Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 30 settembre 2013

Nucleare, il Giappone stacchi la spina

L'ex primo ministro Junichiro Koizumi ha affermato (secondo il quotidiano online Asahi Shimbun) che il Giappone farebbe bene a staccare immediatamente la spina al nucleare prima che sia troppo tardi e il non prendere questa decisione ricadrà nella responsabilità del subentrato Primo Ministro Shinzo Abe, il quale dovrebbero dare prova di leadership nel porre fine alla produzione di energia nucleare.
Koizumi ha ricordato che nella sua visita in Finlandia nel mese di agosto ha visitato il repository di Onkalo, il sito finale, il deposito in strati geologici profondi in cui vengono smaltite le scorie altamente radioattive del combustibile nucleare esaurito, in grado di conservare  le scorie nucleari per 100 mila anni prima che esse siano neutralizzate.
Koizumi ha sottolineato l'importanza di porre fine alla produzione di energia nucleare in Giappone rapidamente alla luce del problema dello smaltimento finale del combustibile esaurito, soprattutto facendo riferimento al volume generato dai 50 reattori del Giappone, rispetto ai quattro della Finlandia.



Il deposito in strati geologici profondi di Onkalo è attualmente in costruzione presso la centrale nucleare di Olkiluoto sulla costa occidentale della Finlandia a seguito della legge finlandese sull'energia nucleare, modificata nel 1994,  per stabilire che tutti i rifiuti nucleari prodotti in Finlandia devono essere smaltiti in Finlandia.  Olkiluoto è stato scelto nel 2000 come uno dei siti di stoccaggio sotterraneo a lungo termine. L'impianto, denominato "Onkalo" (che significa "grotta" o "cavità") è ricavato scavando nel granito, per una profondità di poco più mezzo chilometro (520 metri). L'immagine mostra la realizzazione del tunnel nella prima fase del progetto, 437 metri sotto il livello del suolo. Al termine dello scavo delle rampe di accesso saranno realizzati tunnel in orizzontale (2015) per seppellire il combustibile nucleare (2020)

L'allarme di  Koizumi è più che giustificato. Il Giappone ha 54 reattori nucleari, una quantità di scorie enorme, un a situazione geologica tra le più pericolose del pianeta, ricordiamo soltanto l'11 marzo del 2011, il terribile terremoto, lo tsunami e il disastro nucleare di Fukushima e l'approssimazione con la quale il Governo giapponese e la TEPCo hanno affrontato le esplosioni dei reattori, la dispersione della radioattività nell'ambiente, il flusso in mare dell'acqua pesantemente contaminata, l'impatto sulla vita marina e le ripercussione sull'uomo... Basta?

MondoElettrico è anche su   

.


domenica 29 settembre 2013

Un'auto elettrica del '29, un 'Peccato sintetico'


Nella foto vediamo Colleen Moore,  un'attrice statunitense, nata nell'agosto 1899 e scomparsa nel gennaio 1988, fotografata nel 1929 durante una pausa delle riprese del film Synthetic Sin  (uscito in Italia col nome L'albergo delle sorprese) con la regia di William A. Seiter.  (1929).

Immagineremmo mai che questa è un'auto elettrica ?



MondoElettrico è anche su   

.


giovedì 26 settembre 2013

Il consumo di petrolio negli USA

Anche negli Stati Uniti non è che se la passino poi tanto bene se guardiamo i consumi di petrolio e carburanti, leggendo il Comunicato dell'American  Petroleom Institute relativo al mese passato, se riteniamo che  i consumi rappresentino un segnale di crescita di una economia.

Le consegne totali di petrolio negli Stati Uniti sono diminuite dello 0,7 % da agosto 2012 a media 19,1 milioni di barili al giorno il mese scorso al più basso livello di agosto degli ultimi 4 anni. L'aumento incredibile nella produzione ha permesso, nonostante la riduzione della domanda interna, agli Stati Uniti di aumentare notevolmente le esportazioni e di ridurre le sue importazioni.

La domanda di benzina è aumentato dello 0,4  %  rispetto al mese precedente, ma è diminuito del 0,9 % da agosto 2012. Le consegne medie di quasi 9,1 milioni di barili al giorno rappresentano il terzo più basso livello di agosto degli ultimi 13 anni.

Nello stesso periodo, la domanda di combustibile residuo è sceso 3,8 % al livello più basso mai registrato agosto e la domanda di carburante è sceso dello 0,3 %, al penultimo posto per il mese in 20 anni.

Gli ingressi lordi in raffineria sono aumentate del 4,2 % rispetto allo scorso anno pari a 16,3 milioni di barili al giorno - il terzo mese consecutivo al di sopra 16,0 milioni di barili al giorno.

Le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati sono aumentate del 2,6 % per cento dal mese di luglio e del 16,1 % da agosto 2012. La media di 3.503 milioni di barili al giorno è stato il più alto livello mai rilevata e agosto solo 42 mila barili al giorno inferiore rispetto al record di tutti i tempi insieme rilevato a giugno.

Gasoline production remained robust last month, dropping 0.8 percent from July but up 1.6 percent from August 2012 to 9.2 million barrels per day – the third highest output for the month on record.

La produzione di benzina è rimasta robusta nel mese scorso, scendendo dello 0,8 % da luglio ma in aumento del 1,6 % da agosto 2012 con 9.200.000 barili al giorno - la terza più alta per il mese considerato.
La produzione di combustibile distillato ha superato i 5,0 milioni di barili al giorno per la seconda volta in assoluto, passando 9,6 % rispetto allo scorso anno a un record di agosto 5.040 milioni di barili al giorno.

Le importazioni di petrolio greggio nel mese di agosto hanno raggiunto il loro livello più basso per il mese in 17 anni, - 6,8 % di poco sopra 8,0 milioni di barili al giorno.

Le importazioni di prodotti petroliferi sono diminuite del 22,2 % rispetto ai livelli di un anno fa a media 1,8 milioni di barili al giorno, il più basso livello agostano n 18 anni.

Il tasso di utilizzo della capacità di raffinazione  91,3 % nel mese di agosto, in calo di 0,5 %.





MondoElettrico è anche su   

.


mercoledì 25 settembre 2013

Il retrofit elettrico made in Germany

Un'auto che ha percorso qualche decina di migliaia di chilometri su strada (o centinaia) con un motore endotermico è destinata ad essere rottamata per varie ragioni dovute alla perduta efficienza del motore o eccessivo inquinamento atmosferico. Rottamare significa perdere, distruggere tutta quell'energia impiegata nella sua realizzazione a scapito di una sana e buona prassi che dovrebbe essere quella del riutilizzo, trasformazione, riutilizzo mediante un parziale rinnovo e adeguamento tecnologico. Gettare ciò che non è riutilizzabile (riciclando i metalli e le plastiche con opportuni trattamenti) e continuare a usufruire di ciò che è utilizzabile costituisce la filosofia del  retrofit elettrico, convertendo in elettrica la 'vecchia' auto con un opportuno kit elettrico di trasformazione. Non significa assiemare un motore, un azionamento elettronico, delle batterie e altri gadget di interfacciamento, bensì proporre un'alternativa tecnologicamente all'avanguardia e affidabile. Si può fare? Si!

Lo abbiamo dimostrato (chi?) facendolo nel lontano 2007 con il cinquino, prendendo un motore elettrico affidabile e le batterie più avanzate tecnologicamente per l'epoca, la batterie a litio polimeri. La storia la conoscete, immagino, altrimenti la potrete (ri)leggere nei vecchi posti su MondoElettrico. Da allora l'associazione del retrofit (Eurozev) ha diffuso l'idea e aperto la strada legislativa per facilitare l'applicazione in Italia, tanto è vero che si sono viste sempre più appassionati seguire l'esempio con sbocchi anche a livello industriale con l'azienda italiana che ha realizzato un vero e proprio kit di conversione della Smart Fortwo.
Sembra che l'idea piaccia anche in Germania se è vero (e lo è) quanto abbiamo letto un paio di giorni fa  in una rivista tedesca (da dove provengono le foto del modello VW) specializzata nella diffusione di notizie e informazioni sull'automotive.  La traduzione, sia pure con il traduttore automatico online, rende bene l'idea di quelle che sono le caratteristiche del kit. "Per promuovere questo progetto le aziende tedesche hanno deciso di installare il kit su un Volkswagen Maggiolino del 1997. Il tradizionale propulsore boxer è stato rimosso in favore di un motore elettrico capace di erogare una potenza pari a 35 cavalli. Inoltre è doveroso sottolineare che i 149 Nm di coppia massima non sono disponibili fin da subito bensì vengono erogati gradualmente. Con gli 80 chili delle batterie il peso complessivo del Volkswagen Maggiolino, che per l'occasione sfoggia una vivace livrea verde-bianca, sale a quota 850 Kg. La velocità massima è di 105 km/h mentre l'autonomia è di 120 km."


La disposizione del pacco batteria.


...e la storia del retrofit continua.



MondoElettrico è anche su   

.


martedì 24 settembre 2013

Decarbonizzare i trasporti, la Scozia sceglie i veicoli elettrici

Keith Brow, Transport Minister britannico, ha detto che di essere molto felice di annunciare il programma Switched on Scotland, che è il risultato di un forte approccio di partenariato per raggiungere gli ambiziosi obiettivi capaci di fronteggiare i cambiamenti climatici, in grado di contribuire inoltre a migliorare la qualità dell'aria a livello locale, con un conseguente miglioramento della salute pubblica e, infine, vitalizzare l'economia della Scozia attraverso le opportunità che si offrono per l' industria collegato alle tecnologie verdi e il settore delle energie rinnovabili.

Sostanzialmente la Scozia ha messo in atto un piano per attivare una rivoluzione basata sui veicoli elettrici al fine di prendere il meglio nei trasporti per sfruttare appieno l' energia elettrica pulita.  Switched on Scotland prevede uno stanziamento di 14 milioni di sterline (16.6 milioni di euro) anche se il piano comprende o completa anche altri programmini come quello britannico di incentivare  l'acquisto di auto elettriche (5 mila sterline per ogni v.e.) e la realizzazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici, oltre a facilitazioni accessorie come gli sconti del 50% per i traghetti, il bollo zero, ecc..
Come già detto, il piano offre la possibilità di allontanarsi dalla dipendenza dai combustibili fossili per il trasporto con le azioni in esso contenute contribuendo a fornire gli obiettivi prefissati dalla Scozia in materia di energia e i cambiamenti climatici, rendere le città meno inquinate e offrire uno supporto per l'industria attraverso lo sviluppo economico e la R & S a sostegno dei mercati delle tecnologie pulite.
Il comunicato stampa emesso per l'occasione fa rilevare che i proprietari di veicoli elettrici attualmente non pagano tassa di circolazione e che la gestione dei VE è più economica per i possessori. I consumi contenuti ed economici permettono di spendere solo 2/3 di penny per un miglio per alimentare una macchina elettrica rispetto ai 16 penny  che occorrono ai possessori di un'auto media a combustibile fossile. Aldilà del valore del penny al cambio è importante sottolineare che il risparmio è considerevole con un rapporto di 1/24. Inoltre le famiglie scozzesi che acquistano un veicolo elettrico hanno il valore aggiunto di un rimborso del 100% per un punto di ricarica in casa.
  
Noticina piccola piccola in fondo. Avete mai sentito parlare di cambiamenti climatici in  Italia, soluzioni, piani ecc.? ........................................................................



MondoElettrico è anche su   

.


lunedì 23 settembre 2013

Sì, in realtà, si tratta di una guerra sul carbone

Il titolo dell'artico su bloomberg.com è esplicito: "Sì, in realtà, si tratta di una guerra sul carbone". In che senso? Ce lo spiega l'articolo dichiarando apertamente che la produzione di energia dal carbone è in declino negli Stati Uniti, non a causa di regolamenti che riguardano l'ambiente e quindi i cambiamenti climatici, ma a causa del puro capitalismo, del libero mercato.

Negli ultimi anni circa il presidente Barack Obama sta conducendo una guerra al carbone, accusano negli stati carbone-ricchi come Wyoming, West Virginia e Kentucky, con normative che limitino le emissioni di anidride carbonica, il gas serra più importante. Realtà più che evidente 'ad occhio' con il grafico sopra che mostra come il carbone emetta il doppio di CO2 rispetto al gas e infinitamente più alta dell'energia solare (sic), eolica e geotermica. Aggiunge l'articolo che alcuni scettici obietteranno  che le emissioni vengono rilasciate nella produzione di pannelli solari e turbine eoliche, ma a causa dell'energia prodotta dal carbone.

La verità è che la generazione del carbone è in declino negli Stati Uniti, non a causa di regolamenti che vogliono combattere il cambiamento climatico, ma a causa del puro capitalismo del libero mercato. I progressi nella fratturazione idraulica, o fracking, hanno semplicemente reso molto più economico di produrre elettricità da gas naturale che dal carbone. (Qui ci sarebbe da fare tutto un discorso sulla disgraziata tecnologia del fracking ma vogliamo lasciare lo spazio solo all'articolo, ndrME). Anche le  nuove normative sulle tecnologie applicate alla cattura del carbonio   in materia di produzione di energia elettrica sono molto  costose, troppo.
La differenza tra una guerra sul carbone e una guerra al carbonio è, in questo caso, in gran parte una sottigliezza semantica.




MondoElettrico è anche su   

.


domenica 22 settembre 2013

Il tempo in cui la Iso elettrica filava

Il signore che vedette ritratto nella foto da me scattata nel lontanissimo 1998 al Padiglione Cavaniglia della Fortezza da Basso a Firenze è Mr John Prescott  l'allora  Minsitro britannico del Department of the Environment, Transport and the Regions  che aveva un ruolo similare anche all'interno della UE (se non ricordo male).

Si svolgeva in quel periodo una delle prime mostre dedicate alla "mobilità sostenibile", come si diceva allora (anche  adesso?), e, con l'azienda con a quale collaboravo in quel tempo anche nel settore dell'automazione industriale, si decise di esporre la Iso Isigò fresca di retrofit elettrico. Nata dalla  Iso Rivolta, disegnata da Zagato,  come quadriciclo alimentata da un piccolo motore diesel Lombardini di 505 cc aveva un aspetto gradevole e sportivo, una jeeppina, per giovani e per la stagione estiva. La trasformazione in vettura elettrica fu per 'noi' semplice e veloce, adottando un motore 48V a corrente continua con relativo azionamento e 4 batterie Optima, velocità limitata a 45 km/h come da codice stradale. Niente a che vedere con l'alta tecnologia che applicammo per il go-kart elettrico grazie al quale vincemmo il campionato mondiale dei veicoli elettrici nel 1999 (o 2000?), con motori elettrici controllati da inverter 380V e batterie NiZn, le stesse utilizzate dagli aerei Tupolev e navicelle spaziali russo/americane.  La omologammo subito dopo e mi ricordo che era piacevolissima da guidare per le strade di Firenze, godendomela nel mese in cui mi fu affidata per il 'collaudo'. Un grande divertimento girare nel centro cittadino dove la percorrenza era proibita ai mezzi endotermici, passibili di multa. Mostrare il libretto di circolazione ai vigili urbani fiorentini era uno spasso. Qualche discussione all'inizio, ma era sufficiente mostrare la delibera comunale che permetteva il transito a tutti i veicoli elettrici e via senza multa e qualche complimento da parte dei vigili: " Ce ne fossero tante..." diceva qualcuno.

Non entrò in produzione per mancanza di 'mercato', i numeri sufficienti per stare in piedi. Poco dopo fece la stessa fine anche il 'nostro' scooter elettrico, il mitico Cip 025,  il primo scooter elettrico italiano (1997), per lo stesso identico motivo, i numeri bassi, anche se ne furono venduti alcune centinaia di esemplari. Devo dire con un certo rimpianto e orgoglio che alcuni scooter CIP 025 li vedo ancora girare per Firenze a distanza di 10 o 12 anni.



MondoElettrico è anche su   

.


venerdì 20 settembre 2013

I veicoli elettrici in Cina e i nuovi incentivi con l'obiettivo di 5 M di auto su strada entro il 2020

La Cina è apparentemente  in ritardo  con l'obiettivo fissato dal governo centrale di mettere su strada 500.000 auto ibride ed elettriche entro il 2015 e di 5.000.000 entro il 2020, ma non getta la spugna consapevole del fatto che per ridurre l'inquinamento atmosferico bisogna includere dall'utilizzo di veicoli elettrici in sostituzione delle auto con motore termico che sono una grande fonte di microparticolato, sotto i 2,5 micron, per un buon 30%.
Per questo il governo riattiva aiuti economici con sovvenzioni per i veicoli ad energia pulita come le auto elettriche limitandoli per le auto ibride a doppia alimentazione. Il governo centrale contribuirà con 60.000 yuan (7.200 euro) per l'acquisto di auto completamente elettriche e fino a 500.000 yuan (60.300 euro) per i bus elettrici per contenere i prezzi dei modelli alimentati a batteria, agendo al contempo per ovviare alla notevole carenza attuale di un sufficiente numero stazioni di ricarica diffuse sul territorio.
Il vecchio programma di incentivi concessi per l'acquisto di veicoli elettrici, scaduto alla fine dello scorso anno, ha permesso l'immatricolazione di solo 11.375 auto elettriche a fronte di 27.800 unità in circolazione. Cifre irrisorie considerando sia il potenziale mercato interno di veicoli elettrici che quello globale che ha visto toccare la soglia di 19,3 milioni di auto ad energia elettrica alla fine dello scorso anno.
Nell'ambito del nuovo programma, il governo centrale si concentrerà sulla promozione dell'uso dei veicoli elettrici in particolare in tre regioni intono a Pechino, Shanghai e Guangzhou con sussidi attivi fino al 2015.
Il governo centrale ha anche fissato obiettivi per le autorità locali e per le  aziende pubbliche suggerendo di avere all'interno delle loro flotte almeno il 30 % dei veicoli elettrici.
Inoltre le sovvenzioni per le autovetture ibride elettriche, tra cui le ibride plug-in, saranno abbassate del 10 % il prossimo anno e del 20 % a partire dal livello di quest'anno, nel 2015, rispetto  50.000 yuan elargiti fino all'anno passato.

Ricorderete un programma simile esisteva anche in Italia con la "Legge Ronchi", che le amministrazioni pubbliche si sono ben guardate da applicare nonostante gli aiuti economici con cui il Governo contribuiva per l'acquisto, fino al 65%.


MondoElettrico è anche su   

.


giovedì 19 settembre 2013

L'energia eolica negli USA



E' affascinante vedere in modo chiaro la progressione degli impianti eolici negli Stati Uniti a partire dal 1975 per arrivare sino al 2012. Il numero degli impianti e quante famiglie possono soddisfare il loro consumo grazie all'energia (pulita) prodotta gratuitamente dal vento. Nel 1975 c'era un solo impianto ed era in grado di procurare energia per 4.149 abitazioni, alla fine dello scorso anno si è arrivati a 815 impianti che coprono le necessità di ben 15.000.000 di unità abitative.

La progressione la troviamo in un filmatino nel sito ufficiale governativo USA su dati forniti dall' EIA a questo indirizzo.


MondoElettrico è anche su   

.


mercoledì 18 settembre 2013

Allarme ONU sullo spreco del cibo e la ricaduta come impronta ecologica

1,3 miliardi di tonnellate di cibo gettati via in  discarica ogni anno, 750 miliardi dollari buttati tra i rifiuti, danni significativi all'ambiente, questo è secondo un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato recentemente.

 Il rapporto, Food Wastage Footprint: Impacts on Natural Resources, è il primo studio volto ad analizzare l'impatto  dal punto di vista ambientale dello spreco alimentare a livello globale, guardando in particolare le sue conseguenze per il clima, l'acqua, la terra e la biodiversità.

Una delle principali conclusioni della relazione è che il cibo che viene prodotto, ma non consumato ogni anno si beve un volume equivalente di acqua per il flusso annuo di un fiume, come il russo Volga, ed è responsabile per l'ulteriore immissione di 3,3 miliardi di tonnellate di gas serra nell'atmosfera del pianeta. Allo stesso modo, 1,4 miliardi di ettari di terreno - 28 % della superficie agricola mondiale - viene utilizzato ogni anno per la produzione di cibo che viene perso o sprecato.

Al di là dell'impatto ambientale, lo spreco di cibo costa circa 750 miliardi dollari ogni anno per i produttori di alimenti.

 "Tutti noi - agricoltori e pescatori, trasformatori alimentari e supermercati, i governi locali e nazionali, i singoli consumatori - devono apportare modifiche in ogni anello della catena alimentare umana per evitare lo spreco di cibo accada, in primo luogo, e ri-utilizzare o riciclare quando non possiamo consumare", ha detto il direttore generale dell'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura ( FAO ), José Graziano da Silva. "Non possiamo permettere che un terzo di tutto il cibo che produciamo finisca a ingrossare le montagne di rifiuti o essere perso a causa di pratiche inadeguate, quando 870 milioni di persone soffrono la fame ogni giorno."

Il rapporto sottolinea le caratteristiche specifiche di rifiuti alimentari in base alle regioni. Ad esempio, i rifiuti di cereali - soprattutto quello del riso - che rappresenta un grosso problema in Asia, con importanti ripercussioni sulle emissioni di carbonio, sulla disponibilità  dell'acqua e sull'uso del suolo.

Sprechi di frutta contribuiscono in modo significativo alla dissipazione di acqua in Asia, America Latina ed Europa, mentre grandi quantità di scarti vegetali in Asia, Europa e Sud e Sud-Est asiatico si traducono in una grande impronta di carbonio per tale settore. Escludendo l'America Latina, regioni ad alto reddito sono responsabili di circa il 67 % di tutti i rifiuti a base di carne.



MondoElettrico è anche su   

.


martedì 17 settembre 2013

Ford installerà nuove stazioni di ricarica per auto elettriche

Ford ha deciso di dare un segnale forte e un impulso determinante per far crescere l'utilizzo delle (proprie) auto elettriche. Due i presupposti di base. Senza punti di ricarica, diffusi sul territorio, non cresce la confidenza nei confronti dei veicoli elettrici, di riflesso laddove esistono colonnine di ricarica cresce la domanda e l'utilizzo di auto elettriche. Detto per inciso qui a Firenze ce ne eravamo accorti dal 1997.

Alla Ford si sono posti un'altra domanda cioè dove o in quale nicchia potrebbe  essere più sensato utilizzare le auto elettriche e quindi installare le colonnine di ricarica per favorire il loro uso. A questa domanda hanno dato una risposta precisa ed hanno fatto seguire una serie di investimenti per l'installazione di 200 stazioni di ricarica da qui al 2014 presso i propri impianti produttivi ed uffici del Nord America, Stati Uniti e Canada.

E' il pendolare giornaliero che trae notevole vantaggio, utilizzando l'auto elettrica nel trasferimento al mattino da casa al luogo dove l'impiegato svolge il proprio lavoro e il pomeriggio nel percorso inverso avendo a disposizione svariate ore per la ricarica della propria auto ferma nel parcheggio e l'opportunità di ritrovarla a batterie completamente piene di energia per il ritorno serale a casa.

L'azienda concederà gratuitamente sia l'uso delle colonnine e sia il consumo di energia elettrica, nelle prime quattro ore, avendo calcolato che il costo si aggirerebbe intorno ai 50 centesimo di dollaro, una piccola spesa per una grande azienda, ma un grande risparmio per i dipendenti che risparmierebbe circa 2 dollari di non-benzina al giorno. Queste 200 stazioni si aggiungeranno alle 1.700 già esistenti presso i concessionari Ford e altre strutture aziendali nel Nord America.

Complessivamente sono state installate circa 20.000 stazioni di ricarica pubbliche e residenziali in tutti gli US contro le sole 3.000 esistenti quattro anni fa, nel 2009, segno di una notevole crescita della domanda interna di veicoli elettrici.


MondoElettrico è anche su   

.


lunedì 16 settembre 2013

Produzione industriale

A luglio 2013 l'indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dell'1,1% rispetto a giugno. Nella media del trimestre maggio-luglio l'indice ha registrato una flessione dello 0,5% rispetto al trimestre precedente.

Corretto per gli effetti di calendario, a luglio 2013 l'indice è diminuito in termini tendenziali del 4,3% (i giorni lavorativi sono stati 23 contro i 22 di luglio 2012). Nella media dei primi sette mesi dell'anno la produzione è scesa del 4,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

A luglio 2013 l'indice destagionalizzato registra una variazione congiunturale positiva nel solo comparto dell'energia (+1,7%). Segnano invece variazioni negative i raggruppamenti dei beni strumentali (-3,1%), dei beni intermedi (-1,1%) e, in misura minore, dei beni di consumo (-0,3%).

Nell'ambito della manifattura, gli unici incrementi congiunturali si sono registrati per i settori delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+4,4%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+2,2%).

Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a luglio 2013, diminuzioni tendenziali in tutti i raggruppamenti principali di industrie. Calano in modo significativo l'energia (-7,1%) e i beni strumentali (-6,6%), mentre registrano una flessione più contenuta i beni di consumo (-3,7%) e i beni intermedi (-2,1%).

Per quanto riguarda le dinamiche tendenziali dei settori di attività economica, a luglio 2013 l'unico comparto in crescita è quello delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+2,3%). Le diminuzioni maggiori si registrano per i settori dell'industria del legno, della carta e stampa (-11,1%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-10,6%) e della fabbricazione di mezzi di trasporto  (-8,4%).

I nostri grafici. Il primo a partire dal Gennaio 2011 mensile.

Il secondo grafico riguarda i dati trimestrali a partire da I trimestre 2003.

Cliccare sui grafici per ingrandire



MondoElettrico è anche su   

.

domenica 15 settembre 2013

Prodotto il primo barile di petrolio da Kashagan

Eni: annuncia con un comunicato stampa nel proprio sito web che è stato compiuto un passo storico per uno dei più grandi giacimenti di petrolio scoperti negli ultimi 40 anni e uno dei più complessi progetti industriali in tutto il mondo.
Finalmente il primo barile di petrolio è stato estratto dal giacimento di Kashagan, dal giacimento di cui Eni detiene una partecipazione del 16,81%, situato nel nord del Mar Caspio, a circa 80 km a sud est di Atyrau, in Kazakhstan . Gli altri partner del consorzio,  con l'operatore NCOC (North Caspian Operating Company), che opera all'interno dell'accordo Caspian Sea Production Sharing Agreement Nord (NCSPSA), sono KazMunayGas (16,81%), ExxonMobil (16,81%), Shell (16,81%) , Total (16,81%), ConocoPhillips (8,4%) e Inpex (7,56%).
Nella fase di produzione iniziale si arriverà ad estrarre  fino a 180.000 barili al giorno. Successivamente, la produzione aumenterà progressivamente fino a 370.000 barili di olio equivalente al giorno.
Kashagan è uno dei più grandi giacimenti di petrolio scoperti negli ultimi 40 anni, con riserve stimate in 35 miliardi di barili di olio in loco. Considerando le dimensioni, le specifiche, le caratteristiche ambientali e logistiche, Kashagan è uno dei più complessi e impegnativi progetti industriali in tutto il mondo.
Il giacimento è caratterizzato da una elevata percentuale di gas naturale ad alta pressione, la presenza di elevate concentrazioni di idrogeno solforato e condizioni ambientali difficili e fluttuanti.
Poiché Kashagan è un campo estrattivo situato in acque poco profonde, lo schema di progetto prevede la realizzazione di centri di produzione situati su piattaforme e isole artificiali che raccoglieranno la produzione dalle isole satelliti dalle quali saranno perforati i pozzi di produzione.
Per la prima fase di sviluppo il petrolio e il gas non reiniettato saranno trattati e consegnati, attraverso due linee separate, negli impianti di trattamento onshore (situati a Bolashak, nei pressi di Atyrau). Il petrolio sarà ulteriormente stabilizzato e depurato, mentre il gas naturale sarà trattato per la rimozione di idrogeno solforato e sarà utilizzato principalmente come combustibile per gli impianti di produzione, l'importo residuo sarà commercializzata.

180.000 barili al giorno a fronte di un consumo giornaliero stimato tra i 90 e i 95.000.000 di barili al giorno a livello globale incide per 1/500 .. se va bene.



MondoElettrico è anche su   

.


sabato 14 settembre 2013

Bollorè e Renault insieme per il car sharing elettrico

Come riportato dal quotidiano francese Le Figaro un paio di giorni fa, il Gruppo  Bolloré,  operatore del servizio di autonoleggio 'Autolib ' di auto elettriche a Parigi, e la Renault hanno firmato una lettera di intenti per studiare lo sviluppo congiunto di soluzioni di car sharing per tre diversi progetti.

Il punto di partenza è la creazione di una joint venture nella quale Bolloré avrà la maggioranza.

Presto sarà possibile vedere la Renault elettrica a fianco della Bluecar di per il servizio di car-sharing Bluely, di Lione, e Bluecub di Bordeaux. Tuttavia, Parigi rimarrà il cortile di casa e la vetrina internazionale.

Renault svilupperà e industrializzerà il veicolo di Bolloré a tre posti, un veicolo di 3,1 metri con autonomia di oltre 200 km.


MondoElettrico è anche su   

.


venerdì 13 settembre 2013

I consumi petroliferi italiani nel mese di agosto 2013 in calo del 5,9%

I consumi petroliferi italiani nel mese di agosto 2013 hanno mostrato un durevole decremento. Nel complesso sono infatti ammontati a poco più di 5 milioni di tonnellate, con una diminuzione del 5,6% (‐298.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2012.

I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in meno, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo del 5,9% rispetto ad agosto 2012 (‐44.000 tonnellate), mentre il gasolio autotrazione del 3% (‐55.000 tonnellate).
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di agosto è così risultata pari a 2,5 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di tonnellate di benzina e 1,8 di gasolio autotrazione, con un calo del 3,8% (‐99.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2012.
A parità di giorni di consegna, il calo sia per la benzina che per il gasolio sarebbe stato del 2%.
Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono diminuite del 6,6%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 53,3% del totale (era il 54,4% ad agosto 2012).

Nei primi otto mesi del 2013, i consumi sono stati invece pari a circa 40 milioni di tonnellate, con un calo del 7,1% (‐3.046.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2012.
La benzina nel periodo considerato ha mostrato una flessione del 6,2% (‐353.000 tonnellate), il gasolio del 4,1% (‐625.000 tonnellate).
Nel periodo considerato la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), evidenzia un calo del 4,6% (‐978.000 tonnellate).
Nei primi otto mesi dell'anno, le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in diminuzione del 9%, con quelle diesel a coprire il 53,6% del totale (era il 53,9 nei primi otto mesi del 2012).

Nel periodo gennaio‐agosto 2013 il gettito fiscale (accise + IVA) stimato, tenuto conto del calo registrato dai consumi, è risultato in diminuzione di circa 770 milioni di euro (di cui 315 di sole accise) rispetto allo stesso periodo del 2012 (‐3,1%).

 Roma, 12 settembre 2013 – Comunicato stampa dell'Unione Petrolifera


Con i dati forniti dal Ministero delle dello Sviluppo Economico siamo in grado di pubblicare i nostri consueti grafici. Vediamo come i consumi scendano progressivamente sempre più giù di mese in mese dal Gennaio 2007 a conferma definitiva (se servisse ancora una conferma) del cattivo andamento della nostra economia e quindi della produzione nazionale.

Il petrolio

Il grafico con i consumi per anno solare...



e con i mesi in sequenza dal Gennaio 2007.


Qui di seguito vediamo i carburanti per autotrazione

Benzina.
Al livello più basso degli ultimi anni.

 Gasolio.
Anche questo al livello più basso degli ultimi anni.

 
Benzina + gasolio raggruppati ad anno solare dal 2007 .

 
Benzina + gasolio
In sequenza mensile a partire dal gennaio 2007.



Ritornando a a leggere gli ultimo post di Agosto con alcuni indicatori dello stato di salute dell'economia nazionale....
- Consumi di energia elettrica in Italia: -5,7% ad agosto
- Il consumo di gas ad Agosto in Italia: -24%
- Immatricolazioni auto ad Agosto: -6,6. -9% nei primi otto mesi. 39° mese consecutivo verso il basso
- Immatricolazioni autocarri ad agosto -22%, moto -22,7%, cinquantini -35,1%

...mi viene da dire una sola parola:  A I U T O O O O !


MondoElettrico è anche su   

.


giovedì 12 settembre 2013

Motorini e batterie: 140 km con un litro

Un interessante post è quello di Gianni Comoretto pubblicato di recente nel suo Blog "Riflessioni in libertà. Sporadiche riflessioni di un astronomo curioso". Gianni parla delle sue esperienze di utilizzatore assiduo di scooter elettrici, da cinque anni ne possedeva uno che non ha passato la revisione alla Motorizzazione essendo vecchio di ben 11 anni, del nuovo scooter identico al primo a cui sono state sostituite ancora una volta le batterie al piombo con quelle al litio e finisce con un analisi delle batterie al litio che gli hanno permesso di percorrere oltre 26 mila chilometri (circa 450 cicli completi di carica e scarica) senza mostrare segni di cedimento nella capacità oltre la norma, anzi...

Analisi tecniche e grafici, costi e comparazioni, trasferimento della tecnologia di accumulo in altri settori costituiscono i temi del post intitolato "Motorini e batterie: 140 km con un litro" e lo trovate qui.


MondoElettrico è anche su   

.

mercoledì 11 settembre 2013

Immatricolazioni autocarri ad agosto -22%, moto -22,7%, cinquantini -35,1%

A sentire gli illustri esponenti del Governo (italiano) si intravede una leggera ripresa. prendiamo ad esempio le immatricolazioni dei mezzi commerciali (da lavoro) sotto i 35 quintali, le moto e i i ciclomotori / scooter sotto i 50cc. Ebbene cosa leggiamo nelle cifre che ci regalino la speranza dei visionaria dei nostri governanti?
Il titolo e parte del testo del comunicato stampa dell'UNRAE (l'Associazione che rappresenta le Case estere operanti sul mercato italiano delle autovetture, dei veicoli commerciali e industriali, dei bus e dei caravan e autocaravan ):

L'estate non riduce il crollo dei commerciali: luglio a -11,7% e agosto a -22%. Tiepide aspettative di inversione legate ai contributi previsti nella legge del "Fare"

“Nei due mesi estivi la domanda di distribuzione di beni è rimasta bassa ed il mercato dei veicoli commerciali (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5 t) ha archiviato altri due pesanti segni negativi, raggiungendo i 2 anni pieni di flessioni consecutive”. Così si è espresso Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, nel commentare le stime diffuse dal proprio Centro Studi.

Dopo aver registrato, infatti, già sostanziose flessioni nello scorso anno, luglio e agosto hanno chiuso rispettivamente in calo dell’11,7% a 8.214 unità e in calo del 22% a 3.481 veicoli venduti rispetto all'anno precedente. Nei primi 8 mesi i veicoli commerciali immatricolati sono in tutto 63.379, evidenziando una riduzione del 19,3% sulle 78.554 dello stesso periodo 2012.

Qui di seguito i nostri grafici sui dati forniti dall'UNRAE mostrano il peggioramento del crollo.




Passiamo alle 2 ruote, moto, scooter oltre i 50cc e i cinquantini, con i dati dell'ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Moto Accessori)

Le immatricolazioni ad agosto si sono fermate a 8.614 unità, pari al -22,7% rispetto allo stesso periodo del 2012. Le moto hanno un andamento meno negativo con 2.392 veicoli e un -16,1%, mentre gli scooter registrano 6.222 pezzi e una contrazione del -25%. Continuano a scendere anche i 50cc con 2.224 ciclomotori pari al -35,1%. L’usato è pari a 3 volte i volumi del nuovo. Se si tornasse al rapporto tra nuovo e usato di 4 anni fa il mercato reale varrebbe 350.000 veicoli annuali, comunque al di sotto delle potenzialità del settore.
 passione.”
 Da gennaio ad agosto l'immatricolato registra 120.373 veicoli e un -25,5% (escludendo i veicoli delle Poste immatricolati l’anno scorso), di cui 77.699 scooter con un -26,6% e 42.674 moto pari al -13,2%. I “cinquantini” arrivano solo a 23.321 unità, dunque -38,3%.

Sul versante auto dei piagnistei sul crollo del mercato ricordo il recente post Immatricolazioni auto ad Agosto: -6,6. -9% nei primi otto mesi. 39° mese consecutivo verso il basso

Se andiamo a scavare a fondo un aspetto positivo lo troviamo, la crescita delle immatricolazioni delle auto elettriche e ibride in Italia ... anche se  va ancora più spedito in Giappone e USA. Rallegriamocene.


MondoElettrico è anche su   

.