Sora colpiscono due cose: il prezzo e le performace. 300 chilometri di percorrenza per ogni singola ricarica delle batterie ad alta densità, un potente motore elettrico che permette di passare da 0 a 200 km/ h senza usare la frizione, lo chassis in alluminio, peso 240 kg, un motore trifase raffreddato a liquido. Le batterie sono a litio polimeri  di 12 kWh  con sistema integrato di gestione della batteria, caricabatterie di bordo,  con controllo di potenza compatibile  J1772. La frenata di tipo rigenerativa, 3 modalità di controllo:  prestazionale, eco, range di sicurezza.
Il tutto è veramente fantastico. Il prezzo? A tale riguardo il sito web non è chiaro, ma cercando in giro si trova una cifra di acquisto all'incirca di 44.000 dollari o 46 mila o 42.399 dollari canadesi, quindi tra i 33,6 mila, 35,2 mila e 32,7 mila.

Mi appassiona molto vedere l'incapacità di fare qualsiasi cosa da parte di coloro che, qui in Italia, parlano astrattamente di innovazione, sviluppo, crescita, e non fanno un tubo per agire. Politici, tecnici, imprenditori! Se ci siete battete un colpo.
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mercoledì 18 aprile 2012

Due importanti ricerche e applicazioni per i veicoli elettrici

Una ricerca in atto da parte di un team di ricercatori provenienti dagli Stati Uniti e Cina,  tra cui ricercatori della Penn State University, la University of New Mexico, SUNY Binghamton, General Motors Technical Center, Università di Wuhan (Cina), e la Pacific Northwest National Laboratory,  ha permesso lo sviluppo di un materiale composito di polimeri e grafene (qui, qui) che avrebbe delle straordinarie potenzialità nella fase di carica/scarica, si parla di 100C, almeno per le celle attualmente sperimentate di 100 mAh /g,. Materiale adatto per le batterie agli ioni di litio. Teoricamente sono in grado di ricaricarsi in pochi secondi, in pratica si ricaricano in 16 secondi. Detto questo non resta che aspettare la maturazione del prodotto e il suo miglioramento (225 mAh/g è il top della densità di energia teorica, 177 quella possibile) per essere applicabile sui veicoli elettrici, aumentando la capacità delle singole celle alle dimensioni ottimali anche se alla fine andrà a scapito dei tempi di ricarica e del peso. Tempi di ricarica sotto i 10 o i 5 minuti sarebbero del tutto accettabili, più che congrui.
I polimeri elettroattivi sono una nuova generazione di  materiali catodici  "verdi" per batterie al litio ricaricabili. Lo sviluppo di materiali nanocompositi combinando grafene con due promettenti materiali catodici polimerici, poli(anthraquinonyl) solfuro e poliammide, per migliorare le loro performance. I materiali nanocompositi polimero-grafene sono stati sintetizzati tramite un semplice polimerizzazione in situ in presenza di fogli di grafene. I fogli di grafene altamente dispersi nel nanocomposito  migliora  drasticamente  la conducibilità elettronica e permette all'attività elettrochimica del catodo polimero di essere utilizzata in modo efficiente. Ciò consente ultraveloci cicli di carica / scarica grazie al materiale composito in grado di fornire più di 100 mAh / g entro pochi secondi.

Altra ricerca che però in questo caso è sulla soglia della produzione è il motore sincrono a magneti permanenti da 11 kW di potenza, studiato dalla Hitachi, che non ha bisogno delle terre rare (neodimio e disprosio) per avere un'alta efficienza, 93%. Ricordiamo tutti il problema costituito dal contingentamento delle terre rare messo in atto recentemente dalla Cina e la conseguente azione dei giapponesi per controbattere la scarsità delle terre rare incrementando gli investimenti sulla ricerca per velocizzare la transizione. I lamierini magnetizzati statorici utilizzati nel motore sono di materiale di ferro amorfo che hanno il 10% in meno di perdite dei tradizionali lamierini convenzionali elettromagnetici di acciaio. 

L'azienda ha stabilito che il 2014 sarà l'anno d'inizio per la commercializzazione del motore per le applicazioni industriali.
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martedì 17 aprile 2012

L'effetto negativo (deleterio) delle auto a metano sul riscaldamento globale

A corollario di quanto evidenziato nei post uno e due dei giorni scorsi, aggiungo un altro report che conferma le conclusioni viste nel precedente documento ovvero che l'applicazione del gas naturale (metano) per la trazione stradale forza  e rende più rapidi gli effetti del riscaldamento globale del nostro pianeta.

Questo studio (Greater focus needed on methane leakage from natural gas infrastructure di Ramón A. Alvareza,1, Stephen W. Pacalab,1, James J. Winebrakec, William L. Chameidesd, and Steven P. Hamburge) che è la conferma dell'azione negativa da parte dei mezzi stradali qualora venissero convertiti da benzina o gasolio a gas naturale  viene dal PNAS Proceedings of the National Academy of Sciences. Cosa si afferma?

L'effetto traumatico che ricadrebbe sul pianeta potrebbe avere effetti negativi per svariati decenni, dagli 80 ai 280 anni, qualora venisse messo in pratica la sostituzione dei carburanti nei veicoli stradali, prima di vederne un effetto positivo lontano nel tempo. Per essere ancora più precisi, a causa della dispersione del metano dalle infrastrutture di gas naturale, il passaggio ai veicoli a gas naturale da veicoli a benzina o diesel potrebbe portare un maggiore forcing radiativo del clima, cioè, un aumento di riscaldamento per 80 o 280 anni, rispettivamente, prima di iniziare a produrre benefici. Quando si otterrebbero  benefici? I veicoli a gas naturale potrebbero essere in grado di produrre benefici per il clima a tutti i livelli se le perdite di CH4  well-to-wheels (dal pozzo alle ruote) fossero irreggimentate ad un livello del 45-70% inferiori alle stime attuali, anche se, purtroppo, tali analisi sono indebolite dalla scarsità di dati empirici riguardanti le effettive emissioni di CH4 attraverso la rete di fornitura di gas naturale (perdite CH4). In aggiunta, come aggravante, la US Environmental Protection Agency (EPA) ha recentemente raddoppiato la sua precedente stima di perdite di CH4 dai sistemi di gas naturale. 

Ergo 1, la situazione reale potrebbe essere anche peggiore di quella ipotizzata.
Ergo 2, i  politici, prima di prendere delle decisioni azzardate e incongruenti con obiettivi e false soluzioni ben  peggiori rispetto allo stato attuale dovrebbero analizzare attentamente la questione e non buttarsi a capofitto su scelte inopportune. Aggiungo, sia i politici che l'industria automotive.

Allora se diamo per buona le analisi esposte in questo post e nei due precedenti (uno, due) conviene immediatamente cambiare paradigma e fissarsi su una unica soluzione finale a breve, medio e lungo termine: i veicoli elettrici.

Per finire ricordo qui le parole nel post di Ugo Bardi Idrati di Metano: la prossima bomba mediatica nel dibattito sul cambiamento climatico. sul Blog Effetto Cassandra : "Come gas serra, il metano è più potente dell'anidride carbonica, ma c'è una differenza molto più importante fra i due gas. Le emissioni di biossido di carbonio sono qualcosa che creiamo e che possiamo controllare, almeno in linea di principio. Se smettiamo di bruciare combustibili fossili smettiamo di generare CO2. Ma con il metano è un'altra cosa. Non abbiamo nessun controllo diretto sulle enormi quantità di metano sepolte nel ghiaccio del permafrost e nel fondo degli oceani sotto forma di “idrati” e “clatrati”". Ovvero, e con questo concludo,  se aggiungiamo al riscaldamento globale, causato dalle attività umane con il CO2, l'azione nefasta del metano da trazione per 80 / 280 anni non solo inneschiamo la bomba climatica ma la facciamo esplodere in tempi più rapidi .


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lunedì 16 aprile 2012

Ritornano i furgoni elettrici nella ZTL di Firenze senza limiti di orario

Alla fine del post dell'altro giorno si accennava al ricorso al TAR da parte di un corriere con conseguente sentenza a suo favore. A quanto sembra l'Amministrazione ha immediatamente provveduto a sanare la  situazione, come abbiamo constatato nel sito web nel quale il Comune pubblica i provvedimenti relativi alla mobilità.
Con il Disciplinare ZTL_aggiornamento del 06-04-2012:
a Pag. 28
Scheda 3.2 Trasporto cose (professionale)* (*modificata con ordinanza 2011/M/09321 del 01/12/2011 e ordinanza 2012/M/02426 del 06/04/2012) 
Soggetti: Società iscritte all'albo degli autotrasportatori per conto terzi o che effettuano trasporto di cose in contro proprio (legge n. 298/1974).
....Sia per le autorizzazioni continuative che per quelle occasionali, la circolazione in ZTL è consentita:
· fino alle ore 9,00 per i veicoli con massa p.c. fino a 35 q.li;
· fino alle 8,30 per i veicoli con massa p.c. superiore a 35 q.li.

In deroga, i mezzi adibiti al trasporto di medicinali o di altro materiale farmaceutico e i veicoli a trazione elettrica potranno circolare senza limitazioni orarie. Stesse condizioni valgono anche per i veicoli bimodali (con motori elettrici e termici) purché durante il transito in ZTL utilizzino esclusivamente la trazione elettrica.

Quindi questo aggiornamento datato 6/04/2012 del  Disciplinare ZTL rappresenta una sterzata di 180°,  una conversione a U, dovuta alla sentenza del TAR poiché, solo poche settimane, su interrogazione n. 1011/2012  del Consigliere comunale Tommaso Grassi che aveva come oggetto "mezzi elettrici nelle aree pedonalizzate dopo le ore 9,00" il Comune rispondeva così il 27/02/2012:
Si riferisce quanto segue:
Al momento non si prevedono modifiche sulla disciplina delle aree pedonalizzate, che è improntata alla piena fruibilità di dette aree da parte dei pedoni al di fuori dei normali orari di consegna merci.



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Per quanto riguarda la risposta all' interrogazione n. 1004/2011mezzi bimodali con motore termico ed elettrico per consegna merci”, il Comune rispondeva il 16/01/2012:
 In relazione all'interrogazione in oggetto si riferisce quanto segue:
Al momento l'Amministrazione Comunale ha inteso incentivare l'utilizzo dei mezzi a propulsione esclusivamente elettrica in quanto essi garantiscono la totale assenza di emissioni, a differenza dei mezzi ibridi che sono dotati anche di motore termico e per i quali quindi si dovrebbe mettere in atto uno specifico controllo difficilmente ipotizzabile.

 
Inoltre, nello stesso documento, Disciplinare ZTL, vi sono contemplate altre normative per i veicoli elettrici.
A Pag. 17, transito e sosta:
... 18 - Veicoli a trazione elettrica
1. Sono autorizzati al transito su tutti i settori, mediante inserimento in “Lista bianca permanente”, i
veicoli a 3 e 4 ruote con trazione esclusivamente elettrica immatricolati per il trasporto persone, fatto salvo quanto previsto al punto 26. (26 - Limitazioni al rilascio di autorizzazioni per veicoli ingombranti 1. Rimane in vigore quanto previsto con ordinanza n. 2004/M/09189 relativamente alle restrizioni ed alle deroghe per il rilascio ai veicoli ingombranti delle autorizzazioni al transito in ZTL.)
2. La sosta è consentita anche negli spazi dei residenti, con esposizione di copia del libretto di circolazione per l'identificazione della modalità di alimentazione del veicolo.

A Pag.30:
Scheda 3.4 –Artigiani e riparazioni d'urgenza*
Soggetti: Titolari di imprese che effettuano interventi urgenti di manutenzione, riparazione, installazione e/o costruzione all'interno del perimetro della ZTL, per lo svolgimento dei quali è necessario l'utilizzo di veicoli.
... In caso di utilizzo di veicoli totalmente elettrici l'autorizzazione potrà essere costituita da telepass abbinato a contrassegno con validità annuale. .. Telepass per veicoli totalmente elettrici (Acquisto € 48, Interoperabilità € 4/anno). Canone di servizio per veicoli totalmente elettrici (€ 65/anno).

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domenica 15 aprile 2012

Le rinnovabili nella produzione di energia elettrica a Marzo 2012


Nel post di ieri riportavo il comunicato stampa di Terna riguardo i consumi nazionali del mese di Marzo di quest'anno aggiungendo un paio di grafici per avere una visione d'insieme e la progressione degli ultimi anni. Completo oggi la visione d'insieme e la progressione aggiungendo qualche altro grafico concentrato sulla produzione delle rinnovabili.

In dettaglio, la produzione nazionale totale netta (23,0 miliardi di kWh) è diminuita dell'8% rispetto a Marzo 2011, ma sono cresciute, per fortuna, alcune rinnovabili.

Produzione netta
Sono in crescita le fonti di produzione:
- eolica (+14,9 %) e
- fotovoltaica (+327,5%).
In flessione le fonti:
- idroelettrica (-33,9%) e
- geotermoelettrica (-3,1%)
in aggiunta indichiamo anche la minor produzione  termoelettrica (-11,8), senza soffermarci.

Vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati Terna.

La produzione di energia dalle rinnovabili .

Il grafico con le sole 'rinnovabili'.

Da notare ancora la costante produzione di energia elettrica fotovoltaica, che ha ottenuto un ragguardevole incremento nei confronti dello stesso mese dell'anno precedente +327,5% e l'eolica +14,9 %. Una leggerissima crescita anche per la geotermica con +0,5.

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Nel grafico sottostante vediamo la sommatoria della produzione di energia geotermica, eolica e fotovoltaica in crescita pressoché costante di mese in mese mentre l'energia idroelettrica mostra una forte sofferenza. Il problema idroelettrico è causato dalla siccità che colpisce molte regioni italiane e quindi lo svuotamento dei bacini idroelettrici? Sofferenza che si ripercuote anche nella produzione geotermica?

Cliccare sul grafico per ingrandire


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sabato 14 aprile 2012

Consumi di energia elettrica in Italia: - 5,2 a Marzo

Nel mese di marzo 2012 l'energia elettrica richiesta in Italia, 27,4 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 5,2% rispetto a marzo dello scorso anno.
Depurata dagli effetti di calendario e temperatura, la variazione della domanda elettrica di marzo 2012 diventa -4,9%. A parità di giornate lavorative (22) si è avuta una temperatura media superiore di pochi decimi di grado centigrado rispetto a marzo 2011.
I 27,4 miliardi di kWh richiesti nel mese di marzo 2012 sono distribuiti per il 47,1% al Nord, per il 28,7% al Centro e per il 24,2% al Sud.
A livello territoriale, la variazione della domanda si è articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale: -5,4% al Nord e -4,8% sia al Centro che al Sud.
Nel mese di marzo 2012 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per un 83,2% con produzione nazionale e per la quota restante (16,8%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero.
In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,0 miliardi di kWh) è diminuita dell’8,0% rispetto a marzo 2011.

Sono in crescita le fonti di produzione eolica (+14,9%) e fotovoltaica (+327,5%).

In flessione le fonti idroelettrica (-33,7%), termica (-11,8%) e geotermoelettrica (-3,1%).

Nel primo trimestre del 2012 la domanda di energia elettrica è risultata in calo dell’1,9% rispetto ai valori del primo trimestre del 2011; a parità di calendario il valore è -3,3%.
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di marzo 2012 rispetto al mese precedente è risultata pari a -4,4%. Il primo trimestre 2012 risulta in crescita, seppur molto debole (+0,3%), rispetto all'ultimo trimestre del 2011. Il profilo del trend si mantiene stazionario.

Comunicato Stampa Terna Roma, 10 aprile 2012


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Qui di seguito un nostro grafico che riassume l'andamento dei consumi elettrici mensili italiani a partire dal gennaio 2006.

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Un altro grafico che raggruppa i consumi per anno solare.


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Prossimamente vedremo i grafici relativi all'evoluzione della produzione di energia elettrica da rinnovabili.
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venerdì 13 aprile 2012

I consumi petroliferi italiani nel mese di Marzo 2012: - 10,7 %

Prosegue il crollo dei consumi petroliferi italiani che nel mese di marzo 2012 sono ammontati a circa 5,4 milioni di tonnellate, con una nuova diminuzione del 10,7% (- 645.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2011.
I prodotti autotrazione, a parità di giorni di consegna, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo pari al 9,5% (-75.000 tonnellate) rispetto a marzo 2011, mentre il gasolio autotrazione dell’8,4% (-186.000 tonnellate).
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di marzo è così risultata pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di tonnellate di benzina e 2 di gasolio autotrazione, con un decremento dell’8,7% (-261.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2011.

Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono diminuite del 26,7% con quelle diesel che hanno rappresentato il 56,2% del totale (era il 55,8% nel marzo 2011).

Nei primi tre mesi del 2012, i consumi sono stati pari a circa 15,9 milioni di tonnellate, con un calo del 9% (-1.562.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2011.
La benzina nel periodo considerato ha mostrato una flessione del 9,8% (-215.000 tonnellate), il gasolio del 9,1% (-552.000 tonnellate).
Nel periodo considerato la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), evidenzia un regresso del 9,3% (-767.000 tonnellate).

Nel primo trimestre dell’anno, le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in diminuzione del 21%, con quelle diesel a coprire il 55,7% del totale (era il 55,4 nei primi tre mesi del 2011).

 Roma, 12 aprile 2012 –  Comunicato stampa Unione Petrolifera

Questo mese, nel comunicato stampa non si fa riferimento al consumo del GPL per autotrazione, quindi aggiungo io il dato emesso nel sito del Ministero dei Trasporti che sono ammoantai a 112.000 tonnellate ovvero - 23% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

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I nostri grafici


Con i dati dei mesi precedenti ecco di seguito i nostri grafici a partire dal gennaio 2006.
Raggruppati per anno
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Mesi in sequenza dal gennaio 2006
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Aggiungiamo i consumo di carburanti per autotrazione

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