Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


sabato 16 marzo 2013

Si fermano i veicoli da lavoro - 31,7% , si torna al 1990

 Il titolo del post  è quello del comunicato stampa dell' UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), desolato e crudo, senza speranza, accentuato dal sottotitolo:
Un'altra pesante flessione a febbraio (-31,7%)

Ulteriore pesante calo del mercato dei veicoli commerciali che in febbraio registra la sua diciottesima flessione consecutiva. Nel mese, secondo le stime elaborate dal Centro Studi UNRAE, sono stati immatricolati 7.780 veicoli (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5t), in flessione del 31,7% rispetto agli 11.384 del febbraio 2012, mese che aveva già registrato una riduzione del 28,6%. In soli due anni il mercato si è ridotto di più della metà, portandosi ad un livello mai raggiunto dal 1990, cioè da quando sono disponibili dati ufficiali.

I risultati del primo bimestre indicano un calo del 28,8% e 15.909 veicoli venduti, rispetto ai 22.354 del gennaio-febbraio 2012, perdendo così in soli 2 mesi altre 6.500 immatricolazioni.

“Se l’economia è in fase recessiva, il mercato dei veicoli commerciali sta andando anche peggio – ha detto Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia. L’attuale crisi economica e finanziaria si riflette sulle piccole e medie imprese in termini di disponibilità economica, accesso al credito, riduzione dei consumi e minori esigenze di trasporto delle merci. Di conseguenza, le aziende tendono a mantenere più a lungo i propri veicoli con evidenti ripercussioni in termini ambientali, di sicurezza ed efficienza. Il crollo delle vendite degli ultimi anni sta invecchiando il nostro parco circolante: questo potrebbe rivelarsi un potenziale importante se si realizzassero iniziative di stimolo al suo rinnovo. Ma gli interventi di rilancio dell’economia passano per un quadro politico più stabile”.





Ripassiamo i numeri del  crollo:


- Si fermano i veicoli da lavoro - 31,7% , si torna al 1990
- Crolla ancora a Febbraio il consumo di petrolio -8,7% e dei carburanti - 0,7
- Consumo energia elettrica - 8,1%
- Consumo gas -18,3 %
- Immatricolazioni auto - 17,4 %
- Il crollo del traffico autostradale -7,13%
- Anche il fatturato industriale crolla (-6,3)%

la  ripresa ....



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2 commenti:

stefano ha detto...

concordo con l'Unrae quando parla di ripercussioni ambientali..anche in città ormai spopolano veicoli diesel e i rumorosissimi scooter e scuteroni, un vero flagello dal punto di vista dei decibel..
è una situazione -quella della minor vendita di veicoli- che paradossalmente (ma non inaspettatamente) porta ad un peggioramento progressivo di tutti i parametri ambientali (smog e inquinamento acustico); in questa fase sarebbe utile un ragionamento più pragmatico da parte delle persone nel rendere più vivibili le zone dove abitano (elettrico per i brevi spostamenti e trasporto pubblico per il lavoro)..ma è davvero chiedere troppo..

Massimo J. De Carlo ha detto...

non credo che sia 'chiedere troppo' . ci arriveremo presto, ne sono convinto.