Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 31 gennaio 2017

Consumi di energia elettrica in Italia a Dicembre +0,4%, in flessione del 2,1% nel 2016

Fabbisogno sale dello 0,5% rispetto a novembre: profilo del trend si conferma in crescita. Nel 2016 domanda in calo rispetto al 2015 (-2,1%)

Nel mese di dicembre 2016, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 26,2 miliardi di kWh, un valore in crescita dello 0,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Secondo i primi dati provvisori, la domanda di elettricità complessiva del 2016 risulta in flessione del 2,1% rispetto al 2015 (anche a parità di calendario).

A livello territoriale, la variazione tendenziale di dicembre 2016 è stata sostanzialmente omogenea: +0,5% al Nord, +0,6% al Centro e nulla al Sud.

In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di dicembre 2016 ha fatto registrare una variazione positiva dello 0,5% rispetto al mese precedente. Il profilo del trend conferma l’andamento crescente registrato già a novembre. 

Nel mese di dicembre 2016 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per il 95% con produzione nazionale e per la quota restante (5%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (25,1 miliardi di kWh) è cresciuta del 14,7% rispetto a dicembre 2015.

In aumento le fonti di produzione eolica (+121,6%), idrica (+30,5%), termica (+9,8%) e fotovoltaica (+5,1%); in calo la fonte di produzione geotermica (-2,9%).



Dal Comunicato stampa Terna del 30 Gennaio 2017 


I nostri grafici


Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.

Per anno solare. Il consumo è a un livello molto basso tra gli ultimi 11 anni.



Per una migliore lettura degli ultimi 5 anni.


Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza con la solita tendenza alla caduta costante e progressiva.



Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 46 mesi con un salto in terreno positivo per la maggior parte dei mesi estivi del 2015 dovuti esclusivamente al caldo eccezionale e al conseguente uso/abuso dei condizionatori, per poi tornare al segno rosso. Persiste il calo in tutti i mesi del  2016 eccetto febbraio e Dicembre.


Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese trascorso. Esso disegna il crollo progressivo, con il solito profilo oramai consueto a forma di gobba di cammello in ginocchio intento a bere, con la lingua fuori. Dopo la crescita dei mesi estivi dell'anno passato a causa delle condizioni climatiche contingenti ed eccezionali, con i mesi estivi particolarmente bollenti del 2015, si nota un ultimo periodo stazionario.

L'ultimo grafico riassume l'andamento del consumo di energia elettrica in Italia anno dopo anno dal 2003 ad oggi. Che siamo al livello più basso non occorre dirlo, si vede chiaramente.


Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.





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lunedì 30 gennaio 2017

La mobilità del futuro si farà con la levitazione magnetica

Quella che segue è una comunicazione che viene direttamente dal sito web della Scuola Superiore San'Anna. Diciamo prima che cosa è' la "La Scuola Superiore Sant'Anna " Essa è un istituto universitario pubblico a statuto speciale, che opera nel campo delle scienze applicate: Scienze economiche e manageriali, Scienze Giuridiche, Scienze Politiche, Scienze agrarie e biotecnologie vegetali, Scienze Mediche e Ingegneria Industriale e dell'Informazione. Ricerca e formazione in ambito internazionale, la Scuola Superiore Sant'Anna ha l'obiettivo di sperimentare percorsi innovativi nella ricerca e formazione. Docenti e ricercatori vivono e interagiscono con gli allievi ogni giorno, in un continuo scambio culturale e intellettuale. Da qui nascono idee innovative, sviluppate in collaborazione con università, enti, aziende e istituti di ricerca stranieri.
Grazie al suo carattere internazionale, alla formazione di eccellenza e alla comunità scientifica, la Scuola Superiore Sant'Anna si è affermata come punto di riferimento in Italia e all'estero.


Per adesso è una tecnologia semplice eppure rivoluzionaria, con l'ambizione di fare a meno della ruota per alcuni mezzi del trasporto pubblico. Entro il 2020 è destinata a modificare l’aspetto di tutti quei mezzi che si muovono su rotaie (per le piccole come per le medie e lunghe distanze come metropolitane, tram e treni, anche ad alta velocità) e soprattutto la tecnologia che permette loro di muoversi, restando letteralmente sospesi a pochi centimetri dai binari.
Ironlev è il sistema sviluppato da Ales Tech, azienda spin off della Scuola Superiore Sant’Anna, in collaborazione con Girotto Brevetti, azienda Italiana con sede a Spresiano (Treviso), per contribuire a rendere il trasporto pubblico più efficiente, diminuendo i costi di esercizio e aumentando la compatibilità ambientale. IronLev è una tecnologia tutta italiana basata su binari di acciaio, molto simili a quelle delle reti ferrotranviarie, a cui sono “magneticamente” agganciati i vagoni, che possono scorrere grazie a un particolare sistema di galleggiamento, non alimentato da corrente elettrica, e soprattutto senza toccare le rotaie e quindi senza provocarne usura.

Non è un caso se questa tecnologia strizza l'occhio ad Hyperloop, il rivoluzionario sistema di trasporto proposto da Elon Musk e in fase di sviluppo, alla cui nascita contribuisce da tempo proprio l’azienda spin off della Scuola Superiore Sant’Anna, Ales Tech. Prima ancora che nascesse come azienda spin off, i suoi fondatori erano stati selezionati per partecipare alla gara per sviluppare le “navicelle”, i “pod”, di Hyperloop, concentrandosi sui “carrelli” e sul sistema di sospensione. Poi Ales Tech è diventata impresa e fornitrice ufficiale dei sistemi di sospensione per i veicoli di team finalisti nella “SpaceX Hyperloop Pod Competition”. I veicoli con carrelli made in Italy saranno in azione in azione il 29 gennaio in California, per avviarsi alla fase finale della gara.

Con IronLev, Ales Tech si prepara a fare un ulteriore passo in avanti verso la mobilità del futuro. A differenza di tecnologie simili già in uso, ad esempio, sui treni ultraveloci in Giappone che si rivelano assai costose e complesse dal punto di vista tecnico, IronLev permette il trasporto dei passeggeri e la movimentazione delle merci in una maniera che gli ideatori definiscono “rapida e sicura”, dopo aver generato un significativo abbattimento dei costi di realizzazione delle reti ferroviarie e del loro esercizio. Per garantire la levitazione dei veicoli, e quindi il loro movimento, IronLev non consuma energia ma sfrutta alcune proprietà fisiche della materia. I vagoni scorrono sui binari grazie a un particolare sistema di galleggiamento non alimentato da corrente elettrica e, soprattutto, senza entrare in contatto fisico con le rotaie.

Questo sistema, definito di “levitazione magnetica passiva”, punta a rendere più efficiente il trasporto pubblico di massa. I settori di applicazione di IronLev non si limitano al trasporto ma possono essere impiegati ovunque sia necessario un movimento, sempre facendo a meno della ruota. Montagne russe, carrelli per riprese cinematografiche o televisive, ascensori, sistemi di parcheggio automatizzati, sistemi antisismici sono settori potenzialmente interessati da questa nuova tecnologia italiana. Secondo gli ideatori, IronLev può prestarsi anche a possibili evoluzioni nel campo dell'automazione industriale.

La tecnologia che fa a meno della ruota si avvia con rapidità verso il mercato e gli utilizzi reali. Un sistema dimostrativo è già stato costruito e testato in laboratorio, ma Ales Tech è già al lavoro per realizzare un prototipo in scala reale entro dicembre 2017. Gli ideatori di IronLev appartengono a un team multidisciplinare composto da ingegneri, esperti di proprietà intellettuale e di innovazione di due società italiane. Ales Tech è la spinoff della Scuola Superiore Sant’Anna, nata nel 2016 e specializzata in sistemi per il controllo della dinamica e per la riduzione delle vibrazioni. Girotto Brevetti ha realizzato e commercializzato innovazioni nel settore della meccanica, lavorando con aziende come Pirelli e Technogym.

“Con IronLev – spiega Luca Cesaretti, presidente di Ales Tech - vogliamo democratizzare la levitazione magnetica. Grazie alle caratteristiche della nostra tecnologia e ai bassissimi attriti, costanti anche ad alte velocità, possiamo spostare un vagone di 10 tonnellate con la stessa forza necessaria a sollevare uno zaino di 10 chilogrammi. Puntiamo ad abbattere di un ordine di grandezza significativo il costo della gestione dell'infrastruttura, grazie all’assenza del contatto tra il sistema di galleggiamento e le rotaie e a notevoli risparmi di energia elettrica. Adesso – prosegue Luca Cesaretti – stiamo definendo le tappe che porteranno IronLev dal laboratorio agli utilizzi reali. Stiamo prendendo contatti con diverse aziende interessate ad affiancarci nello sviluppo. E’ realistico pensare che, se tutto andrà bene, potremo vedere il sistema in funzione nelle nostre città già dal 2020”.





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domenica 29 gennaio 2017

I furgoni elettrici da 35 quintali adesso si possono noleggiare

Per un servizio esclusivo nei centri storici nel rispetto della salute dei cittadini quale migliore immagine è per una azienda  trasportare le proprie merci esclusive se non utilizzando furgoni elettrici, silenziosi e a emissioni locali nulle? 
Le amministrazioni cittadine si devono confrontare sempre più con le impennate delle polveri sottili costringendo perfino la Comunità europea a suggerire adesso e obbligare nel prossimo futuro l'utilizzo di veicoli non inquinanti a cominciare dalle aree cittadine. Quale migliore pubblicità per le grandi aziende di moda, alimentari, consegna merci in generale dimostrare ai cittadini che hanno a cuore la salute pubblica e che sono disposti a partire da subito utilizzando veicoli elettrici silenziosi e privi di emissioni nocive.

Le aziende hanno a disposizione una tipologia di furgone elettrico allestibile secondo necessità dalle caratteristiche innovative pronto per l'uso, può esser acquistato o noleggiato a lungo termine.

Una occasione da non perdere.

Punti chiave distintivi
•Veicolo 35q (patente B)
•2,8 Km/kWh
•Performance speculari alla motorizzazione Diesel
•Nessuna modifica al veicolo originale
•Gestione da remoto delle batterie GPS– GSM
•130 Km di Autonomia con soli 48 kWh di Batterie
•Manutenzione semplice e sicura grazie alle basse tensioni di funzionamento Vantaggi
•Efficienza di funzionamento 93%
•Thermal Management selettivo brevettato
•Alte potenze a tensioni estremamente ridotte 110 Vdc
•Elevato rapporto peso potenza fino 3 kW/kg
•Scalabilità delle potenze da 30 – 250 kW
•Affidabilità e sicurezza
•Costi costruttivi e di impianto contenuti
•Elevata flessibilità

 Il sistema di trazione elettrica innovativo è un brevetto italiano. La produzione è in Italia.


Per informazioni in merito scrivere mail a questo indirizzo.





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sabato 28 gennaio 2017

Di nuovo disponibili scooter elettrici Oxygen usati

Qualche anno fa l'italianissima Oxygen SpA produceva scooter elettrici di alta qualità che vendeva alle Poste Svizzere e a tante altre aziende soprattutto estere. 

Le caratteristiche costruttive dello scooter nella versione   100% elettrico Cargo Scooter, alimentato da batterie agli ioni di litio lo rendevano adatto per il trasporto di merci all'interno delle aree urbane. Il Cargo Scooter può trasportare fino a 90 kg di merci e grazie al suo basso centro di gravità risulta sempre maneggevole e più facile da guidare di qualunque altro veicolo a due ruote.

Per chi fosse interessato all'acquisto, alcuni scooter usati sono adesso disponibili con vari chilometraggi e prezzi. Sede della vendita: Firenze.

Potete scrivere a questo indirizzo per chiedere preventivi.


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venerdì 27 gennaio 2017

120 autobus ibridi a Milano

Finalmente qualcosa si sta muovendo anche in Italia per quanto riguarda il trasporto pubblico locale adottando veicoli elettrici e ibridi.

Lo abbiamo visto a Torino con l'aggiudicazione della gara per 19 autobus elettrici a Padova dove hanno l'intenzione di  rinunciare al tram in favore dell'autobus elettrico per evidenti motivi. Ancora più sostanziosa è la notizia che viene da Milano dove è stata aggiudicata la gara per l'ATM con addirittura 120 autobus ibridi nell’ambito del piano di rinnovo dei mezzi già proficuamente avviato e reso possibile "grazie alle politiche di risparmio aziendale che hanno consentito di liberare cospicue risorse per proseguire nel programma di investimenti in corso".
Con questo ulteriore ordine, "l’età media della flotta, che è già la più bassa d’Italia, sarà sempre più in linea con quella della capitali europee". Gli investimenti "porteranno a un ulteriore miglioramento del servizio, con la riduzione delle emissioni inquinanti in un’ottica sempre più eco-sostenibile". Inoltre, "grazie alla tecnologia 'stop and go' e alle fasi di arresto e ripartenza 'full electric', i 120 bus ibridi consentono un consumo notevolmente inferiore, con un risparmio dei consumi pari almeno al 15%".
L’appalto è stato aggiudicato a Iveco e consiste nella fornitura di 120 autobus ibridi, omologati secondo la Direttiva 2007/46/CE, per il servizio pubblico di linea. La fornitura comprende anche la manutenzione full service per cinque anni ed è stata aggiudicata per un importo complessivo di euro 59.230.080 + Iva, corrispondente a un ribasso del 24,3% rispetto alla base d’asta.

Speriamo che la direttiva di cui abbiamo parlato recentemente permetta di aumentare il numero degli autobus elettrici nei prossimi anni in modo ancora più sostenuto.

Foto da Autobus web

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giovedì 26 gennaio 2017

Fatturato e ordinativi dell’industria a Novembre

A novembre, rispetto al mese precedente, nell'industria si rileva un aumento significativo sia del fatturato (+2,4%), sia degli ordinativi (+1,5%).

L'incremento del fatturato è maggiore sul mercato interno (+3,1%) rispetto a quanto rilevato sul mercato estero (+0,9%). Gli ordinativi, invece, registrano incrementi maggiori sul mercato estero (+2,4%) rispetto all'interno (+1,0%).

Nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo del fatturato aumenta dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti (-0,1% per il fatturato interno e +0,7% per quello estero); quello degli ordinativi diminuisce del 2,3%.

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 come a novembre 2015), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 3,9%, con un incremento del 4,8% sul mercato interno e del 2,2% su quello estero.

Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per tutti i raggruppamenti principali di industrie, particolarmente rilevanti per l'energia (+4,2%).

L'indice grezzo del fatturato cresce, in termini tendenziali, del 3,9%: il contributo più ampio a tale incremento viene dalla componente interna dei beni strumentali.

Per il fatturato l'incremento tendenziale più rilevante si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+13,6%); l'unica flessione riguarda, invece, le attività estrattive (-3,5%).

Nel confronto con il mese di novembre 2015, l'indice grezzo degli ordinativi si mantiene sostanzialmente stabile (+0,1%). L'incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di apparecchiature elettriche (+11,6%), mentre la flessione maggiore si osserva nell'elettronica (-54,7%).



I nostri grafici con i dati forniti dall'Istat.

Fatturato



Ordinativi








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mercoledì 25 gennaio 2017

Gara unica nazionale per 1600 autobus, quanti elettrici?

Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sotto la guida del ministro Graziano Delrio sta per varare la prima gara a livello nazionale per l'acquisto di 1.600 autobus per il trasporto pubblico locale (TPL). A Consip, a cui il decreto ha affidato il ruolo di centrale unica di committenza, il compito di bandire le gare per tipologie di mezzi. Consip è la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana. Opera nell'esclusivo interesse nazionale e il suo azionista unico è il Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) del quale è una società in-house. Nove i lotti iniziali del programma per mezzi sia urbani che extraurbani per un valore di 255 milioni (cofinanziamento incluso) e che si aggiungono ai 500 milioni già stanziati  a dicembre per le gare regionali. I lotti saranno divisi per lunghezza dei veicoli, ma anche per tipologia di alimentazione: contemplano bus elettrici, a gasolio, ibridi benzina/elettrico e a metano. 

Le risorse previste da destinare al rinnovo del parco autobus italiani aumenteranno fino a raggiungere nel periodo 2017-2033 i 3,7 miliardi. Per svecchiare le flotte si ricorrerà allo strumento della gara nazionale che alleggerirà il compito di regioni e società di Tpl, spesso non in grado a gestire procedure così complesse, aumentando i risparmi abbattendo i contenziosi.

Fra gli standard inseriti in gara, e che le aziende produttrici dovranno garantire, la più recente classe di emissione disponibile e un equipaggiamento di bordo che deve  comprendere un dispositivo di conteggio passeggeri, la videosorveglianza, un dispositivo di rilevamento della posizione, la predisposizione per il wifi.

Per ogni lotto ci sarà un vincitore che, nella sostanza, sarà un produttore in grado di garantire la fornitura massima indicata dal provvedimento. Ogni fornitore firmerà una convenzione con Consip e, a valle di questa, riceverà gli ordinativi dalle singole Regioni. I governatori, poi, comunicheranno al ministero i loro ordini, ricevendo i fondi statali in due tranche: la seconda (pari al 60%) sarà pagata solo al momento del completamento delle forniture.



Molto bene. Potenziare le linee di trasporto pubblico locale dovrebbe permettere alle amministrazione rendere le stesse più efficienti e apprezzate dai cittadini attraendone un numero sempre maggiore a discapito del trasporto privato delle auto in città. Occorrerebbe quindi agevolare le linee con corsie preferenziali di sola pertinenza dei bus per rendere più veloce il percorso come è per i tram, basterebbe solo questa scelta 'tecnica' per dimostrare quanto siano comodi i mezzi pubblici e d'altra parte quanto possa essere meno costosa rispetto ai tram pur abbattendo drasticamente l'inquinamento in città con linee di bus elettrici. Lo si vorrà fare?

Siamo curiosi di capire   quale sia la percentuale di bus elettrici richiesti nella gara decisa dal Ministro e/o dal Ministero e, nello stesso tempo chiediamo alle amministrazioni locali e alle regioni di fornirsi di mezzi elettrici per le linee di bus TPL.


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martedì 24 gennaio 2017

Maltempo: Coldiretti, 2016 anno più caldo di sempre, il quarto in Italia

Il 2016 è stato l'anno più caldo di sempre sul pianeta con una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani superiore addirittura di 0,94 gradi celsius rispetto alla media del ventesimo secolo. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre, che rileva le temperature dal 1880 dalla quale si evidenzia che al secondo posto si colloca il 2015 e al terzo il 2014, a conferma del processo di surriscaldamento in atto.
Se a livello globale si registra dunque il terzo record consecutivo, in Italia il 2016 che si è classificato al quarto posto tra gli anni più caldi di sempre con una temperatura che è risultata di 1,24 gradi superiore alla media del periodo di riferimento, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr che rilevano le temperature dal 1800. Si conferma anche in Italia la tendenza al surriscaldamento dopo che il 2015 si era posizionato come l'anno più bollente della storia ma nella classifica degli anni più caldi ci sono nell'ordine il 2014, il 2003, il 2016, il 2007, il 2012, 2001, poi il 1994, 2009, 2011 e il 2000. 

Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con pesanti effetti sull'agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro. Si moltiplicano – precisa la Coldiretti - gli eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo. Siccità e bombe d'acqua con forti piogge a carattere alluvionale, ma anche gelate estreme e picchi di calore anomali si alternano lungo l'anno e lungo tutta la Penisola. Anomalie che si evidenziano anche in questi giorni con l'Italia divisa in due tra nord dove è allarme incendi e siccità ed il centro sud che è seppellito dalla neve.






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lunedì 23 gennaio 2017

Il consumo di carburanti per autotrazione, benzina, gasolio, gpl a Dicembre

Con il  Comunicato stampa dell'Unione Petrolifera l'altro giorno abbiamo visto che nell'ultimo mese dell'anno, Dicembre 2016, i consumi petroliferi italiani sono ammontati a circa 5,2 milioni di tonnellate, con un calo dello 0,9% rispetto allo stesso mese del 2015.
 La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di Dicembre è risultata pari a circa 2,59 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 1,9 milioni di gasolio, con un calo dello 4,5%  rispetto allo stesso mese del 2015.
La benzina nel complesso ha mostrato un minor consumo, - 0,6% rispetto a novembre 2015, e il gasolio un calo del 3,5%.

Nei dodici mesi del 2016 la benzina ha mostrato una flessione del 2,9% (-230.000 tonnellate), e il gasolio dello 0,1% (-23.000 tonnellate).
 Nel 2016 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a circa 30,8 milioni di tonnellate, evidenzia un decremento dello 0,8% (-253.000 tonnellate).
 Nello stesso periodo, le vendite sulla rete hanno segnato per la benzina un calo del 2,7% mentre per il gasolio un incremento dell’1,1%.
 Nel 2016 le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in crescita del 15,8%, con quelle diesel a coprire il 57% del totale, mentre quelle di benzina il 32,8%.
 Le auto ibride hanno coperto il 2,1% delle nuove immatricolazioni, le elettriche si confermano allo 0,1%, quelle alimentate a GPL e a metano al 5,6% e al 2,4%.

 Adesso è venuto il momento di vedere i nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico, grafici che sono in grado di offrire una visione d'insieme della situazione riguardante il consumo di benzina e gasolio da trazione.


Il consumo dei carburanti per autotrazione

 Vediamo i grafici da noi realizzati per anno solare a partire dal 2007.

 Il consumo della benzina a Dicembre al livello più basso degli anni presi in considerazione, 10 ...



... mentre il consumo di gasolio non è posizionato tra gli anni migliori.



Qui sotto vediamo l'andamento dei mesi negli anni solari per il gasolio più la benzina. Il piatto piange.



Adesso vediamo i grafici che prendono in considerazione i consumi sommando gli ultimi 12 mesi includendo il mese di riferimento. Non fanno altro che confermare quanto detto sopra.

 Per la benzina conferma la caduta...


 ... il gasolio ingobbisce e scende...


.. mentre il grafico della benzina + gasolio delinea non più una curva accennando ad una discesa.


 Diamo un'occhiata anche al consumo del gpl da trazione essendo anch'esso un derivato del petrolio, sale di una inezia.






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giovedì 19 gennaio 2017

I consumi petroliferi di Dicembre -0,9%

Stando a dati ancora provvisori, nel mese di dicembre 2016 i consumi petroliferi italiani sono ammontati a circa 5,2 milioni di tonnellate, con un decremento pari allo 0,9% (-47.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015.
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di dicembre è risultata pari a circa 2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 2 milioni di gasolio, con un decremento del 4,5% (-123.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015.
I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in meno, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un decremento del 7,9% (-54.000 tonnellate) rispetto a dicembre 2015, e il gasolio autotrazione del 3,4% (-69.000 tonnellate).
Le vendite sulla rete di benzina e gasolio nel mese di dicembre hanno segnato rispettivamente un decremento del 7,8% e del 3,7%.
Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate del 13,1%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 57,7% del totale (era il 56,5% nel dicembre 2015), mentre quelle di benzina il 31%.
Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato, il peso delle ibride sale al 2,8%, quello delle elettriche allo 0,2%, e quello del GPL e del metano rispettivamente risalgono al 6,1% e al 2,3%.
Nel 2016 i consumi sono stati invece pari a circa 59,6 milioni di tonnellate, con un decremento dello 0,6% (-331.000 tonnellate) rispetto al 2015.
La benzina, nel periodo considerato, ha mostrato una flessione del 2,9% (-230.000 tonnellate), e il gasolio dello 0,1% (-23.000 tonnellate).
Nel 2016 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a circa 30,8 milioni di tonnellate, evidenzia un decremento dello 0,8% (-253.000 tonnellate).
Nello stesso periodo, le vendite sulla rete hanno segnato per la benzina un calo del 2,7% mentre per il gasolio un incremento dell’1,1%.
Nello stesso periodo le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in crescita del 15,8%, con quelle diesel a coprire il 57% del totale, mentre quelle di benzina il 32,8%.
Le auto ibride hanno coperto il 2,1% delle nuove immatricolazioni, le elettriche si confermano allo 0,1%, quelle alimentate a GPL e a metano al 5,6% e al 2,4%.


Comunicato stampa Unione Petrolifera del 18 gennaio 2017 



I nostri grafici

Qui di seguito sono i nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico riguardanti il consumo di petrolio. Dedicheremo a parte un post sul consumo dei carburanti nei prossimo giorni.

Il petrolio

Il grafico con i consumi di petrolio per anno solare. Il consumo scende dello 0,9% rispetto allo scorso anno e si posiziona ai bassi livelli degli ultimi 11 anni presi in considerazione.



Il grafico dei consumi con i mesi in sequenza dal Gennaio 2006.


Il grafico seguente è relativo ai consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento a partire dal dicembre 2006. Dopo una risalita partita all'inizio del 2012 e una stabilizzazione nei mesi del 2016 si torna a scendere.

Il grafico delle percentuali mese su mese dell'anno precedente dal Gennaio 2006. La curva tende a scendere.



Prossimamente osserveremo graficamente il consumo dei carburanti.





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mercoledì 18 gennaio 2017

I settori industriale ed elettrico, il consumo di gas a Dicembre

E' interessante verificare due indicatori indiretti dello stato di salute della nostra economia quali possono essere i settori industriale ed elettrico dal punto di vista dei consumi di gas. Qualche giorno fa abbiamo visto  i dati (provvisori) del consumo complessivo del gas nel mese Dicembre ed abbiamo realizzato che ancora si è segnato un notevole balzo in alto con un +13,9%.
Adesso controlliamo l'andamento del consumo nel settore industriale e in quello termoelettrico con i grafici che riassumono i consumi negli anni solari degli ultimi 12 anni e i grafici con la sommatoria dei dodici mesi precedenti.
I numeri sono il nostro punto di partenza e i grafici da noi realizzati ci aiuteranno a vedere e capire quale sia il progredire dei consumi nei due settori che insieme ad altri indicano una ripresa o una contrazione della crescita economica e produttiva. Le cifre sono quelle pubblicate dalla Snam (provvisorie negli ultimi due mesi) mentre le altre sono quelle definitive pubblicate dal Ministero.



I nostri grafici

Il settore industriale

Nel settore industriale si è consumato il 10,4% in più del corrispondente mese del 2015, circa 1.152 milioni di metri cubi (dati provvisori) contro i 1.043,1 (dati definitivi) milioni di metri cubi del 2015.



Il corrispondente grafico che traccia i consumi sommando i precedenti 12 mesi rispetto al mese di rilevamento. C'è poco da dire. Da metà dell'anno passato si vede una risalita nei primi mesi del 2016, con un'alternanza di periodi brevi di discesa e risalita ma da considerare fluttuanti nella norma dal giugno del 2010.


Il settore termoelettrico

Il consumo per la generazione elettrica sale del 20,3% rispetto allo stesso mese del 2015, assestandosi nella media degli ultimi 12 anni. Si sono consumati 2.528 circa milioni di metri cubi (dati provvisori) contro i 2.101,9 milioni di metri cubi dello stesso mese del 2015 (dati definitivi). Negli ultimi 3/4 mesi abbiamo avuto incrementi dei consumi che vanno dal 20 al 33 %, il perchè lo abbiamo spiegato nel post precedente quindi già sappiamo che non è un segnale totalmente positivo per la nostra economia ovvero non si è prodotto energia elettrica con le turbogas per un incremento di produttività bensì per una necessità della Francia, causa chiusura di una dozzina di centrali nucleari per 'revisioni' periodiche o forzose, e che esportiamo.




Si evidenzia, nel grafico sottostante, la risalita dei consumi dal gennaio 2015 ad oggi prendendo in considerazione la somma dei 12 mesi precedenti.


Continueremo nel futuro a seguire gli altri indicatori della salute della nostra economia.




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martedì 17 gennaio 2017

Produzione industriale a Novembre

A novembre 2016 l'indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato dello 0,7% rispetto ad ottobre. Nella media del trimestre settembre- novembre 2016 la produzione è aumentata dello 0,9% rispetto al trimestre precedente.

Corretto per gli effetti di calendario, a novembre 2016 l'indice è aumentato in termini tendenziali del 3,2% (i giorni lavorativi sono stati 21 come a novembre 2015). Nella media dei primi undici mesi dell'anno la produzione è cresciuta dell'1,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

L'indice destagionalizzato mensile presenta variazioni congiunturali positive nei raggruppamenti dell'energia (+2,4%), dei beni intermedi (+1,1%) e dei beni strumentali (+0,8%); diminuiscono invece i beni di consumo (-0,9%).

In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano una marcata variazione positiva nel comparto dell'energia (+10,6%); aumentano anche i beni strumentali (+3,9%) e i beni intermedi (+2,4%) mentre una variazione negativa segnano i beni di consumo (-0,1%).

Per quanto riguarda i settori di attività economica, a novembre 2016 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+14,5%), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+6,7%) e delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+5,8%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-5,0%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (entrambi -4,3%).


Comunicato Istat



Mai i grafici parlano da soli, basta guardarli.

I nostri grafici.


Indice generale della produzione industriale: destagionalizzato, corretto per gli effetti di calendario (base 2010=100).

Quello che che segue è il grafico che riguarda il solo andamento della produzione industriale dell'energia.


Ricordiamo che l'aumento della produzione dell'energia viene anche dalla chiusura temporanea pper revisione di una dozzina di centrali nucleari in Francia, per cui non riguarda una nostra impennata di consumi per la produzione industriale.


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