Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 19 marzo 2018

Consumi di energia elettrica in Italia a Febbraio +4,2%

In crescita la produzione di eolico e idroelettrico.  Fabbisogno in aumento del 2,9% rispetto al mese di gennaio.  Nel primo bimestre del 2018 la domanda sale dello 0,5% rispetto al corrispondente periodo del 2017 (+0,2% a parità di calendario)

 Nel mese di febbraio 2018, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 26,3 miliardi di kWh, in aumento del 4,2% rispetto ai volumi dello stesso mese del 2017. La performance della domanda ha risentito dell’effetto temperatura: quest’anno, infatti, febbraio - a parità di calendario (20 giorni lavorativi) - ha fatto registrare una temperatura media mensile inferiore di quasi tre gradi centigradi rispetto a febbraio del 2017.

 La domanda del primo bimestre del 2018 è in crescita dello 0,5% rispetto al corrispondente periodo del 2017. A parità di calendario il valore è +0,2%.

 A livello territoriale, la variazione tendenziale di febbraio 2018 è stata ovunque positiva: +3,9% sia al Nord che al Centro e +5% al Sud.

 In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di febbraio 2018 ha fatto registrare una variazione positiva rispetto al mese precedente (+2,9%). Il profilo del trend si porta su un andamento crescente.

 Nel mese di febbraio 2018 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’83,3% con produzione nazionale e per la quota restante (16,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,1 miliardi di kWh) è diminuita dello 0,8% rispetto a febbraio 2017. Sono in aumento le fonti di produzione idrica (+15,9%) ed eolica (+11,2%); in flessione le fonti geotermica (-1,8%), termica (-3,3%) e fotovoltaica (-11,8%).

 La potenza massima richiesta a febbraio 2018 è stata di 54.697 MW, registrata il giorno mercoledì 28 alle ore 11 e risulta superiore del 6,5% al valore registrato alla punta di febbraio 2017. Il dato è correlato prevalentemente all’ondata di freddo intenso registrata negli ultimi giorni del mese.

Dal Comunicato stampa Terna



I nostri grafici

Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.

Per anno solare. Il consumo del mese si pone tra i livelli medi degli ultimi 13 anni.





Per una migliore lettura degli ultimi 8 anni vediamo il grafico sottostante che permette di localizzare il consumo al terzo posto.



Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza che rivelano una linea che negli ultimi mesi segna una tendenza alla risalita.



Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 62 mesi, ciascuno dei quali si confronta con lo stesso mese dell'anno precedente. Un salto in terreno positivo per la maggior parte dei mesi estivi del 2015 dovuto esclusivamente al caldo eccezionale e al conseguente uso/abuso dei condizionatori, cosa che ritenere identica a quella dell'anno in corso. Novembre e Dicembre ha registrato un aumento dei consumi dovuto alla temperatura più fredda rispetto all'anno passato, come fa notare il comunicato Terna, giustificazione valida anche per i primi 2 mesi del 2018.



Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese trascorso. Esso disegna il crollo progressivo. Negli ultimi mesi la silouette disegna alti e bassi con i picchi sempre meno elevati e valli più profonde. Un paio di anomalie vengono, come abbiamo detto sopra, dalle crescite dei consumi nei mesi estivi degli ultimi due anni a causa delle condizioni climatiche contingenti, dovuti al riscaldamento globale, a cui si è aggiunta la richiesta francese per le 12 centrali nucleari in revisione a cavallo del 2016/2017, energia da noi prodotta per i nostri bisogni e anche esportata. In generale si vedono curve con picchi sempre più bassi e minimi più profondi. Adesso siamo in fase di picco, se così lo possiamo chiamare, vedremo se, come e quanto scenderà prossimamente.



Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.







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