Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 31 dicembre 2015

Perchè fermare il traffico in città

In questi giorni siamo stati sufficientemente informati del grande inquinamento che aleggia sulle nostre regioni del nord e in molte città italiane. La ragione di tali concentrazioni di inquinanti è dovuta all'alta pressione e alla poca o nulla circolazione dell'aria che non è in grado di disperderli, allontanarli là da dove vengono prodotti. Ecco, il problema non è tanto l'alta pressione e la poca circolazione dell'aria, il problema è costituito dal fatto che è nelle nostre città che viene prodotto ed è nelle nostre città che si ha la massima concentrazione di esseri umani ed è nelle città che i famosi PM10 e PM2,5 procurano i maggiori danni alla salute umana, morti, malattie, minori aspettative di vita, ospedalizzazioni, ripercussioni socio sanitarie ed economiche. Le fonti  dell'inquinamento possono essere  varie come gli  inceneritori, industrie, modalità di riscaldamento degli ambienti, situazione ambientali ecc. ma nelle nostre città inquinate la percentuale maggiore di inquinamento è dato dal traffico. La scheda in alto lo rivela ampiamente e indiscutibilmente. La Regione Piemonte fornisce il dato Ufficiale del totale emissioni di particolato, in relazione al tipo di sorgente: nel 2010 (a rete teleriscaldamento ancora non definitiva) l’82% delle emissioni di particolato è ascrivibile al traffico veicolare  l'82% mentre nell'area metropolitana il 78,9%. Allora i  rimedi efficaci quali possono essere?





MondoElettrico è anche su   

.


mercoledì 30 dicembre 2015

Quali sono i principali componenti del prezzo di olio combustibile?

Il prezzo pagato dai consumatori negli Stati Uniti  per l'olio da riscaldamento è composto dal costo del petrolio greggio, dal costo per la produzione/raffinazione, la commercializzare e la distribuzione/consegna il prodotto, dagli utili (e talvolta perdite) delle raffinerie, grossisti e distributori locali. Dall'inverno del 2005-06 fino all'inverno del 2014-15, il costo del solo petrolio greggio ha rappresentato il 57% del costo medio totale di un gallone di gasolio da riscaldamento nei mesi invernali. I  costi dei componenti, distribuzione, marketing e i profitti, rappresentano circa il 27% del costo di un gallone di gasolio da riscaldamento, mentre i costi di lavorazione della raffineria e i profitti hanno rappresentato un altro 16%.
Quali sono le prospettive dei prezzi del petrolio per il riscaldamento ?
La US Energy Information Administration (EIA) pubblica proiezioni per  prezzi   medi del carburante  a breve termine  da riscaldamento a scopi residenziali e delle famiglie, il consumo di carburante e le spese per l'inverno da ottobre a marzo con l' Energy Outlook (STEO).
Come possono i consumatori ridurre le bollette del riscaldamento del petrolio?
Opzioni di acquisto
 I consumatori di petrolio si possono organizzare per avere il loro serbatoio di gasolio da riscaldamento riempito a fine estate o in autunno, quando i prezzi sono generalmente più bassi. Alcuni rivenditori possono anche offrire programmi di protezione a prezzo fisso che possono aiutare a mantenere bassi i costi.
Misure di efficienza e conservazione
I consumatori possono ridurre il consumo di olio da riscaldamento con accorgimenti all'interno delle proprie abitazioni, stuccando e apponendo guarnizioni alle porte e finestre per sigillare gli interni e lasciare fuori l'aria fredda, con l'installazione di un adeguato isolamento in soffitta e sulle pareti e riducendo le impostazioni di temperatura dei termostati.
Scoprite quale è l'efficienza energetica a casa e la conservazione dell'energia.
Programmi di assistenza
Entrambi i programmi di assistenza federali e informazioni sull'energia sono disponibili per i consumatori che dispongono di un budget limitato. Ad esempio, il reddito Home Energy Assistance Program Low (LIHEAP) è un programma federale che distribuisce fondi a stati al fine di aiutare le famiglie a basso reddito per pagare le bollette del riscaldamento. Ulteriori programmi di fondi di assistenza per l'energia e carburante possono essere disponibili per aiutare le famiglie nel corso di una emergenza inverno.

Fonte: Eia


MondoElettrico è anche su   

.


martedì 29 dicembre 2015

Misure antismog e limiti non adeguati

Sono due gli articoli che troviamo interessanti, in questi ultimi giorni, che hanno come argomento l'inquinamento. Il primo pubblicato sul sito Ansa mette in luce un aspetto allarmante rilevato da un esperto del Cnr secondo cui le "misure antismog non sono adeguate" e manca un progetto di governance per l'organizzazione urbana considerando le misura prese in alcune città quali le targhe alterne, il blocco del traffico ed i mezzi pubblici gratis come una non soluzione.
Il direttore dell'Istituto sull'inquinamento atmosferico del Cnr, Nicola Pirrone, critica i provvedimenti dei sindaci delle città soffocate dall'inquinamento atmosferico ritenendo che, invece, bisogna "ripensare le città" in modo globale, "con un progetto di interventi strutturali", che prevedano "la decarbonizzazione dell'economia"
"Il problema è complesso - spiega Pirrone - e occorrono anni per risolverlo. Bisogna ripensare la riorganizzazione urbana, come concepiamo le città, i trasporti, le attività commerciali".
Al centro del problema delle polveri sottili ci sono prevalentemente "la mobilità e riscaldamento/condizionamento, bisogna incidere su questi due settori", bisogna "incentivare le auto elettriche" ed è necessario "ridurre gli impianti a combustibili fossili lasciando spazio alle fonti rinnovabili, solare in particolare".
Poi per ridimensionare il traffico nei centri cittadini bisogna aumentare "linee metro e autobus elettrici" e servono "più zone a traffico limitato". Per la distribuzione delle merci si dovrebbero creare degli "hub, come a Padova, da cui far partire veicoli elettrici" per raggiungere il cuore delle città. Quanto al riscaldamento, "c'è stata un'impennata del 30% della biomassa senza un controllo"
Insomma manca politica e i politici che prendano in mano il problema.

Il secondo articolo è pubblicato da Il Fatto Quotidiano e, per certi versi, anche più allarmante (per chi non conosce l'argomento), Smog e rischi per la salute: nemmeno rispettando i limiti saremmo al sicuro, a cura di Patrizia Gentilini, medico oncologo ed ematologo, membro di Isde e Medicina Democratica. Anche qui si ribadisce lo stesso concetto di inadeguatezza delle misure prese in alcune città per affrontare la questione, "ma da un punto di vista strettamente medico vorrei ricordare che anche il rispetto dei limiti di legge non tutela in modo adeguato la salute perché purtroppo per le polveri sottili, come per altri inquinanti, non esistono livelli al di sotto dei quali non si verifichino rischi per la salute, specie per bambini, organismi in accrescimento ed ovviamente per persone anziane o debilitate."
"Gli studi scientifici ci dimostrano infatti che – al di là degli eventi immediati- l’esposizione a lungo termine alle polveri sottili comporta per ogni incremento di 10 µg/m3 di PM2.5 un incremento del 6% del rischio di morte per tutte le cause e del 12% per le malattie cardiovascolari; addirittura nelle donne in età post-menopausale – escludendo quelle con precedenti patologie cardio/cerebrovascolari e le fumatrici – l’incremento di rischio si dimostra ben più elevato: per ogni incremento di 10 µg/m3 di PM2.5 si ha un aumento della mortalità per eventi cardiovascolari del 76%."... leggere l'articolo completo qui.





MondoElettrico è anche su   

.


lunedì 28 dicembre 2015

Smog, mai così alto

L'appello viene dall'Arpat con un articolo pubblicato il 26 Dicembre da La Repubblica.
Toscana assediata dallo smog, Arpat: "Mai così alto, i sindaci facciano qualcosa". La legge regionale azzera a fine anno i valori e ricomincia il conteggio dei 15 giorni di superamento della soglia per far scattare i blocchi al traffico. Sargentini: "A cosa serve il monitoraggio se non seguono i provvedimenti?"
"Contro lo smog i Comuni devono muoversi e attuare misure per limitare il traffico" dice la direttrice di Arpat, l'agenzia regionale per l'ambiente in Toscana, Maria Sargentini. Convinta che non abbia senso azzerare le misure del Pm10, le polveri sottili a fine anno per poi ricominciare il conteggio, come prescrive la legge regionale (servono quindici giorni di sforamento per far scattare le misure di blocco del traffico). "A che serve fare il monitoraggio dell'aria se poi non si prendono provvedimenti?" chiede Sargentini. Ha inviato una lettera ai sindaci: "Sta a loro decidere, ma qualcosa dovranno fare anche se capisco che bloccare un giorno il traffico non sia un toccasana".
Intanto i cambiamenti climatici stanno avendo un impatto sull'economia, per esempio nelle stazioni sciistiche. Due campi scuola, una pista raggiungibile con la telecabina di Monte Gomito, la seggiovia al Passo di Annibale in Val di Luce. Per adesso è tutta qui la via lattea aperta all'Abetone, dove gli alberghi non stanno facendo gli affari sperati e gli operatori turistici festeggiano uno dei Natali più difficili della loro vita. «Per ora non si prevedono nevicate», dice sconsolato il sindaco Giampiero Danti. «Almeno fino al 2 o 3 di gennaio la situazione non cambierà e la notte di Capodanno il pienone tanto atteso non ci sarà». L'economia qui è legata alla natura e quando manca la materia prima è dura inventarsi alternative. Danti non è il tipo che si scoraggia però: «Sono da quarant'anni nel settore e ho già vissuto annate storte, ricordo che nell'inverno 1989-‘90 non si vide un fiocco di neve fino a marzo».
I posti di lavoro a rischio sono almeno 700 secondo Andrea Formento, coordinatore di Federfuni, direttore di Val di Luce Spa e amministratore di Slittovia Abetone. «Tra dipendenti degli alberghi, stagionali occupati negli impianti e maestri di sci settecento i posti a rischio".




MondoElettrico è anche su   

.


giovedì 24 dicembre 2015

Fatturato e ordinativi dell’industria a Ottobre +2% (su settembre), trimestre -1,6%, e ordinativi +4,6%

A ottobre il fatturato dell'industria, al netto della stagionalità, registra un incremento del 2,0% rispetto a settembre, con variazioni positive sia sul mercato interno (+1,4%) sia su quello estero (+3,1%).
Nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo diminuisce dell'1,6% rispetto ai tre mesi precedenti (-2,0% per il fatturato interno e -0,9% per quello estero).
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 23 di ottobre 2014), il fatturato totale cresce in termini tendenziali dell'1,6%, con incrementi dell'1,3% sul mercato interno e del 2,4% su quello estero.

Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per i beni strumentali (+5,2%), per beni di consumo (+1,1%) e per i beni intermedi (+1,0%), mentre l'energia registra una flessione (-2,4%).
L'indice grezzo del fatturato cala, in termini tendenziali, dell'1,6%: il contributo più ampio a tale flessione viene dalla componente interna dell'energia.
Per il fatturato l'incremento tendenziale più rilevante si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+22,0%), mentre la maggiore diminuzione riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-22,8%).

Per gli ordinativi totali, si registra un incremento congiunturale del 4,6%, con aumenti del 3,6% degli ordinativi interni e del 6,0% di quelli esteri.
Nel confronto con il mese di ottobre 2014, l'indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 2,2%. L'incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+30,3%), mentre la flessione maggiore si osserva nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-5,0%).

Fonte Istat 23 Dicembre

I nostri grafici con i dati forniti dall'Istat.

Fatturato



Ordinativi



Per inquadrare ancor meglio la situazione, leggiamo ciò che  il Centro Studi Confindustria con un comunicato dell' 11 Dicembre rileva, ovvero un calo della produzione industriale dello 0,1% in novembre su ottobre. In ottobre vi fu  un progresso dello 0,5% su settembre quindi ....



MondoElettrico è anche su   

.


mercoledì 23 dicembre 2015

Commercio estero italiano extra Ue, la Russia

Rispetto al mese precedente, a novembre 2015 gli scambi di merci con i paesi Extra Ue mostrano segni di ripresa, più intensi per l'export (+3,7%) che per l'import (+1,1%). L'espansione delle vendite è confermata anche in termini tendenziali (+3,0%) dopo tre mesi di consecutive flessioni.
L'avanzo commerciale è pari a +3,3 miliardi di euro, con un incremento di 667 milioni di euro rispetto al surplus di novembre 2014. Il saldo dall'inizio dell'anno è ampiamente positivo e in crescita rispetto all'anno precedente: +27,7 miliardi (era +21,7 miliardi nello stesso periodo del 2014).
La crescita congiunturale dell'export è estesa a quasi tutti i raggruppamenti principali di beni, con l'eccezione dell'energia (-11,3%) e dei beni di consumo durevoli (-5,5%). In particolare, si rileva un forte incremento per i beni di consumo non durevoli (+7,9%). Anche dal lato dell'import si segnala una crescita congiunturale per gli stessi comparti, con un aumento più marcato per i prodotti intermedi (+4,3%).
Nonostante l'incremento congiunturale di novembre, la variazione trimestrale dell'export (settembre-novembre rispetto ai tre mesi precedenti) è lievemente negativa (-0,3%), ma diventa positiva (+0,5%) se si escludono i prodotti energetici.
Su base annua, tornano a crescere a ritmo sostenuto le vendite verso gli Stati Uniti (+13,2%), dopo la battuta d'arresto registrata a ottobre. In forte accelerazione anche le vendite verso le economie emergenti e avanzate dell'Asia orientale: Giappone (+21,4%), paesi EDA (+6,7%), Cina (+6,6%).
La flessione tendenziale dell'export in Russia prosegue ma si ridimensiona (-6,7% a novembre, -25,9% da inizio anno) mentre si accentuano le criticità per le vendite delle imprese italiane nei paesi MERCOSUR (-27,7%) e OPEC (-10,4%).
Le importazioni da Turchia (+19,0%), paesi EDA (+18,6%) e Cina (+15,2%) sono in marcata espansione. Gli acquisti di beni dalla Russia (-26,1%) e dai paesi OPEC (-12,6%) sono invece in forte calo.

A proposito della Russia, leggiamo cosa scrive la Coldiretti.

Coldiretti, -27,5% export Made in Italy con proroga sanzioni Russia

Le esportazioni di prodotti Made in Italy in Russia nel 2015 sono crollate del 27,5 % per effetto dell’embargo che ha alimentato tensioni commerciali che hanno interessato anche i prodotti non colpiti direttamente. E’ quanto emerge afferma la Coldiretti in occasione della decisione dell'Unione Europea di prorogare le sanzioni dalle quali sono scaturite le misure di embargo, sulla base di una analisi dei dati relativi al commercio estero dell’Istat nel primi dieci mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Se i settori piu’ colpiti sono chiaramente quelli interessati dall’embargo che ha sancito a partire dal 6 agosto 2014 il divieto all’ingresso di una lista di prodotti agroalimentari che comprende frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce, perdite di quote di mercato considerevoli - sottolinea la Coldiretti - si registrano anche in altri importanti comparti, dal tessile all’arredamento fino ai mezzi di trasporto. Nell’agroalimentare – sostiene la Coldiretti - ai danni diretti stimati in 20 milioni di euro al mese di mancate esportazioni si sommano anche i danni indiretti dovuti alla perdita di immagine e di mercato provocata dalla diffusione in Russia di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy. Lo stop alle importazioni dall’Italia ha provocato in Russia un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati, dai salumi ai formaggi con la produzioni casearia russa di formaggio - conclude la Coldiretti - che nei primi quattro mesi del 2015 ha registrato infatti un sorprendente aumento del 30 per cento e riguarda anche imitazioni di mozzarella, robiola o Parmesan.




MondoElettrico è anche su   

.


martedì 22 dicembre 2015

I flussi veicolari delle autostrade italiane

I dati rilevati a settembre evidenziano un andamento del traffico in ulteriore miglioramento rispetto ai risultati ottenuti nei mesi precedenti per ambedue le componenti veicolari. Nello specifico, soprattutto i flussi relativi al comparto leggero hanno mostrato un robusto incremento pari a quattro punti e mezzo percentuale se comparati con l’analogo periodo del 2014, ed a raggiungere uno dei risultati migliori degli ultimi mesi; performance altrettanto positiva anche per i veicoli pesanti che si attestano su un +4,3%, mentre il combinato risultato dei due settori ha permesso di ottenere un valore di tutto rispetto (+4,4%) sul dato relativo al traffico totale mensile.
Nel cumulato da inizio anno si è raggiunto un numero complessivo di veicoli-km percorsi sulla rete di oltre sessanta miliardi e mezzo, con un scarto in positivo del 3,2% se confrontato con quanto ottenuto alla fine del terzo trimestre dell’esercizio passato.


I nostri grafici.

 Grazie ai dati forniti dall'Aiscat mensilmente siamo in grado di procedere qui di seguito i nostri grafici del 2012, 2013, 2014 a cominciare dal traffico con il numero in milioni veicoli-km dei veicoli leggeri...


... e si prosegue con dal traffico in milioni veicoli-km dei veicoli pesanti, dove è evidente la distanza con lo stesso mese dell'anno passato e di due anni fa.

 
Il totale cumulato, leggeri e pesanti.

 

Ma i grafici non rendono bene la trama del racconto se non dal punto di vista meramente numerico di mese in mese. Altro discorso, più chiaro viene espresso con i tre grafici che seguono, ancora più significativi, in particolare il secondo dei quali mette in evidenza l'andamento di uno dei comparti che consideriamo come valido segnale dello stato di salute, buona o cattiva, della nostra economia, quale quello relativo allo scambio delle merci effettuato con i mezzi pesanti, la produzione e la distribuzione e quindi, in definitiva, la ricchezza nazionale in movimento sulle ruote gommate. Vediamo qui sotto l'andamento con il grafico che prende in considerazione i 12 mesi precedenti al mese di rilevamento, relativo al traffico dei mezzi leggeri e pesanti destinati al trasporto delle merci .
Leggeri
Pesanti

2,5%  km più

Tutti i grafici segnalano una evidentissima crescita. Nessun dubbio. Buon segno? Forse. Non è da dimenticare, comunque, il fatto che la rete autostradale è cresciuta del 2,5% rispetto all'anno passato, e questo incide nell'incremento del traffico veicolare. Da questo indicatore rileviamo una crescita economica? Altri indicatori quali la disoccupazione, l'occupazione, la produzione industriale dicono il contrario. Non tutto è ancora chiaro.
Stiamo a vedere cosa ci riserba il futuro, niente previsioni quindi.


MondoElettrico è anche su   

.


sabato 19 dicembre 2015

Le rinnovabili e la produzione nazionale di energia elettrica a Novembre

L'altro giorno abbiamo visto i consumi di energia elettrica in Italia a Novembre, oggi portiamo a termine l'argomento trattando la produzione nazionale di energia elettrica, l'analisi delle rinnovabili nel contesto produttivo.

Prima di tutto, la produzione nazionale

Nel mese di Novembre 2015 domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’81,1% con produzione nazionale e per la quota restante (18,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (21 miliardi di kWh) è diminuita dello 0,6% rispetto ai volumi di novembre 2014.

Tra le fonti rinnovabili sono in crescita:
fotovoltaica (+33,8%),
geotermica (+8,5%).
In calo le fonti :
idroelettrica (-41,2%)
ed eolica (-6,3%).:

La fonte non rinnovabile termica è in crescita del +11,5%.



I nostri grafici 

Per aiutarci nella comprensione con un semplice sguardo abbiamo realizzato come al solito, alcuni grafici.

La produzione nazionale dal 2009

per anno solare ...
 
... e in sequenza mensile.

 
Il grafico seguente rappresenta l'andamento della produzione nazionale come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese di riferimento.



La produzione fotovoltaica negli ultimi anni suddivisa per anno solare.

 
La produzione eolica negli ultimi anni suddivisa per anno solare.

 

  Qui sotto è la quantità di energia termoelettrica rapportata a tutte le rinnovabili .


Qui sotto vediamo la quantità di energia prodotta da fonte idroelettrica separate dalle altre componenti rinnovabili sommate insieme.
 

Il grafico seguente, di forte Terna, mette in risalto la componente rinnovabile (idroelettrica + eolico/solare), nei primi 11 mesi dell'anno in corso, che vale il 29,8% (Grafico Terna)






MondoElettrico è anche su   

.


venerdì 18 dicembre 2015

Il consumo di carburanti di Novembre

Dopo avere visto il consumo di petrolio di Novembre, adesso diamo un'occhiata al consumo di quei carburanti che derivano dal petrolio utilizzati nella trazione veicolare: gasolio, benzina e gpl. Riprendiamo parte del comunicato stampa dell' Unione Petrolifera.
I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in più, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un incremento del 2,4% (+14.000 tonnellate) rispetto a novembre 2014, e il gasolio autotrazione del 4,4% (+79.000 tonnellate).
Le vendite sulla rete di benzina e gasolio, nel mese di novembre, hanno segnato un incremento rispettivamente del 3,5%, e del 5,5%.
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di novembre è così risultata pari a circa 2,5 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di tonnellate di benzina e 1,9 di gasolio autotrazione, con un incremento del 3,9% (+93.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2014.
Nei primi undici mesi del 2015, i consumi sono stati pari a circa 54,4 milioni di tonnellate, con un aumento del 3,5% (+1.814.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2014.
La benzina, nel periodo considerato, ha mostrato una flessione dell’1,2% (-88.000 tonnellate), mentre il gasolio è cresciuto dell’1,7% (+351.000 tonnellate).
Nei primi undici mesi le vendite sulla rete hanno segnato un calo dell’1,1% per la benzina e un aumento dell’1,9% per il gasolio.
Nei primi undici mesi del 2015 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a 28,3 milioni di tonnellate, evidenzia un incremento dello 0,9% (+263.000 tonnellate).

Qui di seguito vediamo i nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico offrono una visione d'insieme della situazione riguardante il consumo di benzina e gasolio da trazione.

Il consumo dei carburanti per autotrazione

Vediamo i grafici dei carburanti per anno solare a partire dal 2007.

I consumi di benzina, continua a navigare tra i livelli più bassi degli ultimi 9 anni, un po' di più rispetto al limite inferiore toccato nel 2012...
... stesso discorso per i consumi di gasolio che restano ai bassissimi livelli tanto da non far pensare ad una crescita dell'economia misurandola con l'incremento dei trasporti che non c'è.


Qui sotto vediamo l'andamento dei mesi negli anni solari per il gasolio più la benzina, livelli sempre molto bassi.

 
Adesso vediamo i grafici che prendono in considerazione i consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento. Non fanno altro che confermare quanto detto sopra

Per la benzina, continua la sua rotta in discesa anche se c'è un accenno ad un livellamento orizzontale...

 
...e il gasolio, che era risalito lentamente ma adesso mostra una frenata.

 
Il grafico della benzina + gasolio delinea una curva che ultimamente si appiattisce e basta.


Diamo un'occhiata anche al consumo del Gpl da trazione essendo anch'esso un derivato del petrolio. Registra un incremento del 10% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente e del 5,3 % annuale, che vale circa 1/5 rispetto alla benzina, meno di 7% rispetto al gasolio, questo mese. Qui sotto il grafico che considera i 12 mesi precedenti al mese di riferimento, sale, poco ma sale.



Possiamo vedere un segnale positivo che riguarda la nostra economia? Abbiamo sempre detto che l'aumento dei consumi possono evidenziare una crescita economica ma amcora una volta i grafici non ci offrono questa visione ottimistica



MondoElettrico è anche su   

.


giovedì 17 dicembre 2015

I consumi petroliferi di Novembre 2015 a + 8,0%

I consumi petroliferi italiani, secondo i dati provvisori del mese di novembre 2015, sono ammontati a circa 4,9 milioni di tonnellate, con un aumento pari all’8,0% (+363.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2014.
Questo incremento è da attribuire alla concomitanza di diversi fattori positivi: un giorno di consegna in più, la consistente riduzione dei prezzi e condizioni meteo favorevoli.
I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in più, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un incremento del 2,4% (+14.000 tonnellate) rispetto a novembre 2014, e il gasolio autotrazione del 4,4% (+79.000 tonnellate).
Le vendite sulla rete di benzina e gasolio, nel mese di novembre, hanno segnato un incremento rispettivamente del 3,5%, e del 5,5%.
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di novembre è così risultata pari a circa 2,5 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di tonnellate di benzina e 1,9 di gasolio autotrazione, con un incremento del 3,9% (+93.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2014.
Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate del 23,6%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 57,6% del totale (era il 55,3% nel novembre 2014).

Nei primi undici mesi del 2015, i consumi sono stati pari a circa 54,4 milioni di tonnellate, con un aumento del 3,5% (+1.814.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2014.
La benzina, nel periodo considerato, ha mostrato una flessione dell’1,2% (-88.000 tonnellate), mentre il gasolio è cresciuto dell’1,7% (+351.000 tonnellate).
Nei primi undici mesi le vendite sulla rete hanno segnato un calo dell’1,1% per la benzina e un aumento dell’1,9% per il gasolio.
Nei primi undici mesi del 2015 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a 28,3 milioni di tonnellate, evidenzia un incremento dello 0,9% (+263.000 tonnellate).
Nello stesso periodo le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in crescita del 15,4%, con quelle diesel a coprire il 55,5% del totale (era il 55,4 nei primi undici mesi del 2014).

 Roma, 16 dicembre 2015 –    Comunicato Stampa Unione Petrolifera

Qui di seguito sono i nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico

Il petrolio

Il grafico con i consumi per anno solare. Saranno anche cresciuti, ma si aggirano intorno al penultimo livello degli ultimi  10 anni.

 Il grafico dei consumi con i mesi in sequenza dal Gennaio 2006.

Il grafico seguente è relativo ai consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento a partire dal dicembre 2006. Giù a capofitto ma si nota una faticosa, timida risalita.

 
Il grafico delle percentuali mese su mese dell'anno precedente dal Gennaio 2006. Quest'anno predomina il segno positivo ma teniamolo presente, in rapporto all'anno precedente, come abbiamo visto nel primo grafico.



Prossimamente osserveremo graficamente il consumo dei carburanti.


MondoElettrico è anche su   

.


mercoledì 16 dicembre 2015

Taxi elettrici a Firenze e le cose fatte a metà



Blocco alle nuove licenze per i tassisti fiorentini eccetto per coloro i quali decidessero di utilizzare un taxi elettrico, non ibrido solo con modalità di trazione tutta elettrica. Buona iniziativa ma probabilmente carente di una programmazione attenta mancando di infrastrutture di ricarica nei 52 stalli dei taxi a Firenze. Della serie: le cose fatte a metà.




MondoElettrico è anche su   

.