Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


venerdì 29 gennaio 2016

Le rinnovabili e la produzione nazionale di energia elettrica a Dicembre, nel 2015 coprono il 39,8%

L'altro giorno abbiamo visto i consumi di energia elettrica in Italia a Dicembre, oggi portiamo a termine l'argomento trattando la produzione nazionale di energia elettrica, l'analisi delle rinnovabili nel contesto produttivo.

Prima di tutto, la produzione nazionale leggendo il comunicato stampa di  Terna.

Nel mese di dicembre 2015 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per un 83,3% con produzione nazionale e per la quota restante (16,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (21,7 miliardi di kWh) è in diminuzione di 1,4% rispetto ai volumi di dicembre 2014.

Sono in crescita le fonti di produzione:
fotovoltaica (+16,9%),
termoelettrica (+16,4%) e
geotermica (+3,4%).

In calo le fonti:
idrica (-51,1%) ed
eolica (-54,4%).


Nel 2015 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per il 85,3% con produzione nazionale e per la quota restante (14,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.
In dettaglio, la produzione nazionale netta (270,7 miliardi di kWh) è in crescita dello 0,6% rispetto al 2014.
In aumento le fonti di produzione:
fotovoltaica (+13,0%),
termoelettrica (+8,3%) e
geotermica (+4,5%).

In calo, invece, le fonti di produzione :
idrica (-24,9%, dopo il record storico del 2014) ed
eolica (-3,3%),
prevalentemente a causa delle differenti condizioni atmosferiche registrate nel 2015.

Nel complesso, la produzione delle fonti rinnovabili - idroelettrico, fotovoltaico, eolico, geotermico, biomasse - ha raggiunto i 107,8 miliardi di kWh, pari al 39,8% della produzione nazionale netta.



I nostri grafici

Per aiutarci nella comprensione con un semplice sguardo abbiamo realizzato come al solito, alcuni grafici.

La produzione nazionale dal 2009

per anno solare ...
 
 
... e in sequenza mensile.


Il grafico seguente rappresenta l'andamento della produzione nazionale come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese di riferimento.

 
La produzione fotovoltaica negli ultimi anni suddivisa per anno solare.

La produzione eolica negli ultimi anni suddivisa per anno solare con l'importante crollo dell'ultimo mese dell'anno.


Qui sotto vediamo la quantità di energia prodotta da fonte idroelettrica separate dalle altre componenti rinnovabili sommate insieme.


Qui sotto è la quantità di energia termoelettrica rapportata a tutte le rinnovabili


 I grafici seguenti, di forte Terna, mostrano uno le componenti che giocano un ruolo nella produzione di energia nel mese di Dicembre e l'altro mette in risalto la componente rinnovabile (idroelettrica + eolico/solare) in tutto il 2015 che vale il 28,5% (Grafico Terna) sul consumo totale.






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giovedì 28 gennaio 2016

130 le razze animali a rischio di estinzione

In Italia sono 130 le razze animali a rischio di estinzione tra mucche cavalli asini pecore e capre. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in merito all'allarme lanciato dalla Fao sul fatto che 17 per cento delle razze nel mondo è a pericolo scomparsa, mentre un altro 60 per cento è in stato di rischio sconosciuto per mancanza di dati sulla dimensione e la struttura della popolazione. Grazie all'impegno degli allevatori italiani per garantire una straordinaria biodiversità degli allevamenti nazionali – sottolinea la Coldiretti - sono state salvate dalla scomparsa ben 38 razze di pecore, 24 di bovini, 22 di capre, 19 di equini, 10 di maiali, 10 di avicoli e 7 di asini, sulla base dei dati dei Piani di Sviluppo Rurale della passata programmazione.

Se dell’asino romagnolo, noto per il suo temperamento vivace - continua la Coldiretti - sono rimasti solo 570 esemplari impegnati nella produzione di latte uso pediatrico e per l’onoterapia, della capra Girgentana dalle lunghe corna a forma di cavaturacciolo si contano circa 400 capi per la produzione di latte destinato alla tuma ammucchiata (formaggio nascosto) stagionata in fessure di muro in gesso e/o pietra, che in passato venivano murate per nasconderle ai briganti. Ma ci sono anche - continua la Coldiretti - la gallina di Polverara, ritratta con il caratteristico ciuffo fin dal 1400 in quadri e opere conservati anche nei Musei vaticani, la Mora romagnola una curiosa razza di maiale dal mantello nerastro, con tinte dell’addome più chiare, i bovini di razza Garfagnina con mantello brinato e pelle di colore ardesia che annovera una popolazione di appena 145 capi o quelli di razza Pontremolese che sono rimasti appena in 46.

Un’azione di recupero importante si deve ai nuovi sbocchi commerciali creati dai mercati degli agricoltori e dalle fattorie di Campagna Amica attivi in tutte le Regioni e che hanno offerto opportunità economiche agli allevatori e ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione che altrimenti non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione. Si stima che - continua la Coldiretti - almeno 200 varietà vegetali definite minori, tra frutta, verdura, legumi, erbe selvatiche e prodotti ottenuti da almeno 100 diverse razze di bovini, maiali, pecore e capre allevati su scala ridotta trovino sbocco nell'attuale rete di mercati e delle Botteghe degli agricoltori di Campagna Amica che possono contare su circa diecimila punti vendita. “E’ questo il risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari”, conclude il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta di un bene comune per l’intera collettività e di patrimonio anche culturale sul quale l’Italia puo’ contare per riparti


Fonte:  Coldiretti


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mercoledì 27 gennaio 2016

Il consumo di carburanti a Dicembre

Dopo avere dedicato un post al consumo di petrolio di Dicembre, adesso diamo un'occhiata al consumo di quei carburanti che derivano dal petrolio utilizzati nella trazione veicolare: gasolio, benzina e gpl. Riprendiamo parte del comunicato stampa dell' Unione Petrolifera.
 Ricordiamo che I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in più, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo dell’1,5% (-10.000 tonnellate) rispetto a dicembre 2014, mentre il gasolio autotrazione un incremento del 3,0% (+59.000 tonnellate).

Nel mese di dicembre le vendite sulla rete della benzina hanno segnato un calo dello 0,5%, mentre quelle di gasolio un incremento del 3,4%.

La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di dicembre è così risultata pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di tonnellate di benzina e 2,0 di gasolio autotrazione, con un incremento dell’1,8% (+49.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2014.

Nell’intero 2015, i consumi sono stati pari a circa 59,7 milioni di tonnellate, con un aumento del 3,6% (+2.090.000 tonnellate) rispetto al 2014.

La benzina, nel periodo considerato, ha mostrato una flessione dell’1,2% (-98.000 tonnellate), mentre il gasolio è cresciuto dell’1,8% (+410.000 tonnellate).

Nel 2015, le vendite sulla rete hanno segnato un calo dell’1,0% per la benzina e un aumento dell’2,1% per il gasolio.

Nel 2015 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a 31,0 milioni di tonnellate, evidenzia un incremento dell’1,0% (+312.000 tonnellate).

Qui di seguito vediamo i nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico offrono una visione d'insieme della situazione riguardante il consumo di benzina e gasolio da trazione.


Il consumo dei carburanti per autotrazione

 Vediamo i grafici da noi realizzati  per anno solare a partire dal 2007.

I consumi di benzina, continua a navigare tra i livelli più bassi degli ultimi 9 anni.



... i consumi di gasolio restano a un livello intermedio.

 
Qui sotto vediamo l'andamento dei mesi negli anni solari per il gasolio più la benzina, livelli sempre bassi.



Adesso vediamo i grafici che prendono in considerazione i consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento. Non fanno altro che confermare quanto detto sopra

Per la benzina, continua la sua rotta in discesa anche se c'è un accenno ad un livellamento orizzontale...


...e il gasolio, che era risalito lentamente.

Il grafico della benzina + gasolio delinea una curva che ultimamente si appiattisce e basta.


Diamo un'occhiata anche al consumo del Gpl da trazione essendo anch'esso un derivato del petrolio. Registra un incremento del 2.1 % rispetto allo stesso mese dell'anno precedente e del 5,0 % annuale, che vale circa 1/5 rispetto alla benzina, circa il 7% rispetto al gasolio, questo mese. Qui sotto il grafico che considera i 12 mesi precedenti al mese di riferimento, sale, poco ma sale.






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martedì 26 gennaio 2016

Fatturato e ordinativi dell’industria

L'Istat ci comunica che ... a novembre 2015 il fatturato dell'industria, al netto della stagionalità, registra una diminuzione dell'1,1% rispetto a ottobre, con identiche variazioni sul mercato interno e su quello estero.

Nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo cala dello 0,7% rispetto ai tre mesi precedenti (-0,8% per il fatturato interno e -0,4% per quello estero). Sulla flessione trimestrale pesa la dinamica negativa delle vendite di prodotti energetici, al netto dei quali il fatturato risulta, complessivamente, in lieve crescita (+0,1%).

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di novembre 2014), il fatturato totale cresce in termini tendenziali dello 0,8% (+2,2% al netto dell'energia), con incrementi dello 0,5% sul mercato interno e dell'1,1% su quello estero.

Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per l'energia (+0,6%) e per i beni di consumo (+0,3%), mentre registrano una flessione i beni strumentali (-3,7%) e i beni intermedi (-0,5%).

L'indice grezzo del fatturato cresce, in termini tendenziali, del 4,1%: il contributo più ampio viene dalla componente interna dei beni strumentali.

Per il fatturato l'incremento tendenziale più rilevante si rileva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+8,0%), mentre la maggiore diminuzione riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-16,1%).

Per gli ordinativi totali, si registra un incremento congiunturale dell'1,6%, sintesi di un aumento del 4,4% degli ordinativi interni e un calo del 2,5% di quelli esteri.

Nel confronto con il mese di novembre 2014, l'indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 12,1%. L'incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di prodotti di elettronica (+157,1%, attribuibile a rilevanti commesse nella fabbricazione di strumenti di misurazione e navigazione), mentre una flessione si osserva nella fabbricazione di apparecchiature elettriche (-4,0%).



I nostri grafici con i dati forniti dall'Istat.






   


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lunedì 25 gennaio 2016

Ancora a proposito della legge sul retrofit elettrico

A cura del  MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI è uscito pochi giorni fa in Gazzetta Ufficiale il regolamento che riguarda il retrofit elettrico, cioè la sostituzione del motore termico su un vecchi veicolo già circolante su strada.
E' il DECRETO 1 dicembre 2015, n. 219
Regolamento recante sistema di riqualificazione elettrica destinato
ad equipaggiare autovetture M e N1. (15G00232)
(GU n.7 del 11-1-2016)


Il testo è qui.

Rileggendo il testo con più attenzione vediamo che le trasformazioni possono essere attuate su tutte le categorie di veicoli trasporto persone:
 le auto M1 fino a 9 persone sino a 35 quintali;
 i veicoli di categoria M2 oltre 9 persone fino 50 quintali;
 i veicoli di categoria M3 oltre 50 quintali;
 i veicoli di categoria M3G oltre 50  quintali  cioè  i fuoristrada.

Tutti i veicoli che trasportano persone però non si comprende perchè ci si estendano le trasformazioni dei furgoni oltre i 35 quintali lasciando la possibilità alle categorie N1  N2 , N3. N3G.

 Sarebbe stato opportuno avviare la liberalizzazione anche per i furgoni oltre quella fatidica soglia elle 3,5 tonnellate come avviene per i bus M2, M3.

Riguardo al comma 2 dell'art. 4 se non si toccano ad esempio i sistemi frenanti o lo sterzo sostituendoli non è necessario chiedere il nulla osta alla casa madre.

 Inoltre il comma 3 quando dice "prestazioni non inferiori a quello del veicolo originario" si riferiscono appunto alle sostituzioni dei sistemi collaterali non al motore elettrico che quindi può avere prestazioni diverse dall'originale come la velocità più bassa e non oltre le soglie indicate dal Codice della Strada, per specifici mezzi come gli autobus, prestazioni che sono accettata pienamente come descritto al comma 2.

 Nel testo non si fa riferimento alla vetustà del veicolo quindi dovrebbe essere definitivamente decaduto il vecchi limite sei 7 anni, diversamente  invece era espressamente vietato nella vecchia legge.


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sabato 23 gennaio 2016

Le colonnine di ricarica di Trieste

Scorrendo gli articoli online relativi ai veicoli elettrici mi sono imbattuto in  una notizia che avevo frainteso ad una lettura superficiale. "Mobilità  elettrica a Trieste, già 239 ricariche." Pensavo che avessero installato 239 colonnine di ricariche a Trieste ma, in realtà, non è così. Le colonnine sono solo 9 e 239 si riferiscono alle volte in cui i veicoli elettrici si sono attaccati ad esse per ricaricare le batterie. Evidentemente il numero dei veicoli elettrici deve essere estremamente esiguo ancora in quella città ma si comincia sempre così con numeri piccoli destinati ad aumentare specialmente se l'Amministrazione cittadina lo vuole tenuto conto che si è evitato di emettere in atmosfera di circa 2 tonnellate di CO2, oltre che di godere di un significativo risparmio sul costo del carburante. Gli oltre 2000 i KWh di energia pulita erogati al 31 dicembre da quanto, aprile 2015, le colonnine sono state installate a Trieste, consegnano un risultato di rilievo, anche considerata la novità del servizio e il limitato parco macchine elettriche circolante. .
Le 9 colonnine sono in Via Nazionale 4, Piazzale Straulino, Via Slataper 18, Via delle Ginestre 1, Piazzale 11 settembre, Via S.Nazzario 5, Via Carpineto 35, Rotonda Boschetto, Via Gruden Basovizza. Sono state utilizzate tutte ma la colonnina di ricarica di via Slataper 18, con 104 ricariche, è di gran lunga la più utilizzata dagli utenti.

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venerdì 22 gennaio 2016

Consumi di energia elettrica in Italia: +0,6% a Dicembre e nel 2015 +1,5%, produzione 40% alle rinnovabili

Terna: nel 2015 torna a crescere la domanda di elettricità

315,2 miliardi di kilowattora il fabbisogno, +1,5% l’incremento sul 2014

Consumi in crescita per la prima volta dal 2011: Centro e Sud trainano la risalita
•Si conferma importante il contributo delle rinnovabili: il 40% della produzione è “green”
•A dicembre 2015 il fabbisogno elettrico sale dello 0,6% rispetto a dicembre 2014

Dopo tre anni consecutivi in calo, tornano con il segno positivo i consumi di energia elettrica in Italia. Secondo i primi dati provvisori elaborati da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, il totale dell’energia richiesta in Italia nel 2015 ammonta a 315,2 miliardi di kilowattora, valore in aumento dell’1,5% rispetto al 2014. A parità di giorni lavorativi la variazione è +1,3%.

A trainare l’incremento, in particolare, sono state la macro-area Sud (che include Campania, Puglia, Calabria, Basilicata) che ha fatto registrare la crescita più consistente con un +4,4%, poi quella composta da Toscana ed Emilia Romagna con un +4,3% e ancora quella Centro (che comprende Lazio, Abruzzo, Marche, Molise, Umbria) con una variazione del +2,3% rispetto al 2014. Più contenuto l’aumento di domanda elettrica in Sardegna (+0,8%) e Lombardia (+0,4%); stazionario nella macro-area Nordest (Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto).

Nel 2015 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per il 85,3% con produzione nazionale e per la quota restante (14,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (270,7 miliardi di kWh) è in crescita dello 0,6% rispetto al 2014. In aumento le fonti di produzione fotovoltaica (+13,0%), termoelettrica (+8,3%) e geotermica (+4,5%). In calo, invece, le fonti di produzione idrica (-24,9%, dopo il record storico del 2014) ed eolica (-3,3%), prevalentemente a causa delle differenti condizioni atmosferiche registrate nel 2015. Nel complesso, la produzione delle fonti rinnovabili - idroelettrico, fotovoltaico, eolico, geotermico, biomasse - ha raggiunto i 107,8 miliardi di kWh, pari al 39,8% della produzione nazionale netta.

Nel 2015, infine, è stato raggiunto il nuovo record assoluto dei consumi elettrici in Italia: alle ore 16 di martedì 21 luglio, Terna ha registrato un valore di picco pari a 59.353 MW (+15,1% rispetto alla richiesta massima del 2014).

Per quanto riguarda invece il mese di dicembre 2015, la quantità di energia elettrica richiesta in Italia è stata di 25,8 miliardi di kilowattora, con un incremento dello 0,6% rispetto ai volumi richiesti a dicembre 2014. I 25,8 miliardi di kWh richiesti nel mese di dicembre sono distribuiti per il 48,8% al Nord, per il 30,0% al Centro e per il 21,2% al Sud. A livello territoriale, la variazione tendenziale di dicembre 2015 è risultata nulla al Nord, +1,3% al Centro e +1,6% al Sud. Nel mese di dicembre 2015 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per un 83,3% con produzione nazionale e per la quota restante (16,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (21,7 miliardi di kWh) è in diminuzione di 1,4% rispetto ai volumi di dicembre 2014. Sono in crescita le fonti di produzione fotovoltaica (+16,9%), termoelettrica (+16,4%) e geotermica (+3,4%). In calo le fonti idrica (-51,1%) ed eolica (-54,4%), per le questioni atmosferiche sopracitate. In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di dicembre 2015 rispetto al mese precedente è risultata in calo dello 0,9%. La potenza massima richiesta a dicembre 2015 è stata di 52.355 megawatt; tale valore è stato conseguito martedì 15 alle ore 18 e risulta superiore del +1,7% al valore registrato alla punta del corrispondente mese del 2015.

Dal Comunicato stampa Terna

I nostri grafici

Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.

Per anno solare. Siamo tornati alla normalità dopo il caldo eccessivo dei mesi centrali dell'estate e si vede. Qui sotto si evidenzia il fatto che siamo al secondo livello più basso degli ultimi 10 anni.

 
Per una migliore lettura degli ultimi 5 anni .

Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza con la tendenza alla caduta costante nonostante l'impennata di Luglio/Agosto per l'ampio uso dei climatizzatori.

 
Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 35 mesi con un salto in terreno positivo per la maggior parte dei mesi del 2015 in particolar modo nei mesi estivi.

 
Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi nei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese appena trascorso, che disegna il crollo progressivo, quasi rettilineo con pendenza costante dei consumi di energia elettrica dal 2012. Dopo la crescita dei mesi estivi sopra la norma a  causa delle condizioni climatiche, con i mesi estivi particolarmente bollenti e che hanno determinato l'accensione prolungata dei condizionatori, si nota un riallineamento negli ultimissimi mesi.


   Per ultimo la progressione dal 2003 del consumo di elettricità in Italia.



Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.



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giovedì 21 gennaio 2016

Consumi petroliferi Dicembre 2015

I consumi petroliferi italiani, stando ai dati provvisori, nel mese di dicembre 2015 sono ammontati a circa 5,3 milioni di tonnellate, con un aumento pari al 5,5% (+276.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2014.

Questo incremento è da attribuire alla concomitanza di diversi fattori positivi: un giorno di consegna in più, la consistente riduzione dei prezzi e condizioni meteo favorevoli.

I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in più, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo dell’1,5% (-10.000 tonnellate) rispetto a dicembre 2014, mentre il gasolio autotrazione un incremento del 3,0% (+59.000 tonnellate).

Nel mese di dicembre le vendite sulla rete della benzina hanno segnato un calo dello 0,5%, mentre quelle di gasolio un incremento del 3,4%.

La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di dicembre è così risultata pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di tonnellate di benzina e 2,0 di gasolio autotrazione, con un incremento dell’1,8% (+49.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2014.

Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate del 18,7%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 56,9% del totale (era il 52,7% nel dicembre 2014).

Nell’intero 2015, i consumi sono stati pari a circa 59,7 milioni di tonnellate, con un aumento del 3,6% (+2.090.000 tonnellate) rispetto al 2014.

La benzina, nel periodo considerato, ha mostrato una flessione dell’1,2% (-98.000 tonnellate), mentre il gasolio è cresciuto dell’1,8% (+410.000 tonnellate).

Nel 2015, le vendite sulla rete hanno segnato un calo dell’1,0% per la benzina e un aumento dell’2,1% per il gasolio.

Nel 2015 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a 31,0 milioni di tonnellate, evidenzia un incremento dell’1,0% (+312.000 tonnellate).

Nello stesso periodo le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in crescita del 15,8%, con quelle diesel a coprire il 55,6% del totale (era il 55,1% nel 2014).

 Roma, 20 gennaio 2016 –  Comunicato Stampa Unione Petrolifera


Qui di seguito sono i nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Il petrolio

Il grafico con i consumi per anno solare. Saranno anche cresciuti, ma si aggirano intorno ai livelli più bassi degli ultimi 10 anni.

 
Il grafico dei consumi con i mesi in sequenza dal Gennaio 2006.


 
Il grafico delle percentuali mese su mese dell'anno precedente dal Gennaio 2006. Quest'anno predomina il segno positivo ma teniamolo presente, in rapporto all'anno precedente, come abbiamo visto nel primo grafico.

 
Il grafico seguente è relativo ai consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento a partire dal dicembre 2006. Giù a capofitto ma si nota una faticosa risalita per i motivi descritti dal comunicato stampa.


Per ultimo vediamo il grafico riassuntivo del quantitativo dal 2006 a tutto il 2015.



Prossimamente osserveremo graficamente il consumo dei carburanti.



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mercoledì 20 gennaio 2016

Le immatricolazioni dei veicoli commerciali, a Dicembre +29,1% e +12,8% nell'intero 2015

L’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, ha diffuso il suo comunicato stampa relativo alle immatricolazione degli autocarri a Dicembre e fine anno. Leggiamo.

I veicoli commerciali archiviano il 2015 con un +12,8%. Il "superammortamento" accelera le perfomance di fine anno.
Come previsto dal nostro Centro Studi, il mercato dei veicoli commerciali ha chiuso l’anno 2015 con 134.234 immatricolazioni, in aumento del 12,8% rispetto allo scorso anno, accelerando la sua crescita negli ultimi due mesi grazie all’introduzione del “Superammortamento” nella Legge di Stabilità”, così si è espresso Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE l’Associazione delle Case automobilistiche estere, a commento dei dati diffusi oggi dal Centro Studi dell’Unione.
Le agevolazioni fiscali che dal 15 ottobre scorso consentono di portare in ammortamento il 140% del costo di acquisto dei beni strumentali (quindi anche veicoli da lavoro), dopo l'incremento delle vendite a novembre, hanno spinto anche il mese di dicembre in crescita del 29,1% con 14.890 autocarri con ptt fino a 3,5t immatricolati, rispetto agli 11.535 del dicembre 2014. Tornando indietro negli anni si arriva al 2009 per trovare performance migliori per lo stesso mese. Nel totale anno 2015 l'aumento del 12,8% è stato possibile grazie agli oltre 15.000 veicoli venduti in più (134.234 complessivamente venduti) rispetto ai 119.010 del gennaio-dicembre 2014.
“Con questi presupposti – prosegue Nordio – guardiamo con maggior fiducia all’anno che si è appena aperto e auspichiamo che gli interventi messi in campo dal Legislatore riescano ad imprimere la necessaria accelerazione al rinnovo del parco circolante più vecchio, che a fine 2014 contava ancora quasi un 40% di Euro 0, 1 e 2. Con i benefìci risultanti dal Superammortamento e dalla Legge Sabatini – ha concluso il Presidente - stimiamo che nel 2016 potrà determinarsi un'ulteriore crescita del mercato dei veicoli commerciali, pari al 15%”.

I nostri grafici

Proseguiamo con i grafici da noi realizzati grazie ai dati forniti dall'UNRAE in grado, più delle parole, di farci capire quale sia la situazione con il trascorrere dei mesi con un solo colpo d'occhio.

L'andamento delle immatricolazione degli autocarri mese dopo mese a partire dal gennaio 2009.

 
Le immatricolazione mensili con l'andamento seguendo l'anno solare.


 
Le percentuali di ogni mese rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.


 

Segue il grafico mostra l'andamento delle immatricolazioni degli autocarri nei 12 mesi precedenti rispetto al mese di rilevamento.


L'ultimo grafico misura le immatricolazioni totali, gennaio/dicembre, degli anni che vanno dal 2009 al 2015.



Come vediamo il mercato è in crescita dal 201. Cosa vuol dire? E' ripresa la crescita economica? Girano più merci o è solo frutto di svecchiamento dei mezzi da lavoro?



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