Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


venerdì 16 gennaio 2015

I veicoli commerciali riprendono ossigeno: dopo i forti cali degli ultimi anni il 2014 chiude in crescita del 17,4%

Il mercato dei veicoli commerciali, quelli che hanno un peso sotto i 35 quintali, consolida il suo trend positivo e finalmente chiude un anno positivo dopo anni di decrescita,  secondo quanto si legge nel comunicato stampa dell'UNRAE (l'Associazione che rappresenta le Case estere operanti sul mercato italiano delle autovetture, dei veicoli commerciali e industriali. Nel comunicato si legge:

“Come da noi previsto già da diversi mesi – afferma Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere - il 2014 per i veicoli commerciali ha portato a casa una crescita del 17,4%, sfiorando le 120.000 immatricolazioni, dopo le forti flessioni ed i bassi livelli raggiunti negli ultimi anni”.
Secondo i dati elaborati e diffusi dal Centro Studi dell'Associazione, infatti, l'anno si è chiuso con un risultato positivo: 119.021 veicoli commerciali immatricolati (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5t), che significano una crescita del 17,4% sulle 101.376 dell'anno 2013. Nel mese di dicembre la crescita è stata più contenuta rispetto alle performance dei mesi precedenti. Gli 11.445 veicoli venduti segnano, infatti, un incremento del 5,2% rispetto alle 10.881 unità immatricolate nello stesso periodo dello scorso anno. Va ricordato, però, che ciò è il risultato del confronto con un dicembre 2013 che a sua volta registrò il primo risultato positivo mensile, dopo una lunga serie di contrazioni.
“Pur se la crescita consente al mercato dei veicoli da lavoro di recuperare ossigeno – prosegue il Presidente - la strada è ancora lunga, considerato che lo scorso anno siamo scesi a livelli minimi, ottenendo il risultato più basso di sempre e che il 2014 archivia circa 18.000 unità in più, fondamentalmente grazie al contributo del canale del noleggio”. “E’ necessario – conclude Nordio – che si pongano in essere interventi a supporto degli investimenti delle piccole e medie imprese che si occupano della distribuzione delle merci, per favorire il rinnovo della flotta. Alle condizioni attuali la nostra previsione per il 2015 indica un mercato dei veicoli commerciali in ulteriore incremento, per alcune necessità improrogabili di rinnovo dei veicoli, che non supererà le circa 130.000 immatricolazioni, in crescita del 10%”.



I nostri grafici

 Proseguiamo con i grafici da noi realizzati con i dati forniti dall'UNRAE capaci, più delle parole, di far comprendere quale è la situazione con il trascorrere de mesi in un sol 'colpo d'occhio'.

L'andamento delle immatricolazione degli autocarri mese dopo mese a partire dal gennaio 2009.

 
Le immatricolazione mensili con l'andamento seguendo l'anno solare.

 
Le percentuali di ogni mese rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

 
Le percentuali del periodo in corso allo stesso periodo dell'anno precedente


Il numero effettivo di autocarri immatricolati dal 2009 al 2014

 
L'ultimo grafico mostra l'andamento delle immatricolazioni degli autocarri nei 12 mesi precedenti rispetto al mese di rilevamento.



Seguiamo continuamente l'andamento delle l'immatricolazione dei veicoli commerciali considerandolo un valido indicatore dello stato di salute (presente e in prospettiva futura) della nostra economia. Con i mezzi di trasporto viaggia la nostra ricchezza nazionale, la produzione, il commercio. Che visione ne traiamo da questo andamento? Mettiamo insieme alcuni puntini per comprendere. I puntini, o meglio, i grafici che abbiamo visto nei giorni precedenti, non testimoniano ottimismo per il futuro stante un 'concreto' immobilismo del nostro governo. Mi riferisco ai grafici del consumo di gas, di energia elettrica, la produzione nazionale, la disoccupazione. Un ultimo grafico ci rimane da vedere, quello del consumo del petrolio e dei carburanti, con i dati imminenti forniti dal ministero e dall'Unione Petrolifera.



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