Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


venerdì 30 giugno 2017

Le visioni di Elon Musk con Godot

Un'altra idea di Elon Musk sta per essere messa in opera. Un tunnel scavato vari metri sotto il livello del suolo che 'traghetterà' le auto mediante una serie di carrelli elettrici sotto la Interstate 105 a Los Angeles.

La 'talpa' denominata Godot della Boring Company ha iniziato a scavare il tunnel sotto il parcheggio di proprietà della SpaceX, l'azienda di Musk che progetta i sistemi spaziali per permettere all'uomo di sbarcare su Marte.

Contemporaneamente Musk sta contemplando un'altra idea in aggiunta, un treno espresso che dovrebbe collegare l'aeroporto internazionale di Los Angeles alla Union Station, un importante hub di transito che collega Los Angeles alle lontane periferie. Adesso Godot deve aspettare i permessi per continuare a scavare al di fuori del parcheggio privato, ma intanto Godot c'è.


Merita vedere il video qui sotto che esemplifica perfettamente quali siano i meccanismi di funzionamento dei traslatori elettrici delle auto.






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giovedì 29 giugno 2017

Consumi di energia elettrica in Italia a maggio +1,1%

Nei primi cinque mesi del 2017 domanda in linea (+0,1%) con il corrispondente periodo del 2016 (+0,8% a parità di calendario)

Nel mese di maggio 2017, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di energia elettrica in Italia è stata di 25,1 miliardi di kWh, in aumento dell’1,1% rispetto ai volumi dello stesso mese dell’anno precedente.

 La domanda dei primi cinque mesi del 2017 si è mantenuta pressoché in linea (+0,1%) ai volumi del corrispondente periodo del 2016. A parità di calendario il risultato è +0,8%.

A livello territoriale, la variazione tendenziale di maggio 2017 è stata positiva al Nord (+2,1%) e al Centro (+0,8%) e negativa al Sud (-0,9%).

In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di maggio 2017 ha fatto registrare una variazione positiva rispetto al mese precedente (+0,6%). Il profilo del trend assume un andamento stazionario. 

Nel mese di maggio 2017 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’87,2% con produzione nazionale e per la quota restante (12,8%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,1 miliardi di kWh) si è incrementata dello 0,7% rispetto a maggio 2016. 

Sono in aumento le fonti di produzione termica (+6,2%) e fotovoltaica (+10%); in flessione le fonti di produzione geotermica (-2%), idrica (-10,8%) ed eolica (-25,9%).


Dal Comunicato stampa Terna del 28 giugno 2017


I nostri grafici




Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.

Per anno solare. Il consumo è al livello più basso degli ultimi 12 anni. Da notare che il consumo è ad un livello piuttosto basso.




Per una migliore lettura degli ultimi 7 anni.





Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza che rivelano una linea che  continua ad avere una direzione verso il basso.





Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 53 mesi con un salto in terreno positivo per la maggior parte dei mesi estivi del 2015 dovuti esclusivamente al caldo eccezionale e al conseguente uso/abuso dei condizionatori, per poi tornare al segno rosso.  Persiste il calo in tutti i mesi del 2016 ad eccezione del  dicembre 2106 proseguita in gennaio 2017 forse dovuto al freddo stagionale. Nell'ultimo mese si nota un aumento del consumi probabilmente a causa del caldo stagionale più accentuato rispetto al mese dell'anno passato il che fa pensare che anche giugno segnerà un aumento del consumo.





Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese trascorso. Esso disegna il crollo progressivo, sempre confermando il solito profilo a gobba di cammello in ginocchio intento a bere, con la lingua fuori. Dopo la crescita dei mesi estivi dell'anno passato a causa delle condizioni climatiche contingenti ed eccezionali, con i mesi estivi particolarmente bollenti del 2015, si nota un ultimo periodo tra una lieve crescita e un ritorno alla stabilizzazione negli ultimi mesi.


Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.








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mercoledì 28 giugno 2017

Le stazioni di ricarica d'idrogeno in California

Lo stato della California sta lavorando per arrivare al traguardo di ospitare nel proprio territorio 100 stazioni di idrogeno al dettaglio statale per sostenere l'introduzione di veicoli trasporto persone elettrici a celle a combustibile. CaFCP, insieme ai suoi membri, (California Fuel Cell  è un partenariato pubblico-privato per promuovere veicoli a idrogeno in California) sta lavorando sulle stazioni di ricarica degli autobus elettrici alimentati da celle a combustibile (idrogeno), autocarri medi e pesanti. Attualmente sono impegnati anche alla stesura di un progetto, già in fase avanzata,  finalizzato ad una visione più ampia per il lancio commerciale di veicoli passeggeri in California e negli Stati Uniti.
Il 24 giugno appena trascorso, il Golden State ha inaugurato la stazione per la distribuzione pubblica di idrogeno al dettaglio mumero 28 nella città di Lawndale che sarà operativa 24 ore su 24 come tutte le altre.

Ricordiamo che le auto che hanno a bordo le celle a combustibile alimentate a idrogeno sono sempre auto elettriche ovvero hanno la trazione con motore elettrico. La funzione delle fuel cell è quella di produrre l'energia elettrica per muovere il motore. Ovviamente non ha niente a che vedere con l'idrogeno immesso in un motore endotermico, poco affidabile, energeticamente folle e semplice fumo negli occhi dal punto di vista di un miglioramento ambientale. Le sole emissioni del sistema a fuel cell/idrogeno sono rappresentate da vapore acqueo. E' da capire se è più ragionevole utilizzare un sistema di accumulo/produzione di energia elettrica con le fuel cell o con le batterie ma lasciamo al mercato decidere quale è il più efficace sia per il consumatore che per l'industria. 




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martedì 27 giugno 2017

Novità, novità, novità elettrica

Ecco il nuovo Veicolo Elettrico MADE IN ITALY che concentra prestazioni e praticità.
Dimensioni compatte, capacità di carico record per la categoria, nessun problema di parcheggio e guidabile a partire dai 14 anni e’ il veicolo perfetto per centri storici e per località difficilmente raggiungibili da altri mezzi. Oggi, grazie alla trazione elettrica rendiamo il tuo lavoro “green”, eliminando le problematiche legate a emissioni gassose e sonore, schede carburanti e ztl.
E' è un veicolo pensato e progettato appositamente per i lavoratori: grazie alla batteria leggera e scarrabile e grazie ad una evoluta diagnostica remota riusciamo ad azzerare i fermi veicolo, evitando quindi al cliente disservizi o addirittura addebiti di penali.
Pianale corto, lungo, furgone o allestimenti personalizzati e’ disponibile in molteplici versioni, decidendo con quale iniziare il tuo lavoro! Partner 


Batteria Litio Polimeri ad alta densità energetica (>150 wH/Kg). 2,75 kWh di energia disponibile in soli 25 kg sostituibili in 1 minuto, grazie alla maniglia di presa ed al cassetto estraibile. La semplicità di sostituzione permette di raddoppiare i 40 Km di autonomia giornaliera grazie al cambio rapido della batteria o a “biberonaggi” consentiti dalla chimica del litio.
Motore a Magneti Permanenti a corrente alternata brushless, senza necessita’ di manutenzione. Straordinario il rapporto peso/potenza: 8 Kg per 15 kW (limitati a 4kW) con un’efficienza > 93 %.
Il Caricabatterie Esterno garantisce svariati vantaggi, dalla possibilità di scelta della potenza di carica (decidendo quindi le tempistiche) alla facoltà di baipassare l’inibizione della cariche a basse temperature (< 0°C).
Inoltre garantisce una incredibile facilita’ di manutenzione in caso di guasto.
Grazie al dispositivo Viasat installato nella batteria che dialoga con il BMS, siamo in grado di effettuare la diagnostica da remoto e risolvere tempestivamente i malfunzionamenti, con l’invio di “alert” via mail o sms. Il dispositivo permette anche di controllare in tempo reale la posizione dei mezzi della tua flotta, e non solo..



ALLESTIMENTI
Spazzamento stradale:
Attrezzatura adatta per lo spazzamento manuale, strutturata in modo tale da poter alloggiare tutti gli attrezzi che servono per la manutenzione dei parchi pubblici, dei centri storici e di tutti quei servizi dove ancora l'operatore non può essere sostituito dalla macchina.

ACCESSORI:
- rotofaro
- capretta paracabina
- sovrasponde lamiera 20 cm
- portasacco scarrabile con maniglia e rotelle per una comoda movimentazione

Gestione del verde 
Veicolo 100 % Green:
Veicolo Elettrico + ElettroUtensili.
Attrezzatura adatta per la gestione del verde pubblico, perfetta in ambienti in cui il rispetto delle emissioni sia gassose che sonore rende impossibile l’utilizzo di strumentazioni con motore a scoppio: centri storici, cimiteri, giardini pubblici…

Accessori:
Strumentazioni pellenc: batteria litio,
Motosega, decespugliatore, soffiatore,
Tagliasiepi, cesoie, sarchiatrice
Street food mobile
Allestimento ideale per la vendita ambulante di alimenti quali panini, caffè e gelato. Sposa perfettamente la linea vintage italiana dell’Ape con le esigenze della moderna mobilità green.

Info 







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lunedì 26 giugno 2017

Fatturato e ordinativi dell’industria ad aprile

Ad aprile, nell'industria, si rileva una flessione congiunturale del fatturato dello 0,5% che riporta l'indice sui livelli di febbraio. Nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo aumenta dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti.

Anche per gli ordinativi ad aprile si registra una diminuzione congiunturale (-0,7%); l'indice torna al livello registrato a gennaio. Nella media degli ultimi tre mesi la dinamica è positiva, con un aumento dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti.

L'andamento congiunturale del fatturato ad aprile è sintesi di un calo sul mercato interno (-1,9%) e di un incremento su quello estero (+2,2%). Per gli ordinativi si registrano diminuzioni per entrambi i mercati: -0,4% per quello interno e -1,0% per l'estero.

Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per l'energia (+7,4%) e per i beni di consumo (+0,9%), mentre i beni intermedi e i beni strumentali registrano flessioni pari rispettivamente a -2,2% e -1,6%.

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 18 contro i 20 di aprile 2016), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 4,0%, con incrementi del 3,0% sul mercato interno e del 6,0% su quello estero.

L'indice grezzo del fatturato cala, in termini tendenziali, del 2,5%: il contributo più ampio a tale flessione viene dalla componente interna dei beni intermedi.

Per il fatturato, l'incremento tendenziale più rilevante si registra nella fabbricazione di prodotti petroliferi raffinati (+21,0%), mentre la maggiore diminuzione, oltre al settore estrattivo (-11,4%), riguarda le altre industrie manifatturiere (-2,7%).

Nel confronto con il mese di aprile 2016, l'indice grezzo degli ordinativi registra una diminuzione del 2,2%. La flessione più rilevante riguarda la fabbricazione di computer ed elettronica (-14,2%), mentre l'incremento maggiore si registra nella fabbricazione di apparecchiature elettriche (+2,9%).




nostri grafici con i dati forniti dall'Istat.













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venerdì 23 giugno 2017

25 autobus elettrici a Milano

Milano si aggiunge in Piemonte e a Bergamo scegliendo di intraprendere la strada di autobus ad emissione locale zero. Si parto con 25 autobus da 12 metri con i vincitori polacchi della Solaris della gara indetta dall'Atm, un buon numero per capire che gli autobus elettrici sono la scelta migliore per il trasporto pubblico locale. Il Piemonte ha appena deciso di aggiungere altri 4 bus elettrici aggiuntivi ai 19 (16 a Torino, 3 a Novara) già aggiudicati con gara. Milano, Bergamo, Torino e Bergamo, sono le prime città italiane che aprono alla mobilità pulita considerata una certezza in Cina dove oramai circolato oltre 115 mila autobus elettrici sulle strade inquinate drammaticamente dalle polveri sottili che mietono vittime ogni anno.

Ricordiamo in Europa che esiste una flotta della compagnia di trasporto olandese Connexxion con i suoi autobus elettrici  Vdl  operativi ad Eindhoven che copre completamente 8 tratte per complessivi 9 mila km giornalieri con un potenziale di percorrenza di 340 km per ciascun elettro-bus.




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giovedì 22 giugno 2017

Consumi petroliferi di Maggio 2017

Stando a dati ancora provvisori, nel mese di maggio 2017 i consumi petroliferi italiani sono ammontati a poco più di 5 milioni di tonnellate, con un incremento pari al 2,6% (+127.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2016.
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di maggio è risultata pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di benzina e 2 milioni di gasolio, con un incremento dell’1,5% (+39.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2016.
I prodotti autotrazione, a parità di giorni lavorativi, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un decremento dell’1,8% (-12.000 tonnellate) rispetto a maggio 2016, mentre il gasolio autotrazione un incremento del 2,6% (+51.000 tonnellate).
Le vendite sulla rete di benzina e gasolio nel mese di maggio hanno segnato, rispettivamente, un decremento dell’1,3% e un incremento dell’1,4%.
Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate dell’8,2%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 55,7% del totale (era il 57% a maggio 2016), mentre quelle di benzina il 33,4%.
Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato, continua la crescita delle ibride arrivate al 3,3% e del gpl al 6,2%; stabile quello delle elettriche allo 0,1%, mentre continua il calo del metano all’1,3%.
Nei primi cinque mesi del 2017 i consumi sono stati invece pari a poco più di 23 milioni di tonnellate, con un decremento dell’1,9% (-456.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2016.
La benzina nel periodo considerato, ha mostrato una flessione del 4,2% (-129.000 tonnellate) e il gasolio dello 0,2% (-20.000 tonnellate).
Nei primi cinque mesi del 2017 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a circa 12 milioni di tonnellate, evidenzia un calo dell’1,2% (-149.000 tonnellate).
Nello stesso periodo le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in crescita dell’8,1% con quelle diesel a coprire il 56,1% del totale (era il 55,9% nello stesso periodo del 2016) e quelle a benzina il 33,2%.
Le auto ibride hanno coperto il 2,9% delle nuove immatricolazioni, le elettriche si confermano allo 0,1%, quelle alimentate a GPL e a metano rispettivamente al 6,2% e all’1,5%.

Comunicato stampa unione Petrolifera


 I nostri grafici 

Qui di seguito sono i nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico riguardanti il consumo di petrolio. Dedicheremo a parte un post sul consumo dei carburanti nei prossimo giorni.

Il petrolio

Il grafico con i consumi di petrolio per anno solare. Il consumo mensile sale del 2,6 % rispetto allo stesso mese dell'anno passato, tra i più bassi degli ultimi 12 anni presi in considerazione, scende di a -1,9 % a livello anno solare..



Il grafico dei consumi con i mesi in sequenza dal Gennaio 2006.


Il grafico seguente è relativo ai consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento a partire dal dicembre 2006. Dopo una risalita partita all'inizio del 2012 e una stabilizzazione a partire dai mesi del 2016 la tendenza percorre una curva a scendere sia pur lentamente.



Il grafico delle percentuali mese su mese dell'anno precedente dal Gennaio 2006. La curva va versp il basso.



Prossimamente osserveremo graficamente il consumo dei carburanti.




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venerdì 16 giugno 2017

Commercio con l’estero e prezzi all’import dei prodotti industriali

Rispetto al mese precedente, ad aprile 2017 si registra una diminuzione sia per le esportazioni (-1,8%) sia per le importazioni (-0,6%).

Il calo congiunturale dell'export è sintesi della diminuzione delle vendite verso i mercati extra Ue (-4,9%) e dell'aumento verso l'area Ue (+0,7%). Tutti i raggruppamenti principali di industrie sono in diminuzione, a eccezione dell'energia (+7,7%).

Nel trimestre febbraio-aprile 2017, rispetto al trimestre precedente, l'aumento dell'export (+1,1%) coinvolge entrambe le principali aree di sbocco, con una crescita più intensa per i paesi Ue (+1,8%), rispetto all'area extra Ue (+0,4%). Le importazioni registrano una crescita superiore a quella delle esportazioni (+1,9%).

Ad aprile 2017 la diminuzione tendenziale dell'export (-2,8%) riguarda sia l'area extra Ue (-3,7%) sia quella Ue (-2,1%); il calo dell'import (-0,2%) è determinato dall'area Ue (-2,9%). Al netto delle differenze nei giorni lavorativi (18 ad aprile 2017 rispetto a 20 di aprile 2016), le variazioni risultano ampiamente positive per entrambi i flussi: +8,5% per l'import e +5,7% per l'export.

Dal lato dell'export, le più ampie diminuzioni si rilevano per i mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi, gli altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi e i prodotti tessili. I più ampi aumenti si rilevano invece per i prodotti petroliferi raffinati e gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici.

Sul versante delle importazioni, diminuzioni rilevanti riguardano i mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi e articoli di abbigliamento, anche in pelle e pelliccia; incrementi significativi si registrano invece per le diverse componenti dei prodotti energetici e per i metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti.

Ad aprile 2017 le esportazioni verso paesi OPEC (-17,7%), Stati Uniti (-9,6%) e Regno Unito (-8,0%) registrano una diminuzione tendenziale. Si segnala una crescita sostenuta delle vendite verso la Russia (+13,5%).

Ad aprile 2017 il surplus commerciale è di 3,6 miliardi (+4,5 miliardi ad aprile 2016). Nei primi quattro mesi dell'anno l'avanzo commerciale raggiunge 10,2 miliardi (+21,6 miliardi al netto dei prodotti energetici).

Nel mese di aprile 2017 l'indice dei prezzi all'importazione dei prodotti industriali aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e del 4,5% nei confronti di aprile 2016.

L'aumento tendenziale dei prezzi all'importazione dipende principalmente dalle dinamiche del comparto energetico, al netto del quale l'indice registra un aumento dell'1,7%. In termini congiunturali l'influenza del comparto energetico è nulla.

Comunicato Istat 

I nostri grafici














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giovedì 15 giugno 2017

Danni per un miliardo, caldo, sos siccità, in Italia pioggia dimezzata nel 2017

Danni per un miliardo nelle campagne ma a rischio anche acqua potabile nelle città. L'arrivo del caldo torrido aggrava l’allarme siccità nelle campagne e nelle città con le precipitazioni che in primavera sono risultate quasi il 50% inferiori rispetto al periodo di riferimento dopo un inverno particolarmente asciutto con un deficit idrico del 48%. E’ quanto afferma la Coldiretti che ha eseguito un monitoraggio lungo la Penisola proprio nel giorno dell’appuntamento del G7 ambiente in Italia. L’Italia – sottolinea la Coldiretti - è a secco e se l’Emilia Romagna ha appena richiesto, al Governo lo stato di emergenza la situazione è preoccupante dal Veneto al Piemonte, dalla Lombardia alla Liguria, dalla Toscana al Lazio, dall’Umbria alla Calabria, dalla Campania alla Puglia fino in Sicilia e Sardegna.
Manca l’acqua potabile in molti Comuni mentre nei campi – continua la Coldiretti - la carenza idrica sta compromettendo i raccolti, dagli ortaggi alla frutta, ma anche i cereali e i foraggi per l’alimentazione degli animali.
E’ il risultato di un inverno e una primavera 2017 si – precisa la Coldiretti – si classificano rispettivamente al terzo e al secondo posto tra le meno piovose dal 1800 in cui sono iniziate le rilevazioni del Cnr e gli effetti si stanno facendo sentire sulle coltivazioni con i danni stimati dalla Coldiretti già in quasi un miliardo di euro per le anomalie climatiche di un anno pazzo. Se in Sardegna – sottolinea la Coldiretti - l'assenza di piogge della regione sta condizionando tutti i settori agricoli, con perdite nella produzione di oltre il 40% in Veneto dove si parla di meno 30 giorni di autonomia si riscoprono addirittura le rogazioni con preghiere e pellegrinaggi propiziatori mentre in Toscana scarseggiano anche i foraggi per il bestiame e crolla la produzione di miele, ma la situazione è drammatica a macchia di leopardo lungo tutta la Penisola. Dal Piemonte alla Liguria, dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna – continua la Coldiretti - i campi sono aridi e in alcune regioni si ricorre all’irrigazione di soccorso per salvare le coltivazioni come il pomodoro che sono a rischio come il foraggio per alimentare il bestiame e garantire la produzione di Parmigiano reggiano.
Girasoli e il granoturco stanno seccando in Umbria ma in difficoltà anche ampie aree del Lazio dove è già scattata la turnazione su tutti gli impianti irrigui dell’Agro Pontino. In Campania nel Cilento, nell’Alento e nella piana del Sele - denuncia la Coldiretti - ci sono problemi per gli ortaggi e la frutta, ma anche per la mozzarella di bufala perché la mancanza di acqua mette in crisi anche gli allevamenti e i caseifici, mentre in Puglia perdite di produzione, aumento dei costi per le risemine, ulteriori lavorazioni, acquisti di nuove piantine e sementi sono gli effetti della siccità con gravi danni al granaio d'Italia nelle province di Foggia e Bari, dove si riscontra una perdita del 50% della produzione.
La siccità in Sicilia non e uno spettro, ma una realtà concreta con gli invasi a secco e la necessità di anticipare l'inizio della stagione irrigua negli agrumeti. L’andamento anomalo del 2017 con la seconda primavera piu’ calda dal 1800 conferma la tendenza ai cambiamenti climatici dopo che il 2015 è stato l’anno più bollente della storia dall’inizio delle rilevazioni nel 1800, ma nella classifica degli anni più caldi in Italia ci sono, nell’ordine, il 2014, il 2003, il 2016, il 2007, il 2012, 2001, poi il 1994, 2009, 2011 e il 2000.
L'agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli", ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare "che servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull'uso corretto dell'acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico”.

Fonte  Coldiretti




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mercoledì 14 giugno 2017

Produzione industriale ad Aprile 2017

Ad aprile 2017 l'indice destagionalizzato della produzione industriale registra una diminuzione dello 0,4% rispetto a marzo. Nella media del trimestre febbraio-aprile 2017 la produzione è diminuita dello 0,1% nei confronti dei tre mesi precedenti.

Corretto per gli effetti di calendario, ad aprile 2017 l'indice è aumentato in termini tendenziali dell'1,0% (i giorni lavorativi sono stati 18 contro i 20 di aprile 2016). Nella media dei primi quattro mesi dell'anno la produzione è aumentata dell'1,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

L'indice destagionalizzato mensile registra una sola variazione congiunturale positiva nel comparto dell'energia (+2,2%); segnano invece variazioni negative i beni strumentali (-1,6%), i beni di consumo (-0,5%) e i beni intermedi (-0,4%).

In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano ad aprile 2017 variazioni positive in tutti i comparti; aumentano i beni di consumo (+2,2%), l'energia (+2,1%) e , in misura più lieve, i beni intermedi (+0,7%) e i beni strumentali (+0,6%).

Per quanto riguarda i settori di attività economica, ad aprile 2017 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli dell'attività estrattiva (+11,8%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+7,0%) e della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+2,4%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-5,9%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-5,7%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-5,3%).


Comunicato Istat



Mai i grafici parlano da soli, basta guardarli.

I nostri grafici.


Indice generale della produzione industriale: destagionalizzato, corretto per gli effetti di calendario (base 2010=100).



Quello che che segue è il grafico che riguarda il solo andamento della produzione industriale dell'energia, indicatore secondario dello stato di salute dell'economia nazionale.




Per ultimo vediamo il grafico per ricordare storicamente l'andamento della produzione su base trimestrale dal 2004 al 2013








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martedì 13 giugno 2017

Più di 2 milioni di veicoli elettrici su strada in tutto il mondo. I perchè e i come dello sviluppo

Secondo un rapporto IEA (Agenzia internazionale dell'energia), la Norvegia e la Cina sono le nazioni che stanno tirando la volata delle vendite dei veicoli elettrici in tutto il mondo. Il 2016 è stato un anno record per le vendite di veicoli elettrici con più di 750.000 unità che si sommano ai 547.220 venduti nel 2015. Si calcola che siano più di 2 milioni di veicoli elettrici che viaggiano oggi per le strade del mondo [Cina esclusa] rappresentando però solo lo 0,2 % della quota totale di veicoli passeggeri leggeri totale. 
I trasporti costituiscono una parte significativa delle emissioni dei gas a effetto serra globale (GHG) con circa il 14 % secondo il Panel 2014 intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC). Negli Stati Uniti, auto e camion rappresentano quasi 1/5 delle emissioni di gas a effetto serra.
Il settore dei trasporti è ancora molto riottoso circa la necessità di ripulire l'aria. Un esempio può essere ritrovato in California, dove anche le politiche per la riduzione delle emissioni di carbonio hanno portato le emissioni di gas serra del settore energetico fino al 20% e il trasporto ancora attualmente costituisce il 40 % delle emissioni dello Stato, secondo una recente dichiarazione del commissario delle Public Utilities dello stato.
I veicoli a energia alternativa sono importanti per raggiungere gli obiettivi di emissioni, ma il rapporto AIE afferma che, attualmente, non c'è abbastanza slancio per le auto plug-in (con ricarica in batterie), senza l'adozione di politiche forti di incentivazione, come crediti d'imposta per i veicoli a zero-emissioni. I veicoli elettrici (compresi sia quelli a batteria elettrica che i plug-in) “hanno ancora una lunga strada da percorrere prima di raggiungere l'implementazione scalabile in grado di intaccare in maniera significativa lo sviluppo della domanda mondiale di petrolio e di gas a effetto serra (GHG),” il IEA relazione afferma.

La Cina è la nazione leader.
Il rapporto (PDF) ha mostrato che la Cina ha scavalcato gli Stati Uniti nel 2016 con il maggior numero di veicoli elettrici passeggeri. Anche se i veicoli elettrici realizzati rappresentano solo l' 1,5 % della flotta nazionale del paese, oltre il 40% dei veicoli elettrici venduti nel mondo nel 2016 sono stati venduti in Cina (il doppio di quanto sono stati venduti negli Stati Uniti). Il paese ha anche 200 milioni di veicoli elettrici a due ruote, da 3 milioni a 4 milioni di veicoli elettrici a bassa velocità, e più di 300.000 autobus elettrici, nessuno dei quali è stato contato nel rapporto ufficiali dell'AIE.

Però sono i paesi scandinavi e settentrionali europei hanno la maggior parte dei veicoli elettrici sulla strada quando si considerano le quote di mercato. “Con una quota di mercato del 29%, la Norvegia ha raggiunto incontestabilmente il maggior successo delle auto elettriche in termini di quota di mercato, a livello globale” scrive l'AIE. I Paesi Bassi seguono con una quota di mercato EV 6,4%, e il 3,4 per cento delle auto della Svezia sono elettrici.
adozione EV non è un dato di fatto
Tutti questi paesi hanno politiche per favorire le vendite di EV, e il 2016 ha mostrato che se alcuni incentivi sono cancellati ne risentono anche le vendite. Un tale scenario ha giocato un ruolo nei Paesi Bassi dove gli incentivi fiscali sono stati gradualmente eliminati per  veicoli elettrici Plug-in ibridi (PHEV), che sono scesi del 50% nelle vendite, mentre i veicoli elettrici a batteria (BEV) non sono stati colpiti dalla tassa quindi le vendite sono cresciute del 47 per cento.

Anche in Danimarca ha iniziato a ripristinare le tasse d'immatricolazione, dopo anni di esenzioni per i veicoli elettrici. Di conseguenza, il paese ha visto un calo 68% delle vendite di auto elettriche nel 2016. Nuovi incentivi danesi si aggiungeranno quest'anno con l'offerta di un rimborso fiscale di acquisto per veicoli elettrici sulla base della capacità delle batterie che dovrebbe produrre dati interessanti per la relazione del prossimo anno.

Quindi, se i veicoli elettrici non può competere con motori a combustione interna sul prezzo, allora qual è il tipo di incentivi che gli stati possono offrire per l'acquisto di veicoli elettrici? L'AIE sostiene che, con il supporto sufficiente, la tecnologia per costruire veicoli elettrici diventerà economico per i produttori di auto e gli acquirenti di auto saranno in grado di acquistarli senza supporto economico. “Un ambiente politico favorevole permette la crescita del mercato, rendendo i veicoli attraenti per i consumatori, riducendo i rischi per gli investitori e incoraggiare i produttori che intendono sviluppare i flussi commerciali EV su larga scala per iniziare la loro attuazione”, ha scritto l'agenzia. Gli incentivi più efficaci, secondo recenti ricerche, minimizzano il premio associato con l'acquisto di un veicolo elettrico e mostrano all'acquirente che il costo totale, manutenzione e energia elettrica, è più basso di quello di un motore a combustione interna.

L'AIE considera che quando i veicoli elettrici raggiungeranno la parità di costo dei veicoli ICE (a motori a combustione interna) , "i governi avranno bisogno di rivedere a poco a poco il loro approccio al supporto economico dell'auto elettrica con una graduale eliminazione degli incentivi per i BEV e PHEVs", anche se le tasse relative alla salute potrebbero rimanere come disincentivi per i veicoli ICE. L'agenzia ha scritto che si aspetta che questo accada intorno al 2030 "in cui si prevede che le tasse sul carburante saranno elevate e gli interventi più favorevoli per l'elettrificazione in alcune regioni più che in altre."

Scala è la chiave.
I governi che vogliono raggiungere lo scenario del non superamento dei 2 gradi (come descritto da l'accordo di Parigi, dove si è stabilito che la temperatura globale non superi di 2 gradi) vogliono indurre un circolo virtuoso in cui i produttori possono far scendere il prezzo dei veicoli elettrici aumentando la produzione facilitando così gli acquisti. 
Il maggior costo dei veicoli elettrici su motori a combustione interna contribuisce principalmente la batteria della vettura. Il rapporto cita Department of Energy (DOE) stima quanto influisca l'economia di scala sul prezzo della batteria. Una batteria 100 kWh subirà un calo dei costi di produzione del 13% quando i volumi di produzione aumentano da 25.000 unità a 100.000 unità. I produttori che sono in grado di produrre più di 200.000 pacchi batteria all'anno dovrebbero essere in grado di farli costare 200 $ / kWh o meno. L'aumento delle dimensioni del pacco batterie da 60kWh a 100kWh permetterebbe anche di ridurre i costi in modo similare, circa per il 17% per kWh. (Per inciso, un recente sondaggio McKinsey & Company  ha rilevato che le batterie 100kWh vengono ora prodotte dalla maggior parte dei costruttori a 227 $ / kWh e dovranno scendere a 100 $ / kWh per competere con motori a combustione interna.)
Questo fa parte degli aspetti economici che hanno indotto Tesla a costruire la sua Gigafactory in Nevada e iniziare a produrre batterie per auto e  accumulatori stazionari . La società ha sostenuto che è in grado di produrre batterie a 190 $ / kWh. Anche altre aziende come Daimler stanno seguendo l'esempio.

L'AIE ha esaminato i vari target recentemente annunciati dai produttori di EV (Tesla punta a 1 milione di auto sulla strada entro il 2020, Ford ha promesso 13 nuovi modelli EV entro il 2020, ecc.) e ha scoperto che la quantità totale di veicoli elettrici potrebbe toccare ovunque tra 9 milioni e i 20 milioni entro il 2020. Ma non è chiaro se questo sarà sufficiente per ottenere una significativa riduzione delle emissioni globali. Al fine di soddisfare uno scenario di 2 gradi, l'AIE dice, la produzione di batterie dovranno aumentare in maniera significativa verso il 2025, e "richiederebbe la costruzione di circa dieci impianti di produzione della batteria con la capacità di produzione della Tesla Gigafactory."

(Fonte: Megan Geuss di Ars Technica)







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